Proroga in Regione per la legge Ammazzasuoli
regalato un altro anno alle immobiliari ritardatarie
per presentare i progetti di cemento su aree verdi
Era già nell’aria da tempo. Ora è realtà. Ai costruttori la Regione concederà una proroga di 12 mesi per realizzare quello che non sono riusciti a fare con 2 anni e mezzo di tempo: presentare i loro progetti presenti nei faraonici Piani di Governo del Territorio (PGT) dei Comuni lombardi.
Infatti, in Consiglio regionale si è votato a scrutinio segreto per portare con urgenza la proroga al cemento in aula: solo 18 i no, 1 astenuto e 40 a favore (mancavano all’appello 20 consiglieri).
Così, il prossimo 16 maggio arriverà in aula la modifica alla legge 31/14 -la Salvasuolo, ribattezzata dagli ambientalisti Ammazzasuolo- che metteva il paletto di 30 mesi alle immobiliari per presentare ai Comuni i progetti inclusi nei PGT. Altri 12 mesi di tempo per giocarsi 45mila ettari di suolo verde, liberi, in gran parte coltivati, per il semplice fatto che da qualche parte su un piano urbanistico è tracciato un perimetro di possibile trasformazione urbana. Un’area grande quasi quanto tutto il Parco Agricolo Sud Milano! E manca ancora il piano attuativo della legge…
Proroga in Regione per la legge Ammazzasuoli
regalato un altro anno alle immobiliari ritardatarie
per presentare i progetti di cemento su aree verdi
Era già nell’aria da tempo. Ora è realtà. Ai costruttori la Regione concederà una proroga di 12 mesi per realizzare quello che non sono riusciti a fare con 2 anni e mezzo di tempo: presentare i loro progetti presenti nei faraonici Piani di Governo del Territorio (PGT) dei Comuni lombardi.
Infatti, in Consiglio regionale si è votato a scrutinio segreto per portare con urgenza la proroga al cemento in aula: solo 18 i no, 1 astenuto e 40 a favore (mancavano all’appello 20 consiglieri).
Così, il prossimo 16 maggio arriverà in aula la modifica alla legge 31/14 -la Salvasuolo, ribattezzata dagli ambientalisti Ammazzasuolo- che metteva il paletto di 30 mesi alle immobiliari per presentare ai Comuni i progetti inclusi nei PGT. Altri 12 mesi di tempo per giocarsi 45mila ettari di suolo verde, liberi, in gran parte coltivati, per il semplice fatto che da qualche parte su un piano urbanistico è tracciato un perimetro di possibile trasformazione urbana. Un’area grande quasi quanto tutto il Parco Agricolo Sud Milano!
E manca ancora il piano attuativo della legge
Gravissimo è anche il fatto che il piano territoriale regionale attuativo della legge, che nell’intenzione del legislatore avrebbe dovuto stabilire l’obiettivo regionale di riduzione del consumo di suolo, è al palo: a distanza di quasi due anni e mezzo non è ancora all’ordine del giorno delle Commissioni del Consiglio Regionale.
Eppure avrebbe dovuto essere lo strumento da approntare rapidamente per dar modo a tutte le province e, a cascata, ai comuni della Lombardia, di adeguare i rispettivi strumenti urbanistici agli obiettivi, peraltro molto poco ambiziosi, di limatura delle previsioni di nuovo consumo di suolo. Soprattutto, avrebbe dovuto sancire l’uscita da un regime transitorio che limita fortemente le potestà dei comuni. Grazie alla mancanza di questi obiettivi, la legge che prometteva di ridurre il consumo di suolo di fatto permette (e anzi impone) ai comuni di continuare a mettere a disposizione tutte le facoltà di nuovo consumo di suolo contemplate dai loro vecchi piani, addirittura prorogando l’efficacia di quelli che, in assenza della norma, sarebbero già scaduti. E ora arriva un altro regalo per gli immobiliaristi.
La nostra associazione, unitamente a tutte le altre associazioni che hanno a cuore la salvaguardia del territorio, si sta attivando per tentare di bloccare questa proroga!