Cerro al Lambro
la Pro Loco vorrebbe
valorizzare la chiesa
di san Rocco,
ma la burocrazia…
intanto fa restaurare
la statua del santo
21 marzo 2017. Pro Loco, letteralmente a favore del luogo, è il nome delle tante associazioni di comuni che si attivano e lavorano per valorizzare il proprio paese. Un significativo esempio di quanto si possa fare per la comunità attraverso queste associazioni viene da Cerro al Lambro, dove la Pro Loco da tempo è concretamente in prima linea per la conservazione del patrimonio storico. Infatti, già negli anni scorsi l’associazione si era impegnata per reperire i fondi da destinare al restauro del dipinto raffigurante ‘il martirio di santa Eurosia’, opera d’arte seicentesca realizzata per la chiesa, che era presente alle cascine fornaci della frazione Riozzo: da 5 anni il dipinto fa bella mostra di sé nella parrocchiale di San Lorenzo.
Ora l’associazione sta realizzando un altro progetto. In questi giorni infatti la statua di san Rocco, proveniente dall’omonimo oratorio cerrese, è stata traslata nei laboratori della Conservart di Lodi per eseguire il restauro e portare la statua lignea al suo originale splendore. Inoltre, la Pro Loco sta facendo puntuale richiesta di poter…
Cerro al Lambro, la Pro Loco vorrebbe
valorizzare la chiesa di san Rocco,
ma la burocrazia…intanto fa restaurare la statua
21 marzo 2017. Pro Loco, letteralmente a favore del luogo, è il nome delle tante associazioni di comuni che si attivano e lavorano per valorizzare il proprio paese. Un significativo esempio di quanto si possa fare per la comunità attraverso queste associazioni viene da Cerro al Lambro, dove la Pro Loco da tempo è concretamente in prima linea per la conservazione del patrimonio storico. Infatti, già negli anni scorsi l’associazione si era impegnata per reperire i fondi da destinare al restauro del dipinto raffigurante ‘il martirio di santa Eurosia’, opera d’arte seicentesca realizzata per la chiesa, che era presente alle cascine fornaci della frazione Riozzo: da 5 anni il dipinto fa bella mostra di sé nella parrocchiale di San Lorenzo.
Ora l’associazione sta realizzando un altro progetto. In questi giorni infatti la statua di san Rocco, proveniente dall’omonimo oratorio cerrese, è stata traslata nei laboratori della Conservart di Lodi per eseguire il restauro e portare la statua lignea al suo originale splendore. L’opera è stata realizzata esattamente 150 anni fa da un intagliatore di Paullo e nei decenni è stata più volte ridipinta, compromettendone l’originalità. Il valore della statua è maggiormente simbolico per la comunità riozzese, poiché il santo è stato patrono della frazione per 515 anni dal 1469 al 1984, anno di inaugurazione della nuova parrocchiale, e la statua è stata portata ogni anno in processione per la ricorrenza del santo il 16 di agosto, festività che ogni anno la Pro Loco ricorda con un pranzo per gli anziani e per le persone che in quei giorni non sono in vacanza.
Il progetto di restauro sarà un impegno economico per l’associazione, che però può contare sulla generosità e l’impegno dei circa 200 soci; inoltre ha già incassato il parere favorevole della proprietà della statua e della chiesa di San Rocco, l’ente pubblico Golgi-Redaelli, unitamente alle autorizzazioni delle Belle Arti.
Si potrebbe fare di più se la burocrazia non …
Da alcuni anni, la Pro Loco sta facendo puntuale richiesta di poter utilizzare la canonica della chiesa di San Rocco come sede associativa: “Se avessimo in gestione uno spazio simile -ci spiega Kisito Prinelli, presidente della Pro Loco- potremmo garantirne la valorizzazione culturale e la fruizione ai cittadini, oltre a concorrere alla conservazione di quel bene ormai chiuso da anni. Conservazione, valorizzazione e fruizione sono tra i principi fondamentali della tutela dei Beni Culturali come la chiesa di San Rocco, che è stata riconosciuta quale patrimonio culturale della nazione, con apposito vincolo ministeriale nel 2015. Ma i tempi di queste situazioni a volte sono stancamente lunghi e spesso ci sentiamo dire dalle istituzioni che hanno altre priorità.
Dobbiamo quindi armarci di pazienza, come per il caso della pietra miliare databile al XVIII secolo e ora in deposito alla piazzola ecologica del paese. Un paio d’anni fa ci siamo offerti di ricollocarla nella sua posizione originale, a nostre spese e in accordo con il Ministero… e, indovinate? È ancora alla piazzola”.
L’ ASSOCIAZIONE EUROPEA AMICI SAN ROCCO: UN SEGNO DI SPERANZA, CON UN AMICO DI NOME………. SAN ROCCO.
Nella storia della cristianità brillano luminosi esempi di sodalizi che hanno ridato impulso alla vita dello spirito, improntati nei dettami del Vangelo, capisaldi per ancorare negli autentici valori, legati agli insegnamenti del Figlio di Dio o dei Santi, interpreti fedeli del messaggio del Signore.L’Associazione Europea Amici di Rocco è il segno tangibile di una testimonianza, di ricerca delle orme del Pellegrino di Dio, per riattualizzare gli incomparabili esempi di un giovane viandante che attraversando la via francigena ha raggiunto la pace interiore. Il sodalizio, fondato dal vulcanico Procuratore di San Rocco Fratel Costantino De Bellis, con la sua testimonianza di vita consacrata al Signore anima ed è una guida insostituibile per i gruppi, per le associazioni, radicate in tutta la penisola e in Europa , Sapagna, Portogallo, Germania e Francia. Negli ultimi anni i devoti del Pellegrino dell’Assoluto si sono incontrati per cercare negli altri il Volto del Cristo, unico mediatore tra Dio e gli uomini, che attraverso San Rocco, unica certezza nei momenti difficili, è il baluardo insostituibile, un raggio di luce che illumina i sentieri tortuosi dell’esistenza, la speranza che non delude. Il “Pane Spezzato” dei pellegrini, il “Cibo dell’Anima”, alimenta la mitezza evangelica dei cristiani, rappresenta il sostentamento dei devoti che sperimentano la forza coinvolgente dell’amore, il parametro della carità fraterna, il tratto distintivo di San Rocco, riflesso dell’Infinito per volgere lo sguardo al prossimo, immagine di Dio. La semplicità, l’umiltà, l’incontro con l’altro, le diversità e le differenze diventano per i fedeli nella quotidianità aspetti insopprimibili per costruire la “Civiltà dell’Amore”; rientrano così negli stili di vita per incarnare nell’era contemporanea la Parola del Vangelo, ancora viva e luce per illuminare le coscienze ottenebrate da logiche perverse. Tra le iniziative eminenti dell’Associazione Europea, proposte dal Procuratore di San Rocco, menzioniamo l’incontro di preghiera, rafforzato dalla recita del Rosario, il primo sabato di ogni mese, dalla recita della liturgia delle ore, l’ascolto della Parola, le catechesi e la partecipazione alla santa Eucaristia. Merita grande attenzione la peregrinatio nelle comunità dove è venerato il Santo, dell’Urna Reliquiario del Transito di San Rocco che ancor oggi costituisce un richiamo per il terzo millennio ed è un segno della misericordia di Dio che dona le sue grazie ed i suoi prodigi a favore dei devoti del Santo. L’Associazione operante da 21 anni, ha ormai raggiunto una capillare diffusione in Italia ed Europa; sono ormai oltre cento i gruppi, tante sono le parrocchie, chiese e confraternite aggregate. In particolare gli “Amici di San Rocco” si propongono di sperimentare nelle proprie comunità parrocchiali gli insegnamenti di rinuncia, amore e carità che lo stesso Gesù ci ha suggerito se vogliamo vivere veramente una vita cristiana autentica che ci porta a Dio. La carità che San Rocco ha avuto verso il prossimo bisognoso, unita ad una fede incondizionata nella provvidenza di Dio, è stata la strada che egli ha percorso verso la santità. Strada che ancor oggi, nonostante la perdita di forti valore cristiani, ogni battezzato è chiamato a percorrere e in special modo l’amico e il devoto di San Rocco per conformarsi sempre più a Cristo, modello e fonte di ogni santità. Questi in sintesi gli ideali comuni degli Amici di San Rocco, che attraverso questo itinerario di fede scoprono, giorno per giorno, di essere amati da Dio immensamente e gratuitamente e che questo amore non va vissuto egoisticamente ma condiviso con gli altri in una dimensione comunitaria che nasce dalla rinnegazione del proprio “IO” e della donazione di sé senza riserve come fece San Rocco. Grazie all’azione dello Spirito Santo, vivendo secondo l’esempio del Santo, si realizzano tutte le iniziative dell’Associazione: mensa dei poveri presso la Chiesa di San Rocco di Roma; ambulatorio medico ed acquisto e distribuzione di medicinali ai poveri e costruzioni di pozzi in Burkina-Faso Africa; costruzione di una scuola in Eritrea. E’ stato, inoltre, registrato un CD contenente i canti dedicati al Pellegrino dell’Assoluto, un progetto nato dal Procuratore di San Rocco e realizzato con l’aiuto del M° Luigi Quintieri ; di notevole importanza la pubblicazione del libro scritto dal procuratore dal titolo “San Rocco un santo per amico” ed il film documentario “Il pellegrino di Dio” , i cui proventi sono destinati al Terzo Mondo e alle tante forme di povertà di casa nostra, al fine di realizzare progetti per alleviare le sofferenze di tanti fratelli bisognosi. Una tessera importante è stata collocata nel “Mosaico della Testimonianza”, con la nascita del Museo Iconografico di Capriati al Volturno (CE), un progetto ideato e realizzato dall’abnegazione del Procuratore di San Rocco fratel Costantino De Bellis. Il museo espone le immagini del Pellegrino di Dio, venerato in molte comunità della penisola, da Nord a Sud, percorrere gli “Spazi della Carità”, soffermarsi a guardare il volto del “Viandante della Storia”, ridona la pace del cuore, apre una prospettiva verso l’Infinito, proietta i devoti nell’orizzonte della spiritualità, la sorgente inesauribile della speranza. Nel vissuto quotidiano, le testimonianze culturali, raccolte nel Museo Iconografico, rappresentano i simboli eloquenti del Cristianesimo che attraverso la figura di San Rocco, richiamano ai fedeli il senso del pellegrinaggio, un andare verso la mèta, un cammino interiore, una revisione dell’essere che cerca Dio nel faticoso presente.
Come anche la realizzazione della Biblioteca-Videoteca dedicata a San Rocco con sede nella comunità di San Costantino Calabro (VV) dove sono stai raccolti e conservati testi sulla vita e le tradizioni religiose e folcloristiche legate al santo pellegrino , con video documentari .
Noi , Amici di San Rocco, non siamo soli: facciamo parte di questa grande famiglia sparsa in Italia e nei paesi dell’Europa, che condivide gli stessi ideali, la medesima fede, lo stesso sguardo sul mondo, che cammina verso un’unica direzione che tutti ci accomuna, la meta finale del Regno dei Cieli. Ed è proprio in questa famiglia, tra questi stessi amici di San Rocco che noi passiamo trovare la forza e l’aiuto per continuare il cammino affrontando le tante difficoltà che ci scoraggiano: come ben sappiamo anche nei nostri gruppi troviamo notevoli incomprensioni ed ostilità da parte di coloro che pure dovrebbero guidarci a vivere la fede, difficoltà tra gli stessi iscritti che magari non partecipano con la dovuta frequenza ed impegno alle attività comuni, arrivismi e meschinerie tra persone che dovrebbero seguire quel Gesù morto da ultimo fra gli ultimi. Molti gruppi, pur iscritti all’Associazione Europea, non partecipano agli incontri comuni. Eppure sappiamo che la sequela a Cristo è tutta qui, nel prendere un piccolo pezzo della croce di Gesù, come diceva San Pio da Pietrelcina, costituita dalle pigrizie nella vita di fede,da quelle amarezze e da tutti quei problemi che nascono anche tra di noi, portandolo dietro a Lui, come Lui, con le spalle piegate e piagate, feriti ma capaci di giungere sulla vetta di ogni nostro calvario e rimanere inchiodati alla croce fino a ad avere il cuore spaccato dall’amore. Così, siamo tutti invitati a continuare il cammino, a confrontarci ed aiutarci portando i pesi gli uni degli altri, come il Cireneo portò la croce, anche se controvoglia, fin al Calvario e facendo unità tra i gruppi e nell’Associazione stessa, come San Paolo che pur discordando da San Pietro mantenne intatta l’unità della prima Chiesa. Guidati in questo nostro cammino dal Procuratore Fratel Costantino, vogliamo fare comunione con lui e nei gruppi, dando un medesimo passo a questa famiglia: nel Medioevo, i pellegrini come San Rocco non camminavano da soli ma si muovevano in gruppo, per difendersi, farsi forza e non rischiare di sbagliare direzione, guidati da uno che aveva già percorso quelle medesime vie. Allo stesso modo lasciamoci guidare dai consigli, dalle indicazioni ed dai richiami di colui che guida l’Associazione,sapendo che da soli non possiamo farcela. Abbiamo tutti bisogno in umiltà di una persona amica come Fratel Costantino, che ci sproni e ci indichi la direzione verso cui andare.
http://www.amicidisanrocco.it
3386627422
La segreteria dell’associazione europea amici di San Rocco Roma