Incontro Città metropolitana e comuni:
c’è l’ok a rimozione rifiuti dalla Paullese.
Intanto la Regione e Anas si associano per…
12 marzo 2017. Arianna Censi, vicesindaca della Città metropolitana, ha incontrato i sindaci dei Comuni dell’asse della Paullese, dopo la richiesta di questi ultimi per affrontare il tema dell’abbandono dei rifiuti lungo questa strada provinciale. Stando a quanto dichiarato da Città Metropolitana, “dall’inizio dell’anno in corso sono stati raccolti e smaltiti già circa 35 tonnellate di rifiuti abbandonati lungo le strade di nostra competenza”.
All’incontro, svoltosi il 10 marzo scorso, hanno partecipato i Comuni di Mediglia, Pantigliate, Paullo, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese, Segrate, Settala e Tribiano.
Nel frattempo, l’11 di marzo la Regione e Anas hanno annunciato di avere preso in carico tutte le strade provinciali, prevedendo la creazione di una nuova società compartecipata, in cui finiranno, insieme agli 850 km di strade statali Anas della Lombardia, anche i 740 km di strade attualmente gestite da province e/o Città metropolitana: nel complesso, gli oltre 1.500 km saranno classificati come Nuova rete regionale. Ma se c’è già Cal, (Concessioni autostradali lombarde), società controllata pariteticamente dalla Regione e dal ministero delle Infrastrutture via Anas, perché…
Incontro Città metropolitana e comuni:
c’è l’ok a rimozione rifiuti dalla Paullese.
Intanto la Regione e Anas si associano per…
12 marzo 2017. Arianna Censi, vicesindaca della Città metropolitana, ha incontrato i sindaci dei Comuni dell’asse della Paullese, dopo la richiesta di questi ultimi per affrontare il tema dell’abbandono dei rifiuti lungo questa strada provinciale. Stando a quanto dichiarato da Città Metropolitana, “dall’inizio dell’anno in corso sono stati raccolti e smaltiti già circa 35 tonnellate di rifiuti abbandonati lungo le strade di nostra competenza”.
All’incontro, svoltosi il 10 marzo scorso, hanno partecipato i Comuni di Mediglia, Pantigliate, Paullo, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese, Segrate, Settala e Tribiano.
La riunione ha portato a un accordo che sarà formalizzato entro una quindicina di giorni.
Tra i punti condivisi vi sono:
– la sottoscrizione di un protocollo tra i vari enti locali, che preveda l’armonizzazione e l’implementazione tra tutti i Comuni del processo sanzionatorio;
– un maggior controllo del territorio in sinergia tra Città metropolitana e Comuni;
– la messa in condivisione di titolarità e competenze tra i diversi enti locali;
– una campagna di comunicazione su comportamenti non inquinanti.
Contemporaneamente la Città metropolitana ha informato i Comuni presenti che metterà a gara anche la fornitura di 100 impianti di videoripresa da collocare sulle piazzole stradali in modo da individuare e sanzionare coloro che abbandonano i rifiuti.
Una nuova compartecipata Regione Lombardia-Anas
Nel frattempo, l’11 di marzo la Regione e Anas hanno annunciato di avere preso in carico tutte le strade provinciali, prevedendo la creazione di una nuova società compartecipata, in cui finiranno, insieme agli 850 km di strade statali Anas della Lombardia, anche i 740 km di strade attualmente gestite da province e/o Città metropolitana: nel complesso, gli oltre 1.500 km saranno classificati come Nuova rete regionale.
Pare infatti che la Città metropolitana e province, cui sono stati tolti, oltre ai fondi da parte del Governo, molti degli introiti derivanti da tasse provinciali, oggi incassati direttamente dalla Regione, non siano più in grado di effettuare la manutenzione straordinaria dei 740 km di strade, con costi intorno ai 150 milioni di euro. Avrebbero ancora, invece, i 6 milioni per la manutenzione ordinaria (verde, illuminazione, sostituzione guardrail ecc.
Tra i 750 km di strade, quelle relative alla Città metropolitana di Milano sono: Padana superiore e inferiore, Vigevanese, Bustese, Giovi, Cassanese, Rivoltana, Milano-Meda, Binaschina, Valtidone, Varesina.
Unica domanda. Perché creare una nuova società quando esiste già CAL (concessioni autostradali lombarde), società controllata pariteticamente dalla Regione e dal ministero delle Infrastrutture via Anas? Un semplice nuovo ramo d’azienda non sarebbe stato sufficiente? O dobbiamo far accomodare qualcuno su qualche nuova sedia?