Parco Piazza d’Armi si aggiudica il IV posto
tra i luoghi del cuore FAI di Milano
e il 107simo a livello nazionale: scopritelo
26 febbraio 2017. Quello che di veramente significativo scaturisce dai risultati del censimento de “I luoghi del cuore” del FAI (Fondo ambiente italiano) è l’attaccamento delle persone nei confronti delle bellezze che localmente le circondano: per l’ottava edizione, dedicata all’archeologo Khaled al-Asaad, l’eroe di Palmira ucciso dall’Isis il 18 agosto 2015, sono pervenuti al FAI quasi 1,6 milioni di voti raccolti a favore di 33.264 luoghi in tutta Italia, con 6.003 comuni coinvolti. I voti sono arrivati da singole persone e dagli oltre 300 comitati spontanei che, in tutta Italia, hanno dato fondo a energie e creatività per raccontare, anche attraverso il sito del FAI, i loro luoghi a un pubblico magari lontano. Tra questi comitati, a Milano c’è quello del Parco Piazza d’Armi-Le Giardiniere, che ha candidato questo luogo ottenendo un significativo riscontro per …
Parco Piazza d’Armi si aggiudica il IV posto
tra i luoghi del cuore FAI di Milano
e il 107simo a livello nazionale: scopritelo
26 febbraio 2017. Quello che di veramente significativo scaturisce dai risultati del censimento de “I luoghi del cuore” del FAI (Fondo ambiente italiano) è l’attaccamento delle persone nei confronti delle bellezze che localmente le circondano: per l’ottava edizione, dedicata all’archeologo Khaled al-Asaad, l’eroe di Palmira ucciso dall’Isis il 18 agosto 2015, sono pervenuti al FAI quasi 1,6 milioni di voti raccolti a favore di 33.264 luoghi in tutta Italia, con 6.003 comuni coinvolti: 33.264 storie diverse che attraversano tutta la penisola, toccando chiese e santuari, aree archeologiche e luoghi di natura, palazzi storici ed edifici civili, abbazie, musei, castelli ma anche reperti di archeologia industriale. I voti sono arrivati da singole persone e dagli oltre 300 comitati spontanei che, in tutta Italia, hanno dato fondo a energie e creatività per raccontare, anche attraverso il sito del FAI, i loro luoghi a un pubblico magari lontano: ne raccontano la storia, le peculiarità artistiche o naturali e, tramite le tante immagini, consentire a chi non lo conosce di scoprire la bellezza del proprio luogo, descrivendo spesso i progetti che consentirebbero di recuperarlo, valorizzandolo e sottraendolo al degrado.
Insomma, non sono i sindaci, gli assessorati, le soprintendenze che si premurano di segnalare e valorizzare il proprio luogo del cuore: sono i cittadini! Loro sì che amano davvero i “loro” beni della collettività.
Tra questi comitati, a Milano c’è quello del Parco Piazza d’Armi-Le Giardiniere, che ha candidato questo luogo ottenendo un significativo riscontro: 3.006 voti, piazzandosi al quarto posto tra i siti di Milano più votati (al 107esimo nella classifica nazionale). Certo lontano dai 31.069 voti ricevuti dallo storico negozio Guenzati, ma assai vicino ai 4.890 ottenuti dall’archivio storico dell’Ospedale Maggiore e ai 4.625 raggiunti da Città Studi: sedi storiche dell’Università statale (vedi classifica sito FAI).
Il luogo e il progetto de Le Giardiniere lo abbiamo raccontato diverse volte da questo sito, ma ci sembra il momento di ricordarlo, anche perché, un conto è l’amore delle persone per i propri luoghi del cuore, un altro è la fame degli immobiliaristi e dei politici per edificare, edificare, edificare; anche qui, repetita iuvant per rammentare la fine che spesso fanno questi luoghi: seppelliti dal cemento.
E le strade fin qui percorse da Le Giardiniere per salvare il Parco Piazza d’Armi sono state davvero molte: l’ultima, in ordine di tempo, in considerazione del fatto che il piano di Governo del territorio del Comune di Milano (PGT) verrà rivisto nel mese di novembre 2017, è una proposta di variante al PGT, che preveda il vincolo a verde dell’intera area della Piazza d’Armi e il riutilizzo dei Magazzini militari per scopi sociali, didattici, culturali, scientifici, riabilitativi. In parallelo, si batte anche la strada di entrare a far parte del Parco Agricolo Sud Milano: infatti, questo luogo è praticamente confinante con il Parco delle Cave, tra le bellezze del nostro Parco.
La Piazza d’Armi il luogo del cuore da salvare
Tra i Magazzini Militari di Baggio e la caserma Santa Barbara è racchiusa a Milano in zona 7 un’oasi segreta di 35 ettari. Da fine anni ‘80 la natura ha lentamente trasformato l’area abbandonata di esercitazioni per carri armati, la Piazza d’Armi, in un’alternanza di boschetti di latifoglie miste, incolti dalle vivaci fioriture in primavera e estate, aree umide frequentate anche da uccelli migratori.
Un prezioso polmone verde per la città congestionata e inquinata, un vero ecosistema con piccoli mammiferi, rettili, anfibi e uccelli. Ben poco traspare al di là delle mura di recinzione della corsa delle lepri e del volo dei fagiani. Su 41 specie di avifauna presenti 32 sono protette dalla Direttiva 79/409/CEE “Uccelli” (tra cui lo sparviere, stanziale tutto l’anno), e una particolarmente protetta: il gufo reale. Cardellino e fringuello non sono protetti ma altrove ormai rari. Le aree boscate accolgono picchio verde e picchio rosso maggiore (protette), quelle umide l’airone cenerino e la ballerina bianca (protette). L’acqua consente la riproduzione di due specie di tritoni (T. punteggiato e T. crestato), rigorosamente protette in Lombardia dalla Legge Regionale n. 10 del 31/3/2008 e dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE, e del rospo smeraldino, altrettanto tutelato.
Dal dopoguerra è sorto un mosaico di orti urbani, con un’attività di apicultura: 150 arnie per un totale di circa due milioni di api producono un inatteso “miele in città”.
Nel 2010 si è affiancato un campo di Polo/Equitazione (Milano Polo Club), conosciuto a livello internazionale e considerato uno dei migliori d’Europa. L’ambiente agricolo semi-naturale, tipico del paesaggio rurale lombardo, è rimasto quasi invariato per secoli. Risale al 1346 la presenza sul luogo di una cascina (Moreto), documentata fino al 1937 e poi demolita. Oggi le due cascine più prossime sono la Torrette di Trenno e la Linterno. Come un “Terzo Paesaggio” l’area rinaturalizzata è l’anello di congiunzione tra città e campagna, nonché un tassello di prosecuzione dei contigui Parco delle Cave e Bosco in Città (sistema urbano del verde). Il Novecento avvia un secolo di storia militare.
La Nuova Piazza d’Armi compare per la prima volta su una mappa nel 1911 e nel 1914 la Carta Topografica d’Italia documenta gli “Hangars” della Leonardo da Vinci dell’Ing. Forlanini per la costruzione di dirigibili. Dall’aerodromo di Baggio partì Umberto Nobile a bordo dell’aeronave Italia per la sua sfortunata missione al Polo Nord. Nella prima metà degli anni ‘30 la superficie di volo viene smantellata. Nel 1931 si inaugurano a ridosso della Piazza il nuovo Ospedale Militare in stile neorinascimentale e la Caserma Santa Barbara, un esempio di architettura degli anni ’30, appositamente costruita per il Reggimento Artiglieria a Cavallo, la Voloire, La caserma è ora utilizzata in parte dall’Esercito. L’area dismessa indicata come ATU (Ambito di Trasformazione Urbana) è stata consegnata all’INVIMIT per la sua “valorizzazione”: la vendita sul mercato immobiliare con gli standard edificatori previsti dal PGT (Piano di Governo del Territorio), 290.000 nuovi mq di superficie lorda di pavimento sul 50% del totale dell’area. Ciò malgrado il processo di partecipazione avviato nel 2014 dal Consiglio di zona 7 abbia evidenziato la volontà di cittadini e associazioni per l’assoluta conservazione del verde esistente.
Per mantenere la vocazione naturalistico–storica dell’area e avviare la sua riconversione ecosostenibile, dimostrando che anche il verde produce reddito, l’Associazione Parco Piazza d’Armi Le Giardiniere difende un progetto partecipato senza consumo di suolo, con riuso degli edifici esistenti, i Magazzini militari, alcuni tutelati come bene architettonico. Intende offrire alla città un Parco Agro Silvo Pastorale Urbano, multifunzionale e di aggregazione sociale. La cordata ha l’appoggio di numerosi esponenti del mondo scientifico, accademico, culturale e istituzionale. E ora anche di oltre 3mila persone che lo hanno votato come luogo del cuore!