Cave di “prestito” per la Tem, slitta
al 18 dicembre la pronuncia del Tar
I l Tribunale Amministrativo Regionale non si è ancora pronunciato sul ricorso del Comune di Melzo, presentato lo scorso 11 aprile contro la realizzazione delle due cave di Pozzuolo Martesana e Gorgonzola.
Nel frattempo, dopo l’annuncio di Teem, che comunicava che avrebbe preso possesso dell’area di Gorgonzola il giorno 27 novembre, il Comune di Melzo ha presentato un’istanza di sospensiva, subito esaminata dal tribunale, che ha stabilito che fino al 18 dicembre, data in cui è fissata presso lo stesso Tar l’udienza per il ricorso del Comune di Melzo, non potrà essere avviato nessun lavoro.
Cave di “prestito” per la Tem, slitta
al 18 dicembre la pronuncia del Tar
Il Tribunale Amministrativo Regionale non si è ancora pronunciato sul ricorso del Comune di Melzo, presentato lo scorso 11 aprile contro la realizzazione delle due cave di Pozzuolo Martesana e Gorgonzola.
Nel frattempo, dopo l’annuncio di Teem, che comunicava che avrebbe preso possesso dell’area di Gorgonzola il giorno 27 novembre, il Comune di Melzo ha presentato un’istanza di sospensiva, subito esaminata dal tribunale, che ha stabilito che fino al 18 dicembre, data in cui è fissata presso lo stesso Tar l’udienza per il ricorso del Comune di Melzo, non potrà essere avviato nessun lavoro.
Le reazioni
Anche la T.E. Spa ha espresso il suo punto di vista in merito: nel comunicato emesso il 28 novembre si legge che “l’eventuale accoglimento del ricorso del Comune di Melzo, costringerebbe la società a rimodulare il finanziamento senior da 1,4 miliardi di euro, alla luce dell’aggravio dei costi. Stando al quotidiano La Repubblica, l’aumento dei costi per la mancata apertura di questa cava si potrebbe aggirare intorno ai 150 milioni, 30 in più di quelli appena “incassati” con il prestito ponte.
La mancata apertura della cava di Gorgonzola provocherebbe anche ritardi nella realizzazione dell’Arco Teem (il tratto tra la Rivoltana e la Cassanese), rischiando di ripercuotersi anche sulla piena funzionalità di BreBeMi”.
A breve sarà reso noto anche il pronunciamento del Tar su istanze presentate da Legambiente, che ha chiesto lo stop dei cantieri motivato da: danno erariale, violazione delle norme di tutela del Parco Agricolo Sud Milano e mancato rispetto delle opere di interesse locale, garantite con l’Accordo di programma del 2007.
Cosa sono le cave di prestito
Sono considerate cave di prestito per opere pubbliche di interesse statale e regionale le cave necessarie per la realizzazione di opere pubbliche localizzate ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 383 (Regolamento recante disciplina dei procedimenti di localizzazione delle opere di interesse statale) o per effetto di accordi di programma Stato-Regione, nonché le cave necessarie alla realizzazione di opere pubbliche di interesse regionale realizzate direttamente o attraverso l’attribuzione di competenze agli enti locali territoriali.