Comitato Parco Agricolo Sud – Barona
Cuore e pragmatismo per il territorio
Alti palazzi, cascine e risaie da decenni convivono alla Barona, quartiere della periferia meridionale di Milano. Da questi elementi dissonanti nasce, alla fine degli anni anni ’90 il Comitato Parco Agricolo Sud – zona Barona.
La scintilla è stata la volontà di far conoscere e valorizzare gli spazi agricoli e le numerose altre aree verdi, tutte inserite dal 1990 nel Parco Agricolo Sud Milano, stimolando nei cittadini la consapevolezza del valore che il patrimonio agricolo riveste per Milano. Le attività spaziano dalle iniziative di carattere culturale a quelle sportive e ricreative, come le nostre biciclettate tra le cascine del quartiere, che sono ormai avvenimenti ricorrenti.
Comitato Parco Agricolo Sud – Barona
Cuore e pragmatismo per il territorio
Alti palazzi, cascine e risaie da decenni convivono alla Barona, quartiere della periferia meridionale di Milano. Da questi elementi dissonanti nasce, alla fine degli anni anni ’90 il Comitato Parco Agricolo Sud – zona Barona.
La scintilla è stata la volontà di far conoscere e valorizzare gli spazi agricoli e le numerose altre aree verdi, tutte inserite dal 1990 nel Parco Agricolo Sud Milano, stimolando nei cittadini la consapevolezza del valore che il patrimonio agricolo riveste per Milano. Le attività spaziano dalle iniziative di carattere culturale a quelle sportive e ricreative, come le nostre biciclettate tra le cascine del quartiere, che sono ormai avvenimenti ricorrenti.
Il territorio infatti è ancora ricco di numerose realtà rurali da riscoprire anche su due ruote, pedalando per viottoli che portano alle tante cascine tra cui quelle di San Marco, San Marchetto e San Marcaccio, seguite da Cascina Bassa, Cascina Bazzana Superiore, Cascina di Mezzo, Cascina Corio, Mulino Doppio, Cascina Colomberotto, Cascina Battivacco, Cascina Carliona, Cascina Cantalupa, Mulino della Pace.
Ma non è tutto così bello e suggestivo. Purtroppo sono crescenti le aggressioni al territorio del Parco da parte di immobiliaristi, imprenditori senza scrupoli che sfruttano quasi sempre illegalmente il terreno per attività di tipo estrattivo o imprese di rottamazione che, pur in assenza di concessioni o con concessioni scadute, occupano vaste aree con lo stoccaggio in campo di materiali inerti.
Il Comitato, ovviamente, non sta con le mani in mano. E, con una tenacia degna di nota, continua a sollecitare chi di dovere perché si faccia carico dei problemi sollevati e tuttora irrisolti, e in particolare:
– il blocco degli interventi abusivi e delle discariche;
– soluzioni per Cascina Monterobbio, importante punto di accesso al Parco (il Comitato ha presentato un progetto dettagliato per il suo recupero indicando possibili destinazioni d’uso, compreso un punto distribuzione bici);
– mappatura della porzione di Parco Agricolo con cartelli da apporsi all’ingresso del Parco + schedatura delle varie cascine (notizie storiche, attività).
Ma soprattutto le attività dl Comitato sono concentrate sul Parco Teramo, cuore pulsante del verde del quartiere, grazie anche all’Associazione Italiana Frisbee, fondata nel 1977 da Valentino De Chiara, punto di riferimento per i “ragazzi” dai 14 ai 60 anni della Barona.
Dove un tempo non lontano l’erba cresceva a dismisura tra sterpi, rovi e spazzatura abbandonata, incluse siringhe lasciate da tossici, oggi si disputano attività agonistiche e di svago. All’uscita dal degrado del Parco ha contribuito anche l’iniziativa privata della nascita di orti coltivati dai cittadini del quartiere.
Un Parco salvato dal basso, con azioni non riconosciute né fatte proprie dall’Amministrazione milanese.
Proprio su quest’area “rigenerata” si stanno come detto concentrando le energie del Comitato. Una sponda autorevole è stata trovata nell’attuale presidente del Consiglio di zona Gabriele Rabaiotti, che da tempo si è fatto carico di promuovere le istanze locali al Comune.