Arrivano le trivelle nel Parco Sud
Il Mise ha autorizzato
la perforazione del pozzo a Zibido
Sono rimaste inascoltate le proteste dei cittadini, la raccolta di firme, le tante manifestazioni effettuate nell’arco di un anno e mezzo. Il Mise (Ministero sviluppo economico) ha deciso: la società Appennine Energy spa potrà avviare il pozzo esplorativo.
Lo annuncia con un comunicato il sindaco di Zibido San Giacomo, comune del Parco Sud, che vanta uno dei paesaggi rurali più significativi. “Il responsabile del procedimento (William Zerbini, funzionario della Divisione II dell’ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse del ministero dello sviluppo economico) – si legge nelle conclusioni del verbale della riunione del 27 aprile scorso – ritiene completato l’esame delle problematiche legate al rilascio dell’autorizzazione alla perforazione del pozzo Moirago 1 dir e propone la conclusione favorevole dei lavori della Conferenza dei Servizi per il rilascio della autorizzazione alla perforazione del pozzo Moirago 1 dir”. Mercoledì 27 aprile, all’ufficio minerario del Ministero per lo sviluppo economico a Bologna, si è svolta la terza e conclusiva conferenza di servizi, durante la quale tutti gli enti chiamati a esaminare l’istanza di autorizzazione hanno dato il via libera al progetto. Compresa la Soprintendenza belle arti e paesaggio di Milano…
Arrivano le trivelle nel Parco Sud
Il Mise ha autorizzato
la perforazione del pozzo a Zibido
Sono rimaste inascoltate le proteste dei cittadini, la raccolta di firme, le tante manifestazioni effettuate nell’arco di un anno e mezzo. Il Mise (Ministero sviluppo economico) ha deciso: la società Appennine Energy spa potrà avviare il pozzo esplorativo.
Lo annuncia con un comunicato il sindaco di Zibido San Giacomo, comune del Parco Sud, che vanta uno dei paesaggi rurali più significativi. “Il responsabile del procedimento (William Zerbini, funzionario della Divisione II dell’ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse del ministero dello sviluppo economico) – si legge nelle conclusioni del verbale della riunione del 27 aprile scorso – ritiene completato l’esame delle problematiche legate al rilascio dell’autorizzazione alla perforazione del pozzo Moirago 1 dir e propone la conclusione favorevole dei lavori della Conferenza dei Servizi per il rilascio della autorizzazione alla perforazione del pozzo Moirago 1 dir”. Mercoledì 27 aprile, all’ufficio minerario del Ministero per lo sviluppo economico a Bologna, si è svolta la terza e conclusiva conferenza di servizi, durante la quale tutti gli enti chiamati a esaminare l’istanza di autorizzazione hanno dato il via libera al progetto. Compresa la Soprintendenza belle arti e paesaggio di Milano.
Le richieste di salvaguardia del sindaco
L’Amministrazione comunale, che non poteva esprimere un parere vincolante, è però riuscita a far inserire nel verbale della Conferenza che si tenga conto di tutte le preoccupazioni manifestate dal Comune, dopo un lungo percorso di confronto con la cittadinanza, e che le misure di mitigazione e compensazione proposte siano considerate vincolanti. “Si istituisca subito l’osservatorio – ha detto il sindaco Piero Garbelli – affinché ogni intervento possa essere monitorato costantemente, con il coinvolgimento dei cittadini e di diversi enti”.
Un organismo che possa verificare costantemente le “attività previste e autorizzate, ai fini della piena e condivisa verifica dell’osservanza di tutte le attività volte alla correttezza operativa e procedurale per garantire la massima sicurezza per i lavoratori, l’ambiente e i cittadini”. Tra le opere previste come mitigazione, vi sono le soluzioni infrastrutturali in grado di migliorare la funzionalità dell’attuale innesto tra la statale dei Giovi e la SP 390, anche mediante definizione di un opportuno protocollo di intesa. Oltre a adottare “misure per la miglior gestione degli spostamenti dei mezzi coinvolti dal progetto, in particolare per quanto concerne i movimenti terra e i percorsi degli automezzi di cantiere, anche in relazione a eventuali altre opere previste nel contesto territoriale e alla presenza di impianti produttivi esistenti (cave, ecc.)”. Il sindaco Piero Garbelli ha anche insistito, così come già chiesto a Regione Lombardia, che il Mise accerti le capacità tecnico-economiche, durante tutte le fasi della concessione, della società Apennine Energy spa.
“Di fronte a diritti che non dipendono dal Comune – dice il sindaco – ci sono due modi di affrontare un problema: essere contro a prescindere, rischiando che altri prendano le decisioni imponendo così una propria linea; oppure cercare di governare il processo decisionale, prevedendo una serie di misure che limitino il più possibile l’impatto sul territorio, risolvendo problemi territoriali per troppo tempo rimandati”.
7 maggio 2016