Anche la Città Metropolitana
dice NO all’unanimità
a questa Vigevano-Malpensa
Questa mattina, 8 ottobre, anche il Consiglio della Città metropolitana si è espresso all’unanimità contro il progetto ANAS della superstrada Vigevano-Malpensa! Due i documenti votati: la mozione presentata dai consiglieri Biscardini e Cappato e l’Ordine del giorno presentato da Pietro Mezzi. Assente uno dei maggiori fautori del devastante progetto: Pierluigi Arrara, sindaco di Abbiategrasso.
Stando all’Ordine del giorno (testo completo in calce), il Consiglio chiede al ministero delle Infrastrutture di sospendere l’iter di approvazione del progetto e alla Regione Lombardia di rivedere, nella procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), l’acquisizione di tutti i pareri dei soggetti coinvolti. Si chiede inoltre che sia ripreso il confronto istituzionale (ministero, regione e comuni) sulla base della proposta alternativa formulata dal Parco del Ticino, condivisa dal Parco Agricolo Sud Milano e dalla maggior parte dei sindaci della zona, al fine di giungere a un progetto meno impattante sia in termini di consumo di suolo sia sull’agricoltura e sul paesaggio.
È un chiaro messaggio contro chi vuol darci a intendere che non si può tornare indietro… altrimenti si perdono i soldi. Proseguiamo insieme la mobilitazione.
Anche la Città Metropolitana
dice NO all’unanimità
a questa Vigevano-Malpensa
Questa mattina, 8 ottobre, anche il Consiglio della Città metropolitana si è espresso all’unanimità contro il progetto ANAS della superstrada Vigevano-Malpensa! Due i documenti votati: la mozione presentata dai consiglieri Biscardini e Cappato e l’Ordine del giorno presentato da Pietro Mezzi. Assente uno dei maggiori fautori del devastante progetto: Pierluigi Arrara, sindaco di Abbiategrasso.
Stando all’Ordine del giorno (testo completo in calce), il Consiglio chiede al ministero delle Infrastrutture di sospendere l’iter di approvazione del progetto e alla Regione Lombardia di rivedere, nella procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), l’acquisizione di tutti i pareri dei soggetti coinvolti. Si chiede inoltre che sia ripreso il confronto istituzionale (ministero, regione e comuni) sulla base della proposta alternativa formulata dal Parco del Ticino, condivisa dal Parco Agricolo Sud Milano e dalla maggior parte dei sindaci della zona, al fine di giungere a un progetto meno impattante sia in termini di consumo di suolo sia sull’agricoltura e sul paesaggio.
È un chiaro messaggio contro chi vuol darci a intendere che non si può tornare indietro… altrimenti si perdono i soldi. Proseguiamo insieme la mobilitazione.
ORDINE DEL GIORNO
Relativo al collegamento tra la strada statale 11 “Padana Superiore” a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano – Variante di Abbiategrasso e adeguamento in sede del tratto Abbiategrasso-Vigevano della strada statale 494 “Vigevanese” fino al ponte sul fiume Ticino – 1° Stralcio da Magenta a Vigevano. Determinazioni del Consiglio Metropolitano.
IL CONSIGLIO METROPOLITANO
considerato
che il collegamento viabilistico tra la S.S. 11 “Padana Superiore” a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano – Variante di Abbiategrasso e l’adeguamento in sede del tratto Abbiategrasso-Vigevano della strada statale 494 “Vigevanese” fino al ponte sul fiume Ticino – 1° stralcio da Magenta a Vigevano, si configurava come la prosecuzione della Malpensa-Boffalora-A4 e, nell’ambito dei collegamenti per Malpensa, si poneva come asse viario esterno alla Tangenziale Ovest di Milano finalizzato a favorire i collegamenti tra Milano, l’ovest milanese e la A4 in corrispondenza della superstrada Malpensa-Boffalora sopra Ticino;
il progetto originario è stato suddiviso in tre tratte: tratta A (da Magenta ad Albairate), tratta B (da Albairate a Milano), tratta C (da Albairate a Vigevano);
diversi sono i Comuni interessati da detta opera sia per le tratte A e C (Abbiategrasso, Albairate, Boffalora sopra Ticino, Cassinetta di Lugagnano, Magenta, Ozzero e Robecco sul Ticino) sia per la tratta B (Albairate, Cisliano, Cusago e Milano);
preso atto
che la riduzione dei finanziamenti operata dal ministero delle Infrastrutture e dalla regione Lombardia ha comportato la soppressione della tratta B dell’opera;
dell’esistenza del progetto Stralcio definitivo che comprende i soli tratti A e C del collegamento stradale in questione;
della forte contrarietà dei Comuni della zona a tale progetto, in quanto non rispondente alle esigenze viabilistiche del territorio interessato;
dei pronunciamenti dei sindaci della zona che propongono, in alternativa all’opera viabilistica, interventi mirati atti a risolvere le criticità esistenti (variante di Pontenuovo, circonvallazioni di Robecco e Abbiategrasso);
visto
che il collegamento viabilistico in questione rientrava tra le opere previste per l’accessibilità all’aeroporto di Malpensa e che nel frattempo lo stesso scalo di Malpensa ha subìto una riduzione del proprio ruolo aeroportuale;
il progetto non possiede più i requisiti trasportistici per i quali l’opera viabilistica fu inserita anni fa nell’elenco delle opere strategiche della Legge Obiettivo;
preso atto delle decisioni assunte dal Parco regionale Valle del Ticino di contrarietà all’opera viabilistica, in quanto ritiene l’opera in questione avulsa dal contesto in cui si dovrebbe realizzare e frutto di un approccio ai problemi viabilistici tecnicamente e culturalmente arretrato;
della decisione unanime del Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano nella seduta del 9 settembre scorso, in cui il direttivo stesso ha espresso la contrarietà alla realizzazione del progetto Anas e sostenuto la proposta viabilistica alternativa elaborata dal Parco del Ticino, che riduceva notevolmente il tracciato;
considerato
che
il Parco regionale Valle del Ticino è riconosciuto come Riserva della biosfera in base ai criteri definiti dalla rete mondiale del programma Mab dell’Unesco;
il Parco Agricolo Sud Milano rappresenta un riserva agricola di grande valore economico, ambientale, naturalistico e paesaggistico;
tenuto conto
della grande mobilitazione del 28 marzo scorso tenutasi ad Abbiategrasso per affermare la contrarietà a tale progetto, manifestazione che ha visto la presenza di alcune migliaia di cittadini, sindaci della zona, comitati, associazioni di agricoltori (Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri) e ambientaliste; constatato che l’opera così come concepita nella sua configurazione definitiva non risolve le criticità esistenti del territorio dell’ovest milanese, ma li aggrava ulteriormente;
viste le prese di posizione dei sindaci dei Comuni interessati di contrarietà e di forte criticità rispetto al progetto stralcio;
preso atto
della delibera del Cipe del 6 agosto scorso, con la quale lo stesso Comitato ha approvato il Contratto di programma 2015 relativo agli investimenti per la realizzazione di nuove opere e per la manutenzione della rete stradale di interesse nazionale, che prevede anche i lavori di collegamento tra la strada statale 11 “Padana Superiore” a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano-Variante di Abbiategrasso e adeguamento in sede del tratto Abbiategrasso-Vigevano della strada statale 494 “Vigevanese” fino al ponte sul fiume Ticino – 1° stralcio da Magenta a Vigevano, per un importo di 118 milioni di euro;
valutati i pesanti danni ambientali, economici, paesaggistici, naturali, che l’opera viabilistica, se realizzata, determinerebbe;
considerata
l’esistenza di proposte alternative atte a risolvere le criticità esistenti nella zona considerata, che prevedono soluzioni viabilistiche di minor impatto e costo;
tenuto conto della contrarietà unanime al progetto Anas che si è registrata nella Commissioni Affari Generali del Consiglio Metropolitano appositamente convocata il 24 settembre scorso;
preso atto della conclusione del confronto istituzionale promosso dal ministero delle Infrastrutture con gli incontri dell’11 e del 30 settembre scorsi, in cui Anas ha respinto le diverse proposte di mediazione avanzate dal Parco del Ticino, dal Parco Agricolo Sud Milano e dalla Città Metropolitana – proposte condivise dalla maggioranza di Comuni – confermando l’impianto del progetto Stralcio “Vigevano-Malpensa”, lo stralcio del collegamento tra Albairate e Milano (tratta B) e accogliendo soltanto le proposte di migliorie dei comuni di Ozzero, Abbiategrasso e parzialmente di Robecco sul Naviglio;
della richiesta avanzata da Anas a tutti gli enti invitati all’ultima riunione del 30 settembre di esprimere un parere sul progetto Stralcio Anas, così come proposto con le modifiche, dichiarando indispensabile definire le procedure per la cantierizzazione dell’opera entro il 31 dicembre 2015;
che nelle riunioni sopra richiamate i due parchi regionali, Ticino e Agricolo Sud Milano, i comuni di Abbiategrasso, Albairate, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Cusago e Magenta si sono espressi a favore di una soluzione viabilistica di minor impatto ambientale e trasportistico, che comunque affrontasse alcuni nodi del sistema della viabilità locale;
esprime
per l’insieme delle motivazioni sopraesposte, parere contrario al progetto Anas;
chiede
al ministero delle Infrastrutture di sospendere l’iter di approvazione del progetto stralcio;
agli enti competenti di rivedere, nella procedura di Via, l’acquisizione di tutti i pareri dei soggetti coinvolti; di riprendere il confronto istituzionale sulla base della proposta alternativa formulata dal parco del Ticino e condivisa dal Parco Sud Milano e dalla maggior parte dei sindaci della zona;
a ministero, regione e comuni di valutare la proposta che Città Metropolitana intende mettere in campo per addivenire a una soluzione condivisa con gli enti interessati;
propone
l’immediata trasmissione del presente ordine del giorno al ministro delle Infrastrutture, alle strutture tecniche dirigenziali di Anas, a presidente della giunta regionale Lombardia, ai sindaci della zona interessati dall’opera e ai presidenti dei parchi regionali coinvolti;
la creazione di un Tavolo istituzionale di concertazione, finalizzato a proporre una nuova proposta viabilistica, di minor impatto e costo, mirata a risolvere prioritariamente i nodi viabilistici oggi esistenti, garantire l’assetto territoriale e ambientale esistente e la minimizzazione del consumo di suolo, a favorire la mobilità ciclistica; all’interno di tale Tavolo, la Città metropolitana si impegna, in accordo con i Comuni della zona, a formulare delle proposte tecniche coerenti con quanto sostenuto dalle stesse amministrazioni comunali del Sud Ovest milanese.
Milano, 8 Ottobre 2015