L’Unesco risponde all’esposto
presentato per la Vigevano Malpensa
Questa mattina presidio sotto l’Anas
Pochi, ma coesi e battaglieri. D’altronde, il venerdì è un giorno lavorativo e comprendiamo che l’appuntamento sia stato rispettato solo da chi ha potuto. nel corso del presidio, abbiamo incontrato Michela Palestra, presidente dell’ente Parco, e Arianna Censi, consigliera delegata alla mobilità e viabilità della Città Metropolitana: “difenderemo i Parchi” (Sud Milano e Ticino) hanno dichiarato.
Attendiamo di sapere com’è andato l’incontro tra l’Anas e i politici, cui hanno partecipato anche diversi sindaci interessati dal tracciato della superstrada, e Massimo Garavaglia, assessore regionale all’economia, crescita e semplificazione.
Intanto, segnaliamo la risposta del presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, professor Giovanni Puglisi, all’esposto presentato a luglio da Domenico Finiguerra…
L’Unesco risponde all’esposto
presentato per la Vigevano Malpensa
Questa mattina presidio sotto l’Anas
Pochi, ma coesi e battaglieri. D’altronde, il venerdì è un giorno lavorativo e comprendiamo che l’appuntamento sia stato rispettato solo da chi ha potuto. nel corso del presidio, abbiamo incontrato Michela Palestra, presidente dell’ente Parco, e Arianna Censi, consigliera delegata alla mobilità e viabilità della Città Metropolitana: “difenderemo i Parchi” (Sud Milano e Ticino) hanno dichiarato.
Attendiamo di sapere com’è andato l’incontro tra l’Anas e i politici, cui hanno partecipato anche diversi sindaci interessati dal tracciato della superstrada, e Massimo Garavaglia, assessore regionale all’economia, crescita e semplificazione.
Intanto, segnaliamo la risposta del presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, professor Giovanni Puglisi, all’esposto presentato a luglio da Domenico Finiguerra, a nome del gruppo Cambiamo Abbiategrasso. L’esposto chiedeva l’intervento della Commissione Unesco a tutela dell’area MAB Parco del Ticino minacciata dalla realizzazione della ormai famigerata Tangenziale Anas Vigevano-Malpensa dettagliando le ricadute negative sugli elementi essenziali che fanno del Parco del Ticino una riserva della biosfera ed in particolare: l’interruzione di importanti connessioni ecologiche che comporterà la difficile accessibilità da parte della fauna ed impedirà il normale passaggio anche della flora tra territori, la compromissione dell’attività agricola che contribuisce in modo fondamentale al mantenimento delle finalità di tutela ambientale perseguite dal programma MAB e al mantenimento della continuità degli habitat naturali; l’incremento esponenziale del traffico veicolare che sarà scaricato dal primo anello tangenziale sul territorio del Parco del Ticino e che sarà responsabile di un incremento delle emissioni di inquinanti e della diffusione di sostanze che causeranno il degrado delle qualità agronomiche dei suoli, nonché la contaminazione delle colture e dei prodotti; il danno al reticolo irriguo, opera di antica e delicata ingegneria idraulica, alimentato dal Naviglio Grande e dal sistema di fontanili e risorgive (che oltre a rappresentare elemento costituivo dell’unità di paesaggio, svolge una funzione fondamentale nel mantenimento di delicati equilibri di habitat naturali ove la biodiversità trova tutela) che porterà la progressiva perdita di biodiversità; infine, l’aumento inevitabile dell’urbanizzazione legato all’incremento dell’accessibilità. A distanza di 12 anni, quindi, dopo aver risposto al primo esposto presentato dal Comune di Cassinetta di Lugagnano, minacciando la revoca del riconoscimento Unesco per il Parco del Ticino, la Commissione Italiana Unesco si attiva nuovamente, assicura che provvederà ad informare in merito le competenti istanze e farà conoscere i riscontri che saranno ricevuti.
Una risposta che riaccende la positività
“Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a riattivare l’Unesco -afferma Domenico Finiguerra-. Si tratta di un fatto molto importante in quanto l’intervento dell’organismo internazionale (ricordiamo che l’esposto è stato depositato anche a Parigi, ndr) può sicuramente portare il ministro Delrio a valutare con maggiore attenzione il dossier Vigevano-Malpensa ed i complessivi 202 milioni di euro che servirebbero per quest’opera dannosa. Perché se sul piatto della bilancia c’è anche il rischio di perdere una delle 13 riserve della biosfera Unesco presenti in Italia, con conseguente ennesima figuraccia internazionale, forse anche chi è ammaliato dalle grandi opere ad ogni costo e costi quel che costi, può rivedere le proprie posizioni e magari, anche alla luce dell’evidente fallimento di altre infrastrutture costosissime come BREBEMI e TEEM (Tangenziale Est Esterna Milano), decidere per una volta di fermarsi e tutelare la cosa più preziosa che abbiamo, la terra agricola, quella che serve davvero a nutrire il pianeta, e la Riserva della Biosfera Unesco, elemento essenziale per lanciare davvero la vocazione turistica e naturalistica del Parco del Ticino”.