La vicesindaca De Cesaris se ne va
però lascia un Parco Sud più vivo
e un’agricoltura più forte
Lascia Ada Lucia De Cesaris. Dopo 4 anni, la vicesindaca e assessora all’urbanistica, agricoltura ed edilizia privata del comune di Milano si dimette per “difficoltà non più sormontabili nella prosecuzione della mia attività amministrativa, per il venir meno del rapporto di fiducia con una parte della maggioranza”.
Se ne va una “tosta”, capace – appena nominata – di mettere mano al faraonico Piano di Governo dell’ex assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli (giunta Moratti), smontandone le logiche perverse, come le aree del Parco Sud usate per diritti edificabili, e riducendo le previsioni di sviluppo edilizio. Per dirla con Pisapia, che ha espresso “grande sorpresa” per la decisione: “A lei dobbiamo tanti passi avanti nell’interesse dei nostri cittadini e del nostro territorio”.
Senza voler commentare un giudizio così positivo, ci piace ricordare l’impegno della De Cesaris nel mettere mano alle “porte d’ingresso” del Parco Sud, come la ristrutturazione di Cascina Linterno, di Cascina Campazzo (strappata definitivamente a Ligresti) e il Parco Ticinello, nonché la rivitalizzazione dell’asse sud est milanese, con i progetti della Valle dei Monaci – Parco della Vettabbia. Fondamentale, inoltre…
La vicesindaca De Cesaris se ne va
però lascia un Parco Sud più vivo
e un’agricoltura più forte
Lascia Ada Lucia De Cesaris. Dopo 4 anni, la vicesindaca e assessora all’urbanistica, agricoltura ed edilizia privata del comune di Milano si dimette per “difficoltà non più sormontabili nella prosecuzione della mia attività amministrativa, per il venir meno del rapporto di fiducia con una parte della maggioranza”.
Se ne va una “tosta”, capace – appena nominata – di mettere mano al faraonico Piano di Governo dell’ex assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli (giunta Moratti), smontandone le logiche perverse, come le aree del Parco Sud usate per diritti edificabili, e riducendo le previsioni di sviluppo edilizio. Per dirla con Pisapia, che ha espresso “grande sorpresa” per la decisione: “A lei dobbiamo tanti passi avanti nell’interesse dei nostri cittadini e del nostro territorio”.
Senza voler commentare un giudizio così positivo, ci piace ricordare l’impegno della De Cesaris nel mettere mano alle “porte d’ingresso” del Parco Sud, come la ristrutturazione di Cascina Linterno, di Cascina Campazzo (strappata definitivamente a Ligresti) e il Parco Ticinello, nonché la rivitalizzazione dell’asse sud est milanese, con i progetti della Valle dei Monaci – Parco della Vettabbia. Fondamentale, inoltre, è stata la sua interlocuzione per dare linfa ai progetti del Dam, Distretto Agricolo Milanese, e rivitaliizare l’agricoltura delle cascine milanesi. E anche quando ci siamo trovati su posizioni discordanti, non si può negare una logica nei suoi ragionamenti, come nel caso del Cerba, il Centro di ricerca e cura biomediche. La fine del progetto è stata determinata dal crac del proprietario dei terreni (sempre l’affarista Ligresti), ma per una riedizione del progetto la ex vicesindaca ha fissato paletti stringenti: dentro le aree del parco solo le attività mediche e di ricerca, tutto il resto (edilizia, commercio, ecc.) fuori dalle aree protette. Non è il “tutto fuori Parco Sud” reclamato dagli ambientalisti, ma ha una sua razionalità.
Dunque si volta pagina, e vogliamo rimanere sui problemi aperti, che le amministrazioni milanese e metropolitana devono ancora affrontare: tutti i progetti sopra citati sono in corso d’opera, e vanno portati avanti e conclusi. E le nuove sfide non mancano: molte aree verdi ancora non hanno ancora una propria fisionomia e soprattutto va affrontato di petto il progetto regionale di unificazione dei Parchi Nord Milano e Sud Agricolo (leggi articolo) che, se governato solo da logiche efficientiste e di tagli di risorse, rischia di distruggere in un sol colpo i polmoni verdi di agricoltura e di svago della nostra metropoli congestionata.