La Teem tradisce gli accordi
e le opere di compensazione
sono sempre più un miraggio
Quei 40mila mezzi, tra auto e tir, che ogni giorno affollerebbero la neo Tangenziale esterna milanese non rappresentano un introito sufficiente per la società Te Spa, che avrebbe dovuto realizzare tutta una serie di progetti, inclusi quelli di mitigazione dell’impatto sull’ambiente: un’altro tradimento, ovvero non rispetto degli accordi, viene segnalato oggi 1 luglio da Monica Autunno su Il Giorno: dimezzato lo stanziamento, cancellato dal progetto il nuovo sottopasso della Padana davanti a Cascina Mirabello, dove morì Beatrice Papetti.
Nuova sforbiciata alle compensazioni Teem, tocca alla ciclabile Melzo-Gorgonzola. E il sindaco Angelo Stucchi non ci sta. “La soluzione proposta ora da Teem – dice – non soddisfa le nostre necessità, e non abbiamo avuto ancora risposta sul taglio dei fondi previsti: urgente un confronto con i tecnici della società”. Da Melzo il collega Antonio Bruschi incalza a sua volta: “Comprendo le motivazioni di Gorgonzola, ma spero caldamente che non si blocchi l’iter del progetto: quella ciclabile va fatta, e nei tempi corretti”. Era il 5 febbraio dello scorso anno quando, a pochi giorni dall’avvio dei cantieri dell’autostrada, in biblioteca..
La Teem tradisce gli accordi
e le opere di compensazione
sono sempre più un miraggio
Quei 40mila mezzi, tra auto e tir, che ogni giorno affollerebbero la neo Tangenziale esterna milanese non rappresentano un introito sufficiente per la società Te Spa, che avrebbe dovuto realizzare tutta una serie di progetti, inclusi quelli di mitigazione dell’impatto sull’ambiente: un’altro tradimento, ovvero non rispetto degli accordi, viene segnalato oggi 1 luglio da Monica Autunno su Il Giorno: dimezzato lo stanziamento, cancellato dal progetto il nuovo sottopasso della Padana davanti a Cascina Mirabello, dove morì Beatrice Papetti.
Nuova sforbiciata alle compensazioni Teem, tocca alla ciclabile Melzo-Gorgonzola. E il sindaco Angelo Stucchi non ci sta. “La soluzione proposta ora da Teem – dice – non soddisfa le nostre necessità, e non abbiamo avuto ancora risposta sul taglio dei fondi previsti: urgente un confronto con i tecnici della società”. Da Melzo il collega Antonio Bruschi incalza a sua volta: “Comprendo le motivazioni di Gorgonzola, ma spero caldamente che non si blocchi l’iter del progetto: quella ciclabile va fatta, e nei tempi corretti”. Era il 5 febbraio dello scorso anno quando, a pochi giorni dall’avvio dei cantieri dell’autostrada, in biblioteca (finanziata anche lei da Teem), fu firmato a Melzo il protocollo d’intesa fra enti per la realizzazione di una super compensazione: la pista ciclabile fra Melzo e Gorgonzola.
“Una pista che collegherà – si legge nella nota di allora – il tratto fra il sovrappasso della Cassanese a Melzo alla zona del centro sportivo a Gorgonzola, con congiunzione alla pista ciclabile Alzaia Martesana-Melchiorre Gioia”. Il protocollo fu siglato, a quattro mani, dall’allora sindaco di Melzo Vittorio Perego, dal sindaco di Gorgonzola Angelo Stucchi, e, per Teem, dall’allora Ad (sarebbe stato sostituito di lì a qualche giorno) Stefano Maullu e dal responsabile tecnico Luciano Minotti. TRE MILIONI di euro, su carta, l’investimento garantito, a coprire il tracciato della ciclabile e l’attraversamento in sicurezza della Padana a Gorgonzola (si disse, allora, con un nuovo sottopassaggio). Teem si impegnò a garantire i soldi, mentre progettazione ed espropri sarebbero stati a carico dei Comuni. Ora le notizie che hanno sconcertato Gorgonzola. “Lo stanziamento – dice Stucchi – risulta dimezzato: da tre milioni e mezzo a un milione e mezzo di euro”. Circostanza confermata, pure senza ufficialità, da Teem. La quale conferma anche la modifica al progetto: tracciato da Melzo come previsto ma, a Gorgonzola, deviazione non più verso la zona centro sportivo, ma in direzione del sottopasso già esistente in via Parini.
“Abbiamo chiesto i motivi del cambio di rotta – così il sindaco – . E’ possibile che i costi del previsto sottopasso, in una zona peraltro tecnicamente delicata per via della falda alta, siano stati reputati eccessivi. Io dico bene, incontriamoci. L’utenza cui noi miravamo, in termini di sicurezza, si dirige alle scuole, o al centro sportivo. La zona nevralgica è quella. Dialoghiamo e cerchiamo una soluzione: le compensazioni devono essere in funzione delle esigenze di sicurezza dei cittadini”. Ma di sicurezza parla anche, a Melzo, Bruschi: “Non perdiamo questo treno – invita – perchè anche la provinciale fra i due comuni, senza ciclabile, è un grave pericolo”.