Buccinasco, ecco le buone idee
per recuperare e valorizzare
il trecentesco Castello Visconteo
Soldi niente, volontà di valorizzarlo tanta. Il comune di Buccinasco, dove è sito il Castello Visconteo di origini trecentesche, lo scorso 14 giugno ha promosso un convegno pubblico per presentare i possibili modi di riutilizzo di questa preziosa struttura, oggi purtroppo in forte stato di degrado.
La proprietà di questo immobile è della società che sta attuando il piano di recupero del borgo agricolo di Buccinasco Castello: il piano è stato oggetto di molte e annose contestazioni. Infine, revisionato dall’attuale giunta, dopo avere ottenuto anche i benestare da parte della Soprintendenza e dell’Ente Parco Agricolo Sud Milano, lo scorso novembre è stato definitivamente approvato.
“Secondo le Belle Arti -spiega Rino Pruiti, vicesindaco di Buccinasco- rendere agibile e fruibile il Castello comporterebbe una spesa di 4 milioni di euro. Il Comune ad oggi non si può certo permettere tale esborso. Però per dieci anni l’Amministrazione conserva il diritto di prelazione da solo o con altri Enti. Al fine di poterlo mantenere come simbolo della nostra comunità, si ritrova non a caso anche nello stemma della città, è fondamentale realizzare un progetto per il suo riuso: tutto questo ci consentirà più facilmente di partecipare ad eventuali bandi per il suo recupero e cercare sponsorizzazioni”. Ed è proprio grazie alla partecipazione al bando Cariplo MI_LAND, che Buccinasco ha potuto accedere…
Buccinasco, ecco le buone idee
per recuperare e valorizzare
il trecentesco Castello Visconteo
Soldi niente, volontà di valorizzarlo tanta. Il comune di Buccinasco, dove è sito il Castello Visconteo di origini trecentesche, lo scorso 14 giugno ha promosso un convegno pubblico per presentare i possibili modi di riutilizzo di questa preziosa struttura, oggi purtroppo in forte stato di degrado.
La proprietà di questo immobile è della società che sta attuando il piano di recupero del borgo agricolo di Buccinasco Castello: il piano è stato oggetto di molte e annose contestazioni. Infine, revisionato dall’attuale giunta, dopo avere ottenuto anche i benestare da parte della Soprintendenza e dell’Ente Parco Agricolo Sud Milano, lo scorso novembre è stato definitivamente approvato.
“Secondo le Belle Arti -spiega Rino Pruiti, vicesindaco di Buccinasco- rendere agibile e fruibile il Castello comporterebbe una spesa di 4 milioni di euro. Il Comune ad oggi non si può certo permettere tale esborso. Però per dieci anni l’Amministrazione conserva il diritto di prelazione da solo o con altri Enti. Al fine di poterlo mantenere come simbolo della nostra comunità, si ritrova non a caso anche nello stemma della città, è fondamentale realizzare un progetto per il suo riuso: tutto questo ci consentirà più facilmente di partecipare ad eventuali bandi per il suo recupero e cercare sponsorizzazioni”.
I finanziamenti da MI_LAND
Ed è proprio grazie alla partecipazione al bando Cariplo MI_LAND, che Buccinasco ha potuto accedere a un finanziamento per lo studio di ipotesi di recupero architettonico-edilizio, con rifunzionalizzazione e valorizzazione del Castello: “Si tratta di un progetto partecipato che, insieme a cittadini, associazioni, scuole punta a identificarne la funzione più idonea. Con il finanziamento di 40mila euro, infatti, abbiamo potuto dare incarico al Politecnico di Milano”, aggiunge Pruiti.
Tre le proposte degli esperti del Politecnico che il Castello si presterebbe a ospitare, senza sovrapporsi con il restante complesso rurale del borgo:
1) una “conversione” del Castello in struttura ricettiva di qualità (poche camere, considerate le dimensioni della struttura), con anche sala per conferenze;
2) un utilizzo polifunzionale pubblico per ospitare eventi culturali, sociali e aggregativi, conferenze ecc;
3) la realizzazione di una biblioteca-centro studi: ospiterebbe un’ampia raccolta di libri d’epoca delle famiglie Brivio-Sforza, dedicata sia a studenti universitari sia ai ricercatori, che potrebbero “toccare con mano” gli antichi volumi.
Ci auguriamo che una di queste ipotesi di riutilizzo e valorizzazione trovi posto nel Castello. Il patrimonio storico culturale conferisce identità ai luoghi e alla comunità e custodirlo deve essere tra le priorità di chi amministra un Comune.
Non ci sono alternative, se non l’abbandono, il crollo e la perdita delle proprie radici. Questi luoghi hanno tante storie da raccontare. A noi e alle future generazioni.