Mauro Veca, l’apicoltore del Parco Sud
poserà alveari sui tetti di Milano
per bio-monitorare la qualità dell’aria

Industrioso come le sue api, Mauro Veca è ormai sinonimo di miele urbano, ma anche del Parco Agricolo Sud Milano dove in diversi luoghi ha posto le sue arnie, come a Gaggiano, nel Bosco dei Cento Passi-Libera dalle mafie nella Cascina Corte San Giacomo, nella periferia a sud nei pressi di Chiaravalle, dove l’Associazione Nocetum realizza progetti che coniugano i temi del sociale con quelli della sostenibilità ambientale, dell’attività agricola e della promozione del territorio. Ma anche e, forse soprattutto, in Cascina Linterno (Parco delle Cave). Da tempo avremmo voluto dedicare a quest’uomo, che si autodefinisce contadino senza terra, un articolo di approfondimento della sua dinamica attività. Ma di rimando in rimando… E, anche qualche giorno fa, un ulteriore spunto per scrivere di Mauro è arrivato dalla notizia che l’eclettico apicoltore, come già votato in zona 7 a Milano e con l’augurio che possa essere allargato a tutte le 9 zone di Milano, poserà alveari sui tetti della metropoli per monitorare la qualità dell’aria. “Le api -come spiega Veca a Marianna Vezzana de Il Giorno- sono ricoperte di peli che servono per l’attività di impollinazione: con il volo le api trattengono pulviscolo e raccolgono polline, che poi depongono nell’alveare. Sono questi elementi che possiamo analizzare, prelevandoli dalle api arrivate alla fine del ciclo di vita” Il materiale verrà analizzato dalle Asl…

 

Mauro Veca, l’apicoltore del Parco Sud
poserà alveari sui tetti di Milano
per bio-monitorare la qualità dell’aria

Industrioso come le sue api, Mauro Veca è ormai sinonimo di miele urbano, ma anche del Parco Agricolo Sud Milano dove in diversi luoghi ha posto le sue arnie, come a Gaggiano, nel Bosco dei Cento Passi-Libera dalle mafie nella Cascina Corte San Giacomo, nella periferia a sud nei pressi di Chiaravalle, dove l’Associazione Nocetum realizza progetti che coniugano i temi del sociale con quelli della sostenibilità ambientale, dell’attività agricola e della promozione del territorio. Ma anche e, forse soprattutto, in Cascina Linterno (Parco delle Cave). Da tempo avremmo voluto dedicare a quest’uomo, che si autodefinisce contadino senza terra, un articolo di approfondimento della sua dinamica attività. Ma di rimando in rimando… E, anche qualche giorno fa, un ulteriore spunto per scrivere di Mauro è arrivato dalla notizia che l’eclettico apicoltore, come già votato in zona 7 a Milano e con l’augurio che possa essere allargato a tutte le 9 zone di Milano, poserà alveari sui tetti della metropoli per monitorare la qualità dell’aria. “Le api -come spiega Veca a Marianna Vezzana de Il Giorno- sono ricoperte di peli che servono per l’attività di impollinazione: con il volo le api trattengono pulviscolo e raccolgono polline, che poi depongono nell’alveare. Sono questi elementi che possiamo analizzare, prelevandoli dalle api arrivate alla fine del ciclo di vita” Il materiale verrà analizzato dalle Asl per determinare cosa respiriamo.
Ancora di questi giorni è la notizia che persino la TV Svizzera (purtroppo per Expo), ne racconta un po’ la storia con un breve filmato e con un testo che ci sembra rispecchiare quanto avremmo voluto raccontare di lui. Così, ne riportiamo il testo:

Il miele di San Siro. La storia di Mauro Veca, apicoltore milanese
È sorprendente come nelle grandi città del mondo si stia sviluppando l’apicoltura. Milano non è da meno.
Mauro Veca è un giovane apicoltore milanese, originale, laborioso e un po’ nomade come le sue api che sono state sparpagliate, con le loro arnie, in giro per la città di Milano e le Cascine del Parco Agricolo Sud. 
Mauro ha trovato una base stabile nel micro-borgo Linterno, all’interno del Parco delle Cave, a pochi metri dalla cascina del 1200, frequentata dal Petrarca nel suo periodo milanese (1353-61). L’apicoltore organizza da quella base il suo lavoro, l’ultima fase della produzione del miele e la distribuzione.
L’area è suggestiva e molto bella, giusto di fronte all’entrata del campo Sportivo Kennedy, conosciuto per il baseball meneghino, e a pochi minuti da San Siro. 
Una volta varcato il cancello di via fratelli Zoia 194 e attraversata la prima aia, si raggiunge un vialetto rinfrescato dai tigli e si accede al Parco delle Cave con i suoi campi di marcite: un oasi naturalistico-agricola cittadina.
Il sabato mattina l’area diventa ancora più vivace grazie ad un piccolo mercato contadino che raggruppa piccoli produttori orticoli e rende felici gli abitanti del quartiere e non solo. Mauro vende il suo miele, trasmette la sua passione, ma soprattutto organizza il suo lavoro.
L’apicoltore non si limita a gestire, trasportare e mantenere i suoi alveari per la città e il Parco Agricolo Sud, ma con passione fa un lavoro divulgativo molto prezioso tra le scuole milanesi e di tutta la Provincia. Mauro Veca sente la sua attività come una missione: racconta il mondo dell’apicoltura e fa comprendere ai giovani studenti quanto importante sia la conservazione dell’ambiente naturale. Il tutto grazie al suo lavoro e a quello delle api.
In natura il lavoro delle api è essenziale per preservare la biodiversità. Senza le api l’impollinazione di molte specie sarebbe in grave pericolo. Nella sua attività divulgativa, Mauro si dedica molto ai più piccoli. Nelle pagine del suo sito ci sono tanti suggerimenti per genitori sensibili, insegnanti moderni e giovani studenti saggi. La sua “arnia da lezione” è una calamita per i ragazzi.
Nel 2014 sono stati più di 50 gli incontri organizzati con le scuole o durante le varie iniziative che hanno luogo nelle Cascine milanesi e nel Parco Sud. Il Miele di Elia è il marchio del miele di Mauro, con cui produce l’ormai mitico Miele Milano, un miele particolare, frutto della raccolta da parte delle api di essenze botaniche ornamentali introdotte negli anni per abbellire e colorare le vie, i viali, le piazze e i parchi della città lombarda. 
Nel 2014 sono stati prodotti circa 40 quintali di miele, di cui una buona parte nella città.
il video

 

Mauro Veca, eclettico apicoltore del Parco, poserà alveari sui tetti di Milano per bio-monitorare la qualità dell’aria

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