Buccinasco, i cittadini fanno la spesa (gratis)
sui cento alberi del ‘frutteto urbano’
Ogni cittadino aveva fatto la sua parte durante le operazioni di piantumazione nel 2018 (da La Repubblica – testo di Francesca Robertiello)
25 agosto 2022. Nespole, ciliegie e fichi in estate, ma anche cachi, melograni e nocciole in autunno. A Buccinasco, ‘Comune virtuoso’ nell’hinterland milanese, la frutta si raccoglie direttamente dagli alberi. “Più chilometro zero di così”, commenta la buona pratica il sindaco Rino Pruiti – da poco riconfermato alla guida della città -, dopo aver ricevuto alcune foto della ‘spesa’ gratuita di una concittadina.
Un ricordo d’infanzia per alcuni, una tentazione irresistibile per altri, divenuto realtà grazie alla piantumazione nel 2018 di 100 alberi da frutto. E per questo motivo il frutteto urbano è stato nominato ‘il bosco dei 100 alberi’, dove si può andare alla ricerca anche di altre tipologie di frutti, tra cui: prugne, mandorle e olive. “Quando dico che Buccinasco è unica, ovviamente sono di parte – racconta il primo cittadino -, ma quanti altri comuni hanno alberi da frutto pubblici dove tutti possono raccogliere i frutti?”.
E la condivisione delle fotografie sui social network è stato anche un modo per ricordare pubblicamente l’opportunità e per avvisare chi non ne era a conoscenza. “Gli alberi si trovano in via Salieri, Primo Maggio, Alpini, in piazza Cavalieri, Vittorio Veneto e poi ancora dopo il sottopasso per Buccinasco Castello – spiega Pruiti – Non sono trattati chimicamente e la Protezione Civile ci aiuta ad annaffiarle affinché non muoiano, soprattutto in questo difficile momento legato alla siccità”.
Un’idea poi per recuperare il più antico rapporto con la natura, ma anche per creare momenti di condivisione. Già a partire dalla piantumazione: “Ai tempi ognuno di noi aveva fatto la sua parte per piantare i piccoli alberi – racconta Rosa Palone, vicesindaca e assessora alle Politiche Ambientali – I bambini che vivono in città spesso vedono la frutta solo sui banconi dei supermercati o nei recipienti a casa ma, inserendo all’interno del nostro contesto urbano delle piante da frutto insegniamo loro da dove vengono, nutrendo la curiosità di coglierli magari con i propri nonni”.
A Buccinasco, poi, la politica da più di 20 anni strizza l’occhio all’ambiente: “Inserire questi alberi agli altri 68mila è stato un valore aggiunto – sottolinea Palone – Nei prossimi 5 anni vogliamo potenziare il nostro patrimonio arboreo con altre piantumazioni da frutto e non, creando anche zone d’ombra e altri boschetti, sempre più urgenti per contrastare la crisi climatica, ai quali si aggiungeranno mille alberi ad alto fusto che ogni anno verranno piantumati nelle zone naturalistiche della città”. Gli abitanti sono felici di questa iniziativa, “soprattutto i più anziani – conclude la vicesindaca – E per risolvere i dubbi di chi ha ancora riserve, ribadiamo che i frutti sono biologici e commestibili”.
A Buccinasco frutteto condiviso