Primavera 2021: il ritorno della cicogna bianca
nelle pianure irrigue lombarde
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18 aprile 2021. Nel Parco Sud, ma anche verso il Ticino e l’Adda, è sempre emozionante quando nei campi o nei cieli primaverili si avvista una o più cicogne bianche. Non c’è neppure bisogno di un binocolo: difficile confonderle quando veleggiano con le loro ampie ali di quasi due metri, oppure razzolano nei prati, con la loro livrea bianca, ali con la punta nera, becco e zampe arancioni.
Riparte anche quest’anno la campagna avvistamenti della Lipu, a cui collabora la nostra associazione. Segnalate a info@assparcosud.org il luogo, l’ora e tutte le caratteristiche del contatto: sono una, due o un gruppo più numeroso? Sono su un prato, ai bordi di un corso d’acqua o sopra un manufatto (campanile, palo dell’elettricità o altro)? Nelle vicinanze c’è un nido (impossibile non notarlo, con circonferenze di oltre un metro e un accumulo di rami che può pesare fino a 150 kg)?
Sono tutte notizie utili, per confermare e arricchire la mappatura di questo uccello, che non è solo di fiera bellezza e di grande valenza simbolica ma, per la sua dieta variegata, rappresenta un affidabile indicatore sulla qualità ambientale del territorio dove staziona.
L’importanza di un ritorno non scontato
I primi avvistamenti di quest’anno e le nidificazioni in corso lasciano ben sperare. I report che la Lipu annualmente redige fotografano un quadro positivo, con un trend in crescita: la cicogna bianca, scomparsa dai nostri territori nel ‘600 e reintrodotta in Lombardia dagli anni ’70, si è riadattata bene nel Parco Agricolo Sud Milano e, più in generale, nella pianura irrigua lombarda. Dopo aver svernato nei caldi territori umidi africani, si ripresenta da noi proprio in questi giorni. Può essere una sosta breve per rifocillarsi o cercare un partner, ma se a una coppia piace il luogo e lo trovano adatto a soddisfare il proprio grande appetito e quello dei voraci piccoli, ecco che si danno da fare per costruire nidi su posizioni elevate, anche scomode e in bilico, e covare una nidiata di 2-3 (o anche 5) piccoli.
Va detto comunque che la presenza di questo splendido uccello selvatico è tutt’altro che consolidata. Il numero di nidi di per sé è buono, ma la concentrazione in aree limitate (il 75% dei nidi è localizzato in soli 4 comuni) è un preoccupante elemento di fragilità.
È importante quindi guardarci in giro e segnalare. Perché, con le cicogne, sarebbe davvero un peccato perderci nuovamente di vista.
(Foto: Paul Asman e Jill Lenoble)