Stadio Meazza a San Siro: la Commissione Europea
da l’OK alla procedura d’urgenza
per la petizione a sostegno della sua ristrutturazione
28 gennaio 2021. È stata accettata – con votazione unanime – la procedura d’urgenza per la Petizione a sostegno della ristrutturazione dello stadio Meazza a San Siro da parte della Commissione Europea. La discussione in Parlamento potrebbe essere calendarizzata già per marzo o aprile.
La Petizione “In difesa dello stadio pubblico Meazza a San Siro” era stata inoltrata dal Comitato Coordinamento San Siro alla Commissione Europea in dicembre ed era anche stata richiesta di una procedura d’urgenza, richiesta presentata dall’europarlamentare Eleonora Evi.
È davvero una buona notizia. E ancor più perché è stata una votazione unanime: dimostrazione che – come abbiamo sempre sostenuto – la questione Stadio San Siro non è solo una storia di un quartiere e nemmeno di una sola città, bensì una questione internazionale.
Lo stadio Meazza a San Siro come dimostrato si può ristrutturare e ammodernato alla grande, mantenendo però le sue caratteristiche iconiche. In questo modo non c’è necessità di costruire un nuovo stadio e distruggere il verde esistente.
Come ricorderete, la Petizione promossa dal Coordinamento San Siro, si basa su tre pilastri: il valore storico e architettonico, l’importanza antropologica e la rilevanza paesaggistica di uno stadio che si può ristrutturare.
In particolare chiede:
● Salvaguardia di una area pubblica di 5 ettari di verde profondo con alberi ad alto fusto
● Stop ad una speculazione finanziaria di società estere
● L’arresto di un’enorme cementificazione con forte impatto ambientale
● Conservazione dell’identità del quartiere
● Partecipazione alle scelte urbanistiche della città e l’ascolto dei pareri cittadini – le cui proposte di progetti alternativi non sono state presi in considerazione –
● Riconoscimento dei diritti dei cittadini
Quanto sopra, anche in considerazione del fatto che si tratta di:
● Opera pubblica di proprietà del Comune di Milano
● Affittata a società estere
● Società estere che vorrebbero abbattere un bene pubblico dello stato italiano;
La petizione si oppone alla proposta da parte di investitori privati esteri di un’enorme speculazione immobiliare a danno di un bene pubblico con edificazione, oltre a grattacieli, centro commerciale, centro congressi, hotel sopra la suddetta area verde, anche un nuovo stadio con abbattimento dell’esistente.
Speriamo che la notizia abbia risalto sui media, che fa bene all’anima e alla salute dei cittadini. Ma anche di più.