Dati discordanti: più nidi e più cove
ma meno nuovi nati e involati
per clima, incidenti o eco-criminalità
19 dicembre 2019. La lunga stagione riproduttiva delle cicogne bianche nei nostri territori è terminata e il rapporto della Lipu, redatto da Francesco Coruzzi (referente del progetto) con l’ausilio di altri volontari, descrive un’annata con alti e bassi. Più cicogne hanno deciso di stabilirsi in Lombardia per nidificare, con le cove cresciute rispetto alla precedente stagione del 17% (119 rispetto a 102). La crescita è stata generalizzata, spesso costruendo dei nuovi nidi ex-novo (ben 27 casi). La provincia di Pavia è risultata quella con il maggior numero di coppie riproduttive (55), il maggior numero di comuni coinvolti (13) nonché il maggior numero di nidi nuovi (12). Anche Milano e il Parco Agricolo sud mostrano buone notizie: quest’anno i nidi sono passati da 7 a 9.
Tendenze negative mostrano invece i dati dei nuovi nati e degli involati: complessivamente i nati e gli involati sono stati meno dello scorso anno (rispettivamente -18% e -17%), presumibilmente a causa delle condizioni atmosferiche nel mese di maggio (freddo e piogge in contemporanea) che hanno causato molti fallimenti di cove e parecchie morti premature di pulcini durante la fase critica iniziale dello svezzamento. Ma non possiamo dimenticare il grave fatto di sangue avvenuto lo scorso luglio nel borgo di Mignete (Zelo Buon Persico): un individuo adulto ucciso da una carabina mentre sorvolava la chiesetta.
Tra freddo e “incidenti domestici”
Dicevamo delle condizioni climatiche avverse, che si sono evidenziate anche con eventi estremi, come a Bornasco, dove una tromba d’aria ha divelto il nuovo nido costruito sulla facciata della chiesa, causando la morte dei pulcini appena nati. Le cicogne adulte per fortuna si sono salvate e questo lascia ben sperare per future nidificazioni.
In diversi casi (Zibido San Giacomo e Castelleone), Enel è intervenuta per mettere in sicurezza dei pali con nidi, dove la vicinanza dei fili elettrici metteva in pericolo gli animali. Spesso, l’azienda elettrica ha dovuto spostare il nido su nuove piattaforme, in genere ben accolte dalle coppie di cicogne.
Abbiamo già parlato del grave atto di bracconaggio a Zelo Buon Persico, con una cicogna adulta uccisa nel borgo di Mignete con un proiettile ad aria compressa. Purtroppo il colpevole non è stato individuato nonostante le indagini della polizia locale. La cicogna rimasta della coppia sembra abbia trovato un nuovo partner e quindi anche in questo caso ci sono speranze per un riutilizzo del nido per il prossimo anno.
“La costruzione di nidi nuovi è stata registrata in tutte le province a testimonianza di una espansione generalizzata della specie –commenta Pierfrancesco Coruzzi- che richiede l’impegno di un numero sempre maggiore di ore di monitoraggio. I sopralluoghi vengono effettuati ogni 2-3 settimane, o anche meno nei periodi critici, per registrare dati con binocoli e cannocchiali. Ma essenziale è anche l’aiuto dei volontari occasionali, le cui segnalazioni sono un valido supporto per le indagini”.
Anche noi, nel nostro piccolo, vogliamo ringraziare i diversi segnalatori che hanno utilizzato il sito o la nostra pagina facebook, le cui informazioni sono state prontamente girate alla Lipu. Siete veramente preziosi!