Arrestato dall’Antimafia Fabio Altitonante
personaggio di spicco dell’urbanistica di FI
in Regione e prima ancora in Provincia
7 maggio 2019. Da questa mattina è agli arresti domiciliari il sottosegretario e consigliere regionale di Forza Italia Fabio Altitonante, le cui scelte urbanistiche hanno pesantemente influenzato la politica territoriale prima in Provincia -come assessore della giunta Podestà- e, negli ultimi sette anni, in Regione, dove è stato presidente della Commissione Territorio sotto Maroni e ora è consigliere e sottosegretario regionale con delega all’area Expo nell’Amministrazione del leghista Attilio Fontana. Insieme ad Altitonante, sono 94 le altre persone coinvolte nell’inchiesta coordinata dal Procuratore aggiunto e responsabile della Direzione distrettuale antimafia di Milano Alessandra Dolci. Di queste, 43 risultano agli arresti, domiciliari e non.
Pesanti le accuse, che riguardano un sistema consolidato, ritenuto illecito, operante in Regione: si contestano perciò l’associazione per delinquere finalizzata a corruzione -aggravata dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso- e a seguire: finanziamento illecito ai partiti, forzature in procedimenti amministrativi, false fatturazioni, auto riciclaggio e abuso d’ufficio.
Nonostante la sua giovane età, il 44enne Altitonante ha ricoperto il ruolo chiave della Giunta di Guido Podestà (2009-2014), firmando l’ultimo Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), prima dello scioglimento dell’Ente e l’istituzione della Città Metropolitana. In Regione Altitonante ha, tra l’altro, avuto un ruolo chiave nella promulgazione della legge su consumo del suolo (lr 31/2014), che ha spalancato per 30 mesi le porte ai costruttori per realizzare tutto quanto previsto nei PGT (Piani di Governo del Territorio) comunali. Purtroppo, le ricadute del suo operato sono state pesanti anche nel Parco Agricolo Sud Milano.