Oggi Giornata mondiale dell’ambiente,
Condividiamo la richiesta dell’ONU:
vietare i prodotti di plastica monouso
5 giugno 2018. Ogni minuto gettiamo via plastica equivalente a un camion carico di rifiuti e utilizziamo 1 milione di bottiglie di plastica. Ogni anno compriamo 500 miliardi di sacchetti di plastica. Il 50% della plastica è monouso. Nel mondo, le materie plastiche costituiscono l’85% dei rifiuti marini. Sotto forma di microplastiche sono presenti anche nell’aria, nell’acqua e finiscono anche sulle nostre tavole. Anche l’Europa se ne sta finalmente rendendo conto: dopo aver messo al bando i sacchetti di plastica nel 2015 (ma ci sono ancora moltissimi luoghi, in particolare nei mercati rionali, dove si continuano a usare sacchetti fuorilegge), ora la Commissione UE sta cercando di realizzare una strategia formata dal pacchetto sull’economia circolarem recentemente approvato definitivamente da Consiglio e Parlamento e dalla proposta di una tassa sulla plastica. L’odierna giornata dell’ambiente si pone l’obiettivo di spingere i governi, le industrie, le comunità, i cittadini a trovare insieme soluzioni che portino a ridurre con urgenza la produzione e l’utilizzo eccessivo della plastica, responsabile…
Oggi giornata mondiale dell’ambiente,
Condividiamo la richiesta dell’ONU:
vietare i prodotti di plastica monouso
5 giugno 2018. Ogni minuto gettiamo via plastica equivalente a un camion carico di rifiuti e utilizziamo 1 milione di bottiglie di plastica. Ogni anno compriamo 500 miliardi di sacchetti di plastica. Il 50% della plastica è monouso. Nel mondo, le materie plastiche costituiscono l’85% dei rifiuti marini. Sotto forma di microplastiche sono presenti anche nell’aria, nell’acqua e finiscono anche sulle nostre tavole. Anche l’Europa se ne sta finalmente rendendo conto: dopo aver messo al bando i sacchetti di plastica nel 2015 (ma ci sono ancora moltissimi luoghi, in particolare nei mercati rionali, dove si continuano a usare sacchetti fuorilegge), ora la Commissione UE sta cercando di realizzare una strategia formata dal pacchetto sull’economia circolarem recentemente approvato definitivamente da Consiglio e Parlamento e dalla proposta di una tassa sulla plastica. L’odierna giornata dell’ambiente si pone l’obiettivo di spingere i governi, le industrie, le comunità, i cittadini a trovare insieme soluzioni che portino a ridurre con urgenza la produzione e l’utilizzo eccessivo della plastica, responsabile dell’inquinamento dei nostri mari e che rappresenta una minaccia per la nostra salute e per il pianeta intero.
Il messaggio dell’ONU: bandire i prodotti monouso in plastica
In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, il segretario generale dell’Onu, António Guterres, ha chiesto a tutti i governi del mondo di “bandire i prodotti monouso in plastica, che sono responsabili dell’inquinamento degli oceani”.
L’Organizzazione dell’Onu è “Cosciente che la protezione e il miglioramento dell’ambiente e una questione di grande importanza che colpisce il benessere delle popolazioni e lo sviluppo economico in tutto il mondo” e per questo ha designato il 5 giugno come World Environment Day. Giornata mondiale dell’ambiente che quest’anno ha per tema Beat plastic pollution (batti l’inquinamento della plastica). Secondo l’Onu, “Questo tema incoraggia i governi, le industrie, le comunità e gli individui a esplorare insieme delle alternative sostenibili al fine di ridurre urgentemente la produzione e l’utilizzo eccessivo di plastiche monouso responsabili dell’inquinamento degli oceani e che rappresentano una minaccia per la salute”.
Guterres (nel video) fa appello alla comunità internazionale perché vinca l’inquinamento da plastiche. “Il nostro mondo è invaso dai rifiuti plastici nocivi. Se la tendenza attuale continua, nel 2050 ci sarà più plastica che pesci negli oceani. Il messaggio è semplice: bandite i prodotti in plastica monouso”.
Ogni anno la popolazione mondiale butta via una quantità di plastica che sarebbe sufficiente a fare 4 volte il giro della Terra e almeno 8 milioni di plastiche finiscono negli oceani a causa della cattiva gestione dei rifiuti e del mancato riciclo e riutilizzo, uno spreco immenso che equivale a un camion carico di rifiuti al minuto e che causa la morte di un milione di uccelli marini e di 100.000 mammiferi marini. Ogni anno nel mondo vengono utilizzati 500 miliardi di sacchetti di plastica e il 50% della plastica che utilizziamo è monouso o non riciclabile.
L’Onu sottolinea che “Anche le bottiglie di plastica sono un grosso problema perché consumiamo 1 milione di bottiglie di plastica al minuto. La plastica rappresenta il 10% di tutti i rifiuti che produciamo”.
L’organizzazione internazionale è perciò convinta che, per il bene del pianeta “È tempo di ripensare il nostro utilizzo della plastica e di rinunciare alla plastica monouso”.
Firmando nel 2015 la risoluzione “Transforming our World: the 2030 Agenda for Sustainable Development” gli Stati membri dell’Onu si sono impegnati “a proteggere in maniera sostenibile il pianeta e le risorse naturali” e, in particolare, gli obiettivi 14 e 15 che puntano a salvaguardare gli ecosistemi acquatici e terrestri e a conservare in maniera sostenibile le risorse marine e terrestri.
In Italia cosa si sta facendo concretamente per fermare il dilagare della piaga della plastica?
Cominciamo noi cittadini: rinunciamo a comprare i prodotti monouso di plastica. Salviamo i nostri mari, la nostra salute, il Pianeta.