ONU: I pesticidi sono inutili
e uccidono 200.000 persone ogni anno
E l’Ue dice sì a fusione Bayer-Monsanto
28 marzo 2018. I pesticidi usati in agricoltura causano 200.000 morti all’anno nel mondo, quasi tutti nei paesi in via di sviluppo, e non sono necessari per garantire l’aumento della produzione agricola per una popolazione in crescita. Un rapporto dell’Onu dello scorso anno assesta un duro colpo all’uso dei pesticidi, dichiarando un “falso mito” il mantra ripetuto dalle aziende agro-chimiche che l’uso di questi prodotti sia necessario per garantire la produttività delle culture e combattere la denutrizione nel mondo.
Intanto, la Commissione Europea ha autorizzato la fusione Bayer-Monsanto, che darà vita a un colosso nel campo della chimica applicata all’agricoltura. L’acquisizione da parte dell’azienda tedesca avrà un costo di 59 miliardi di euro ed è stato vagliato attentamente dalle istituzioni europee per scongiurare rischi di monopolio. Tra le motivazioni principali del loro uso vi è quello di incrementare la produttività delle colture, refrain molto ricorrente nell’ambito dello sviluppo internazionale, considerato l’incremento demografico della popolazione mondiale previsto nei prossimi trent’anni, e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. La produttività è legata anche all’aumento della redditività per gli imprenditori agricoli, in Occidente come nei paesi in via di sviluppo. Ma è falso…
ONU: I pesticidi sono inutili
e uccidono 200.000 persone ogni anno
E l’Ue dice sì a fusione Bayer-Monsanto
28 marzo 2018. I pesticidi usati in agricoltura causano 200.000 morti all’anno nel mondo, quasi tutti nei paesi in via di sviluppo, e non sono necessari per garantire l’aumento della produzione agricola per una popolazione in crescita. Un rapporto dell’Onu dello scorso anno assesta un duro colpo all’uso dei pesticidi, dichiarando un “falso mito” il mantra ripetuto dalle aziende agro-chimiche che l’uso di questi prodotti sia necessario per garantire la produttività delle culture e combattere la denutrizione nel mondo.
Intanto, la Commissione Europea ha autorizzato la fusione Bayer-Monsanto, che darà vita a un colosso nel campo della chimica applicata all’agricoltura. L’acquisizione da parte dell’azienda tedesca avrà un costo di 59 miliardi di euro ed è stato vagliato attentamente dalle istituzioni europee per scongiurare rischi di monopolio. Tra le motivazioni principali del loro uso vi è quello di incrementare la produttività delle colture, refrain molto ricorrente nell’ambito dello sviluppo internazionale, considerato l’incremento demografico della popolazione mondiale previsto nei prossimi trent’anni, e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. La produttività è legata anche all’aumento della redditività per gli imprenditori agricoli, in Occidente come nei paesi in via di sviluppo.
Anche l’OMS e molte ricerche confermano i danni da pesticidi
“Il mantra – come si legge nell’articolo di Italia che cambia (un sito assolutamente va visitare)- è rimasto invariato per decenni: per sopperire alla domanda di cibo crescente e renderla accessibile al più grande numero di esseri umani è necessario usare pesticidi e fertilizzanti chimici in grandi quantità. Tuttavia, è comprovato scientificamente che l’uso di pesticidi chimici degrada l’ambiente e le specie animali, e non solo quelle che vivono in prossimità dei campi irrorati, perché aria, acqua, insetti e uccelli trasportano i composti chimici per migliaia di chilometri. Il report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Stato della scienza sugli interferenti endocrini, dichiara che una serie di comuni prodotti chimici di uso quotidiano, pongono gravi problemi di salute tra cui il cancro, asma, riduzione della fertilità e anche difetti di nascita. Un danno fortissimo per tutti e tutto. “Tanto che l’Onu ha lanciato pesanti accuse all’industria agro-chimica, tacciata di “negare sistematicamente i danni (causati dai pesticidi, ndr)” che invece causano “danni catastrofici sull’ambiente, la salute umana e la società; di usare “tattiche di marketing aggressive e immorali”; e di operare pesanti pressioni sui governi che hanno “ostacolato riforme e paralizzato le restrizioni internazionali sui pesticidi”. Intanto i pesticidi usati in agricoltura, emerge dal rapporto, causano 200.000 morti all’anno nel mondo, quasi tutti nei paesi in via di sviluppo, e non sono necessari per garantire l’aumento della produzione agricola per una popolazione in crescita”.
Una ricerca francese pubblicata a marzo 2017 sulla rivista scientifica peer-reviewed Nature Plants sembra dare il colpo di grazia a questo falso mito. Lo studio prende in esame quasi 1.000 aziende agricole francesi che utilizzano quantità ingenti o viceversa, scarse, di pesticidi e ha rilevato che il 94% delle aziende non subirebbe un calo di produttività se tagliasse l’uso dei pesticidi, anzi, due quinti delle aziende aumenterebbero la produttività riducendoli. Per quanto riguarda l’uso specifico di insetticidi, così nocivi per le api che garantiscono il perpetuarsi della vita sulla Terra, lo studio afferma che un uso ridotto comporterebbe un aumento di produzione per l’86% delle aziende e che nessuna azienda ridurrebbe la quantità prodotta. Inoltre, il 78% delle azienda manterrebbe o aumenterebbe la propria redditività (ibidem).
Il problema, evidenziato anche dai ricercatori, è che l’agro-chimica monopolizza il settore non solo per quanto concerne la vendita di pesticidi e l’acquisto dei prodotti coltivati, ma anche per quanto riguarda la formazione degli agricoltori, che di conseguenza ignorano le alternative disponibili, efficaci ed economicamente efficienti, pensando che la chimica sia la sola opzione disponibile.
“Uno di questi pesticidi, il Chlorpyrofos, oltre a inquinare le acque italiane, è oggetto di diatribe legali proprio in questi giorni negli USA, dove l’Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) si rifiuta di bandirlo nonostante le proprie ricerche, pubblicate a novembre 2016 (quando Obama era ancora presidente) abbiano comprovato che incrementa del 140% il rischio di disturbi dello sviluppo nei bambini – aggiunge Italia che cambia-. Il nuovo capo di EPA è Scott Pruitt, legato al neoeletto Presidente Donald Trump, entrambi negazionisti del cambio climatico. In Italia, la contaminazione da glifosato interessa il 63,9% delle acque superficiali e il 31,7% delle acque sotterranee, nonostante gli esperti della Fondazione Mach lo avessero negato o sminuito quando interpellati dal quotidiano L’Adige nel 2014”.
Non arrendiamoci alle multinazionali
I pesticidi sono eccezionalmente dannosi per gli ecosistemi e fortemente sopravvalutati per quanto riguarda la lotta alla fame. Il cittadino che sceglie di produrre e comprare prodotti biologici, magari rinunciando a qualcos’altro di meno importante, può contribuire a formare quella massa critica necessaria per cambiare gli equilibri di potere, preservare gli ecosistemi e proteggere il proprio sistema endocrino, fondamentale per la salute riproduttiva, mentale e psicologica.
Non dobbiamo arrenderci alle multinazionali. Occorre educare gli agricoltori a pratiche alternative disponibili. Per il bene di tutti e del pianeta.
Ringraziamo http://www.italiachecambia.org. Sito da scoprire. Foto: Natural news.com