Scarichi abusivi nel Naviglio Pavese
Ecco le novità provenienti
dai rilievi effettuati dal Comune di Assago
28 febbraio 2018. L’esposto presentato dall’Associazione per il Parco Sud Milano la scorsa settimana sta producendo qualche risultato.
Il comune di Assago, informalmente, ci fa sapere che dai rilievi della polizia locale e dell’ufficio tecnico, il segno dello scarico giallo da noi segnalato (foto a sinistra) risulta essere vernice e non oli addensati dal freddo, come pensavamo; quindi questo scarico non può essere la causa dello sversamento di oli sul Naviglio di tre settimane fa (vedi video). La cosa non ci tranquillizza per niente: come e quando la ditta (attiva nel settore delle verniciature stradali), che opera nel capannone da cui esce il tubo, ha rilasciato la vernice nelle acque? Quanto si aspetta per chiuderlo?
Un secondo tubo (foto al centro), a una decina di metri di distanza, sembrerebbe essere collegato a grondaie e quindi essere usato solo per scarico di acque pluviali. Il terzo (foto a destra) appare come un innocuo cannello rosso: uscendo da un bar-karaoke, però, non lascia tranquilli. Cosa c’è dall’altra parte della parete? Lo scarico di un lavello? In questo caso nulla impedisce si rilasciare di tutto sul Naviglio, anche gli oli da noi segnalati circa 20 giorni addietro.
Purtroppo, in generale, come hanno convenuto anche dal comune di Assago, è tutta l’area che deve essere posta sotto attenzione. Troppe e troppo eterogenee le attività lungo la stretta striscia tra il Naviglio Pavese e la trafficata ex statale dei Giovi: nei due chilometri nei comuni di Rozzano (quartiere di Cassino Scanasio) e Assago, è un susseguirsi di carrozzieri e meccanici, di locali di ritrovo e benzinai: tutti troppo a ridosso delle sponde da cui è facile scaricare immondizia o veleni senza essere visti.