Naufragio della riforma dei Parchi lombardi
il centro destra affossa le macro-aree
E l’unione dei Parchi Nord e Sud Milano?
9 dicembre 2017. Sorpresa e imbarazzo pochi giorni fa in Commissione agricoltura della Regione Lombardia: è stata la stessa maggioranza che ha chiesto il ritiro della delibera della Giunta Maroni per il riassetto in 9 macro-aree dei 24 Parchi regionali. Salta quindi un tassello fondamentale della legge regionale di riordino delle aree protette, che prevedeva tra l’altro l’unificazione del Parco Agricolo Sud Milano con il Parco Nord.
Piccato il commento della assessora all’Ambiente Claudia Terzi (nel riquadro a destra): “Prendo atto del comportamento della maggioranza, anche se mi aspettavo venissero quantomeno proposte delle modifiche”. Sempre secondo l’assessora, la ragione sta nei tagli dei posti nei consigli direttivi: “Quando si tratta di tagliare le ‘cadreghine’ finisce che poi tutti sui arrabbiano, e ai politici con poco coraggio questo spaventa, soprattutto in tempi di campagna elettorale”. Quindi tutto bloccato, almeno sino alle prossime elezioni.
Viene meno così il motore principale che trainava il progetto di unificazione del Parco Agricolo Sud col Parco Nord Milano, e non è certamente un male. L’eventuale costituzione di un unico Parco Metropolitano, che -per avere un senso- deve comprendere anche tutti i PLIS (Parchi Locali di Interesse Sovracomunale), non sarà più dettata da una legge deleteria. Si potrà così ragionare coi tempi e modi dovuti su come rafforzare e razionalizzare il governo delle aree verdi e agricole metropolitane, ascoltando le istanze dal basso senza cedimenti a logiche speculative.