Dall’Ente Parco Agricolo Sud un unanime NO
alla superstrada Vigevano Malpensa
Un segnale agli altri Enti da non ignorare
4 ottobre 2017. Il no alla superstrada ora non è più solo uno slogan di comitati e ambientalisti. Il Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano, nella seduta di ieri, ha approvato all’unanimità una mozione che ribadisce il parere negativo alla Vigevano-Malpensa espresso nel 2009, chiedendo altresì “di abbandonare definitivamente il progetto complessivo, e auspica che – per salvaguardare il territorio agricolo e la qualità ambientale del parco – la mobilità nel quadrante nord-ovest del suo territorio sia migliorata attraverso il potenziamento del trasporto ferroviario e la riqualificazione della viabilità esistente, evitando di reiterare situazioni negative, quali le recenti realizzazioni viarie (Pedemontana, TEEM, Brebemi) hanno dimostrato di essere”.
Le ragioni del no sono molto dettagliate…
Dall’Ente Parco Agricolo Sud un unanime NO
alla superstrada Vigevano Malpensa
Un segnale agli altri Enti da non ignorare
4 ottobre 2017. Il no alla superstrada ora non è più solo uno slogan di comitati e ambientalisti. Il Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano, nella seduta di ieri, ha approvato all’unanimità una mozione che ribadisce il parere negativo alla Vigevano-Malpensa espresso nel 2009, chiedendo altresì “di abbandonare definitivamente il progetto complessivo, e auspica che – per salvaguardare il territorio agricolo e la qualità ambientale del parco – la mobilità nel quadrante nord-ovest del suo territorio sia migliorata attraverso il potenziamento del trasporto ferroviario e la riqualificazione della viabilità esistente, evitando di reiterare situazioni negative, quali le recenti realizzazioni viarie (Pedemontana, TEEM, Brebemi) hanno dimostrato di essere”.
Le ragioni del no
Alla base del parere negativo c’è la presa d’atto che la proposta di mediazione sostenuta dal Consiglio direttivo nel dicembre 2015 non ha avuto alcun esito. Il progetto è rimasto sostanzialmente identico a quello originale i cui preliminari risalgono all’anno 2001, in quanto non sono stati fatti interventi di modifica per minimizzare e mitigare l’impatto sul territorio di Albairate, destinato a subire lo sfregio di un mega-cavalcavia. Inoltre la Regione Lombardia continua strenuamente a perorare questa nuova viabilità, ma nulla ha fatto sul fronte del raddoppio del tratto ferroviario che porterebbe un rapido collegamento con Milano di tutto l’Abbiatense e la Lomellina. Infine, nella mozione si prende atto che non è stata fatta alcuna verifica di modifica del tracciato attorno ad Abbiategrasso con ipotesi sviluppo più prossimo all’abitato e meno impattante per l’agricoltura.
Un messaggio forte alla Regione e agli altri Enti
La mozione ha avuto il voto di tutti i consiglieri presenti (mancavano solo il sindaco di Opera Ettore Fusco e la consigliera di Mediglia Vera Cocucci): in sostanza i consiglieri di tutte le forze politiche hanno recepito la contrarietà al progetto che viene dai territori, che si sta sostanziando in questi giorni con le firme a una petizione diretta all’Unione Europea (vedi articolo). Dopo il recente parere consultivo favorevole del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sul progetto definitivo del 1° stralcio funzionale, questo voto lancia un messaggio molto importante. “Ci aspettiamo che la richiesta di abbandono del progetto e le argomentazioni annesse siano fatte proprie anche dal Consiglio Metropolitano che, a breve, dovrebbe esprimersi in merito -chiarisce Paolo Lozza, rappresentante degli ambientalisti nel Consiglio Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano-. Spero anche che questa mozione influenzi positivamente l’imminente assemblea del Parco del Ticino. La Regione non può far finta di nulla, con i cittadini e le loro istituzioni contrari a un progetto devastante per il territorio e la sua agricoltura, e che non porta benefici alle migliaia di pendolari verso Milano”.
Perché, lo ribadiamo, questa superstrada non porta a Milano, ma all’aeroporto di Malpensa!