Il lento declino delle rondini
Da uno studio di ornitologi a Melegnano
dati preoccupanti e qualche indicazione
31 agosto 2017. Non lasciamoci ingannare dallo sfrecciare nei cieli in questi giorni di rondini e dei loro consimili (i “parenti maggiori” ovvero i rondoni e i più piccoli balestrucci). Stanno cacciando freneticamente insetti in volo per accumulare energie per la lunga e faticosa migrazione invernale. Le rondini, dicevamo, sono in calo e uno studio del GROL (Gruppo Ricerche Ornitologiche Lodigiane) nel territorio di Melegnano quantifica per la prima volta un’evidenza segnalata da più parti nel territorio nazionale: troppi nidi vuoti sono stati conteggiati nel censimento di quest’anno, testimonianza di una crisi seria per questi uccelli da sempre simbolo della bella stagione, utili e infaticabili cacciatori di zanzare e altri insetti fastidiosi o nocivi.
I crudi numeri: lo studio effettuato quest’anno a Melegnano, il primo a quanto ci risulta sul territorio del Parco Agricolo Sud Milano, dà un quadro impietoso: dei 20 nidi censiti nel centro di Melegnano, solo 4 sono stati utilizzati per questa stagione riproduttiva. Lo stesso dicasi per i balestrucci: 9 nidi occupati sui …
Il lento declino delle rondini
Da uno studio di ornitologi a Melegnano
dati preoccupanti e qualche indicazione
31 agosto 2017. Non lasciamoci ingannare dallo sfrecciare nei cieli in questi giorni di rondini e dei loro consimili (i “parenti maggiori” ovvero i rondoni e i più piccoli balestrucci). Stanno cacciando freneticamente insetti in volo per accumulare energie per la lunga e faticosa migrazione invernale. Le rondini, dicevamo, sono in calo e uno studio del GROL (Gruppo Ricerche Ornitologiche Lodigiane) nel territorio di Melegnano quantifica per la prima volta un’evidenza segnalata da più parti nel territorio nazionale: troppi nidi vuoti sono stati conteggiati nel censimento di quest’anno, testimonianza di una crisi seria per questi uccelli da sempre simbolo della bella stagione, utili e infaticabili cacciatori di zanzare e altri insetti fastidiosi o nocivi.
I crudi numeri
Lo studio effettuato quest’anno a Melegnano, il primo a quanto ci risulta sul territorio del Parco Agricolo Sud Milano, dà un quadro impietoso: dei 20 nidi censiti nel centro di Melegnano, solo 4 sono stati utilizzati per questa stagione riproduttiva. Lo stesso dicasi per i balestrucci: 9 nidi occupati sui 40 rilevati. Va detto che qualche nido può essere stato abbandonato perché rotto, e la coppia ne ha costruito uno nuovo di fianco, ma per la grande maggioranza dei casi si tratta di coppie non ritornate.
Più complesso è stato lo studio dei rondoni, con appostamenti prolungati sui luoghi propizi. Nella Basilica Minore di San Giovanni Battista sono stati visti volare fino a 100 rondoni e sono stati individuati 20 nidi con uso dei sottocoppi del tetto della chiesa, nonché di almeno una buca pontaia del campanile che era stata opportunamente adattata per evitarne l’utilizzo da parte dei piccioni e altri uccelli di dimensioni analoghe. Pratica interessante, che aiuta i piccoli uccelli insettivori -nonché altri utili animali come i pipistrelli- e pone un limite agli invasivi piccioni.
Le ragioni del declino
Questa volta possiamo riporre in un cantuccio i nostri sensi di colpa: il calo delle rondini non dipende dai comportamenti di noi italiani, anche se è sempre l’uomo la causa principale. Le rondini e affini effettuano un estenuante viaggio di migrazione due volte l’anno: attraversano il Mediterraneo e tutto il Sahara per svernare nei canneti dell’Africa equatoriale. “Non bastano i lunghi tragitti di attraversamento di vaste distese marine e desertiche: ci si mette anche il bracconaggio -commenta sconsolato l’ornitologo del GROL Luca Ravizza- In Nord Africa è consuetudine sparare a questi piccoli volatili, anche per puro divertimento (sic)”. Problemi seri sorgono anche nei luoghi di svernamento: “Le popolazioni locali hanno cominciato ad usare massicciamente le reti per catturare le rondini nei canneti, al fine di cibarsene e non solo -continua Ravizza-. È successo a ornitologi in Congo di trovare donne adornate da collane realizzate con anellini di metallo utilizzati per censire rondini in Europa”.
Cosa fare per aiutare le rondini
Se il problema della caccia di necessità ha poche soluzioni, molto può essere fatto per contrastare il bracconaggio, aiutando associazioni come la Lipu per sensibilizzare le popolazioni che ancora perpetrano questi svaghi tutt’altro che innocenti.
E l’aiuto può arrivare anche dai nostri territori. “Porteremo i risultati di questo studio, che continuerà anche nei prossimi anni, al sindaco di Melegnano -afferma Ivano Adami, presidente di GROL- per sensibilizzare l’Amministrazione a non rovinare i luoghi di possibile nidificazione con pratiche edilizie distruttive”. In un’ottica diversa, ma certamente convergente, è ciò che persegue Italia Nostra nel sud-est Milano per salvaguardare -spesso purtroppo senza risultato- le tante realtà storiche locali di Melegnano e dei comuni limitrofi, come abbiamo più volte scritto su queste pagine. Un’altra pratica che può aiutare i nostri amici volatili è di prescrivere, per le nuove costruzioni, l’installazione di nidi artificiali: rondini e altri piccoli uccelli sembrano non disdegnarli, e nei casi mappati dallo studio circa 1 su 5 risultano utilizzati.
Per saperne di più
Seguiremo la conclusione dello studio e daremo conto della presentazione dei risultati all’Amministrazione comunale e alla cittadinanza. A breve, nel nostro sito, creeremo una sezione denominata Studi&Ricerche, dove metteremo a disposizione anche i censimenti aviari, come quello di Lipu sulla cicogne.
Non mancano inoltre siti dedicati a questi volatili, come www.uccellidaproteggere.it, e addirittura dei festival (www.festivaldeirondoni.info/).
Ma anche senza navigare in internet, possiamo ancora per qualche settimana svagare gli occhi e la mente ammirando lo splendido volo di rondini, rondoni e balestrucci sui nostri cieli tardo-estivi. Non è certo un caso se sono diventati animali simbolo di libertà, viaggio e -speriamo- di eterno ritorno.