A Macconago arriva l’agricoltura bio
coltivata da giovani con disabilità
Ma le banche non rinunciano al Cerba
3 luglio 2017. I terreni sono quelli un tempo sottratti al Parco Sud per poche lire dal fallito re del mattone Ligresti, poi divenuti il luogo di progetto di edificazione del tanto discusso centro ospedaliero Cerba, accanto all’Istituto Oncologico Europeo di via Ripamonti. Ora sono terre di proprietà di un pool di banche, da cui è nata la società Visconti, che le hanno acquisite per rifarsi dei debiti di Ligresti. E la Visconti sta vendendo i terreni un po’ alla volta, per di più a cifre piuttosto elevate: intorno ai 12 euro al mq. Ma vengono alienati solo quelli nell’area a sud di Macconago. A nord, infatti, le banche & co. non intendono rinunciare a costruire l’assai profittevole ospedale e si tiene ben strette le aree agricole (circa 620mila mq), come anche le cadenti cascine del Borgo: per certo, sappiamo che la società Visconti ha rigettato un’offerta di 3,5 milioni per le sole cascine diroccate e circa 5 ettari di terreno. Inoltre, i soggetti interessati all’acquisto avrebbero anche provveduto a restaurare la chiesetta, sempre più in condizioni precarie, risalente ai primi del ‘700.
Va da sé che la nostra e le altre associazioni rimangono sul piede di guerra, anche perché il progetto Cerba è decaduto e quindi ora le aree dovrebbero ritornare a essere esclusivamente agricole. Ma veniamo al progetto di agricoltura biologica…
A Macconago arriva l’agricoltura bio
coltivata da giovani con disabilità
Ma le banche non rinunciano al Cerba
3 luglio 2017. I terreni sono quelli un tempo sottratti al Parco Sud per poche lire dal fallito re del mattone Ligresti, poi divenuti il luogo di progetto di edificazione del tanto discusso centro ospedaliero Cerba, accanto all’Istituto Oncologico Europeo di via Ripamonti. Ora sono terre di proprietà di un pool di banche, da cui è nata la società Visconti, che le hanno acquisite per rifarsi dei debiti di Ligresti. E la Visconti sta vendendo i terreni un po’ alla volta, per di più a cifre piuttosto elevate: intorno ai 12 euro al mq. Ma vengono alienati solo quelli nell’area a sud di Macconago. A nord, infatti, le banche & co. non intendono rinunciare a costruire l’assai profittevole ospedale e si tiene ben strette le aree agricole (circa 620mila mq), come anche le cadenti cascine del Borgo: per certo, sappiamo che la società Visconti ha rigettato un’offerta di 3,5 milioni per le sole cascine diroccate e circa 5 ettari di terreno. Inoltre, i soggetti interessati all’acquisto avrebbero anche provveduto a restaurare la chiesetta, sempre più in condizioni precarie, risalente ai primi del ‘700.
Va da sé che la nostra e le altre associazioni rimangono sul piede di guerra, anche perché il progetto Cerba è decaduto e quindi ora le aree dovrebbero ritornare a essere esclusivamente agricole.
Ma vuoi mettere la forza delle banche e dei politici contro le associazioni ambientaliste? Sì, noi ci proviamo.
Arriva il biologico di grani pregiati e ortofrutta
Ma veniamo al progetto approvato la scorsa settimana dal direttivo dell’Ente Parco Agricolo Sud Milano. Viene realizzato da Agrivis, cooperativa agricola sociale di tipo B, nata dall’iniziativa di due realtà che operano nel sociale: Via libera (attiva anche con i marchi GusTop e Gustolab), che impiega personale con disabilità, e L’Impronta, che segue oltre 500 nuclei familiari fragili. Il tutto con la regia di Confagricoltura, attraverso il suo “incubatore” sociale Laspaglio.
Obiettivo prioritario di Agrivis, che ha acquistato circa 35mila mq in loco, è l’inserimento lavorativo di persone con disabilità.
Il progetto si realizzerà in due poli operativi nei quali si svilupperanno:
-un’attività produttiva basata sulla coltivazione di ortaggi a pieno campo, piccoli frutti e una selezione di grani pregiati che dovrà autosostenersi nel tempo. Nello specifico dei prodotti, questi potranno essere utilizzati e valorizzati da Gustop, in particolare per le attività di catering e banqueting. Agrivis fornirà anche il laboratorio di panificazione Gustolab di farina pregiata prodotta con alcune varietà di grani antichi oltre a verdure e piccoli frutti biologici di prima qualità. Gustolab valorizzerà questi prodotti nella preparazione di sfornati venduti ai propri clienti e a GusTop;
-un’attività formativa con corsi professionali per giovani che lavoreranno nell’agricoltura oltre a un Servizio di Formazione all’Autonomia per giovani con disabilità ed attività didattico-educative rivolte a bambini e a famiglie su temi ambientali ed alimentari.
Un luogo di crescita non solo agricola
Il piano d’impresa prevede di affiancare all’attività agricola un’attività socio-didattica e formativa con carattere sociale e terapeutico che in parte rientrerà in una configurazione di connessione all’attività agricola e in parte avrà un carattere eminentemente educativo e assistenziale, ma di complementarietà. L’attività connessa consisterà soprattutto in percorsi di accompagnamento al lavoro, servizi di formazione all’autonomia e attività di carattere terapeutico sociale. Si affiancherà anche una quota di attività di trasferimento delle conoscenze innovative nel campo della produzione orticola sostenibile.
Questa caratterizzazione ha portato a prevedere nel centro aziendale di futura edificazione, uno spazio finalizzato alle attività didattiche prevalentemente interne, ma comunque centrate sugli aspetti sociali di reinserimento lavorativo e di avviamento al lavoro in situazioni di fragilità.
Nel progetto di insediamento è infatti prevista la costruzione degli edifici a servizio dell’azienda agricola. Sarà realizzato un unico corpo di fabbrica, strutturato per armonizzare diverse funzioni operative e caratterizzato da una flessibilità necessaria agli sviluppi potenziali dell’attività agricola. Le caratteristiche dell’edificio ove saranno collocate le funzioni del centro aziendale saranno inoltre armonizzate alle tipologie rurali tradizionali del paesaggio agrario pur con caratteristiche tecnologiche innovative e rispettose dell’ambiente (autoproduzione di rinnovabili, efficienza energetica, risparmio idrico).
L’unico corpo di fabbrica è pensato per garantire efficienza funzionale funzionalità oltre aun migliore controllo sull’edificio in un’ottica di sicurezza e prevenzione danneggiamenti ed è suddiviso in cinque spazi funzionali: magazzino, stoccaggio e logistica (46 mq); area lavorazione (72 mq); aula didattica con servizi annessi (44 mq); abitazione per i dipendenti dell’azienda (60 mq); portico chiuso per il ricovero dei mezzi agricoli (96 mq).
L’ingresso all’edificio principale avverrà dalla corte (aia) aziendale attraverso un portico aperto che si affaccia sulla stessa e potrà avere più funzioni correlate a quella principale, oltre a fungere da disimpegno e spazio di distribuzione dei flussi di lavoro.
L’accesso al fondo previsto collegherà il centro aziendale a via Macconago a est del laghetto “lagoverde”. Si prevede quindi la realizzazione di un piccolo ponticello sulla Roggia Inferno di larghezza circa 4 m (carrabile) costruito in materiali rustici. La realizzazione di un nuovo accesso è motivata dalla necessità di superare la servitù che crea sul complesso di Cascina Macconago e non sovrapporsi ai flussi di utenza della pesca sportiva di Lago Verde.
Diamo il benvenuto nel Parco sud ad Agrivis, complimentandoci per la loro iniziativa. Auguri di buon lavoro.