NO INTERCONNECTOR ITALIA-SVIZZERA 380 KW
Firmiamo la petizione di Salviamo il Paesaggio.
Anche quello del Parco Agricolo Sud Milano
27 gennaio 2017 -Il Comitato Salviamo il Paesaggio VALDOSSOLA, i cittadini residenti dalla Val d’Ossola a Settimo Milanese, i frequentatori e turisti AMANTI dalle Alpi Lepontine al Parco Agricolo Sud Milano
CHIEDONO AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DI NON AUTORIZZARE LA COSTRUZIONE DI INTERCONNECTOR SVIZZERA – ITALIA 380 kV
che con i suoi mega tralicci eretti fino all’altezza di 60 metri, fatti di putrelle di ferro e bulloni, scenderà dal Passo San Giacomo in alta Valle Formazza (nord Piemonte) al Lago Maggiore, per trasferire a Settimo Milanese la corrente elettrica generata in Svizzera con il nucleare.
Questo elettrodotto è lungo più di 170 chilometri e saranno quasi 400 i tralicci che violeranno per sempre il paesaggio. Non solo: sono previste anche 2 enormi stazioni di conversione della corrente elettrica grandi come 11 campi da calcio (115.000 mq) ciascuna. Una stazione sarà costruita nel Parco agricolo Sud di Milano e l’altra in un’area del fondovalle ossolano a ridosso di paesi e strade.
Il tracciato toccherà zone particolarmente integre nella loro naturalità…
NO INTERCONNECTOR ITALIA-SVIZZERA 380 KW
Firmiamo la petizione di Salviamo il Paesaggio.
Anche quello del Parco Agricolo Sud Milano
Il Comitato Salviamo il Paesaggio VALDOSSOLA, i cittadini residenti dalla Val d’Ossola a Settimo Milanese, i frequentatori e turisti AMANTI dalle Alpi Lepontine al Parco Agricolo Sud Milano
CHIEDONO AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DI NON AUTORIZZARE LA COSTRUZIONE DI INTERCONNECTOR SVIZZERA – ITALIA 380 kV
che con i suoi mega tralicci eretti fino all’altezza di 60 metri, fatti di putrelle di ferro e bulloni, scenderà dal Passo San Giacomo in alta Valle Formazza (nord Piemonte) al Lago Maggiore, per trasferire a Settimo Milanese la corrente elettrica generata in Svizzera con il nucleare.
Questo elettrodotto è lungo più di 170 chilometri e saranno quasi 400 i tralicci che violeranno per sempre il paesaggio. Non solo: sono previste anche 2 enormi stazioni di conversione della corrente elettrica grandi come 11 campi da calcio (115.000 mq) ciascuna. Una stazione sarà costruita nel Parco agricolo Sud di Milano e l’altra in un’area del fondovalle ossolano a ridosso di paesi e strade.
Il tracciato toccherà zone particolarmente integre nella loro naturalità, spazi di alta montagna dove la presenza antropica si è limitata da secoli alle attività d’alpeggio e che oggi sono il paradiso di amanti dell’escursionismo e di un crescente turismo eco-sostenibile. Molte zone, vergini dal punto di vista paesaggistico, appartengono in gran parte alla Rete Natura 2000, ovvero a quelle Zone di Protezione Speciale e Siti di Interesse Comunitario che la Comunità Europea ha individuato quali aree di corridoi ecologici o habitat importanti per la tutela delle specie e della biodiversità. Questi luoghi sono un’importantissima risorsa del nostro patrimonio montano, una ricchezza che sarà l’unica economia possibile di questo territorio.
Inoltre si contesta l’utilità dell’opera in quanto siamo in un periodo di calo dei consumi e di maggior produzione interna da fonti rinnovabili.
Non regge nemmeno l’assunto, mai chiarito tra l’altro, che l’opera sia di interesse strategico nazionale, necessaria per dare alle imprese energivore nazionali l’opportunità di beneficiare di condizioni di approvvigionamento elettrico a costi più concorrenziali, dal momento che le stesse imprese godono già dal 2009 di uno sconto in bolletta, finanziato dall’utenza domestica per un totale di 3 miliardi di Euro, prorogato per giunta per altri 6 anni.
Il Comitato chiede che venga bloccato questo scempio per salvaguardare il territorio e con esso lo sviluppo turistico delle nostre località che tutto il mondo ci invidia, nulla sarà più come prima e lo sviluppo turistico che tanto si vuole realizzare in Ossola sarà compromesso in modo definitivo.
A Settimo Milanese la grande stazione di conversione elettrica sarà nel “Parco Agricolo Sud Milano”, dove sono previste procedure di esproprio per “pubblica utilità” di ampi spazi agricoli; verrà consumato prezioso suolo coltivato che ora ospita i campi di mais e riso di un’azienda agricola.
Nessun vantaggio sociale, economico, occupazionale è previsto per le comunità residenti, anzi i cittadini vedranno queste tensioni elettriche ad altissimo voltaggio (380.000 Volt) passare beffarde sopra le loro teste.
Quest’opera toglie, ma non da nulla!
Questa petizione sarà consegnata a:
• Ministro Sviluppo Economico
• Ministro dell’ambiente
• ASSESSORE DELL’AMBIENTE REGIONE PIEMONTE
• ASSESSORE DELL’AMBIENTE REGIONE LOMBARDIA