I mega centri commerciali perdono terreno
ma continuano a mangiare suolo
E a Cernusco il Carosello incombe sugli aironi
23 gennaio 2016 – “Stop a nuovi insediamenti commerciali nelle aree agricole, via libera al riuso di aree dismesse, tutela dei negozi di vicinato nei centri storici, equilibrio delle presenze di grandi e medi centri commerciali a livello sovra-comunale, precedenza a grandi insediamenti che non comportino ulteriore consumo di suolo. Sono questi alcuni dei punti salienti delle nuove linee per lo sviluppo delle imprese commerciali, approvate il 12 novembre 2013 a maggioranza dal Consiglio regionale” (a favore PdL, Lega Nord, Lista Maroni, Fratelli d’Italia e Pensionati; astenuti PD e Patto civico; contrario il M5S). Potete ancora leggere queste parole nel sito della Regione Lombardia.
Invece, centri commerciali, outlet e formule varie di grande commercio continuano a proliferare. Pur se i grandi nomi di società che hanno “invaso” l’Italia di immense superfici di vendita stanno facendo retromarcia: di questi giorni l’annuncio che Carrefour intende chiudere due ipermercati, in Piemonte, e un altro in Campania: infatti, negli ultimi 5 anni ha perso il 9,5% di fatturato, pari a circa 1,5 miliardi di euro. E peggio ancora sta Auchan, che nel medesimo periodo è sceso del 19,6% (1 miliardo di euro). Sono i dati pubblicati pochi giorni fa da Il Sole 24 Ore, e denunciano le grandi difficoltà economiche per le mega strutture, mentre crescono i volumi di vendite delle piccole-medie strutture quali i discount Lidl ed Eurospin (ambedue a +43%) ed Esselunga, con un + 11,6%.
Nonostante ciò, la corsa a mega strutture e ad ampliamenti continua a proliferare, anche nel Parco Sud…
I mega centri commerciali perdono terreno
ma continuano a mangiare suolo
E a Cernusco il Carosello incombe sugli aironi
23 gennaio 2016 – “Stop a nuovi insediamenti commerciali nelle aree agricole, via libera al riuso di aree dismesse, tutela dei negozi di vicinato nei centri storici, equilibrio delle presenze di grandi e medi centri commerciali a livello sovra-comunale, precedenza a grandi insediamenti che non comportino ulteriore consumo di suolo. Sono questi alcuni dei punti salienti delle nuove linee per lo sviluppo delle imprese commerciali, approvate il 12 novembre 2013 a maggioranza dal Consiglio regionale” (a favore PdL, Lega Nord, Lista Maroni, Fratelli d’Italia e Pensionati; astenuti PD e Patto civico; contrario il M5S). Potete ancora leggere queste parole nel sito della Regione Lombardia.
Invece, centri commerciali, outlet e formule varie di grande commercio continuano a proliferare. Pur se i grandi nomi di società che hanno “invaso” l’Italia di immense superfici di vendita stanno facendo retromarcia: di questi giorni l’annuncio che Carrefour intende chiudere due ipermercati, in Piemonte, e un altro in Campania: infatti, negli ultimi 5 anni ha perso il 9,5% di fatturato, pari a circa 1,5 miliardi di euro. E peggio ancora sta Auchan, che nel medesimo periodo è sceso del 19,6% (1 miliardo di euro). Sono i dati pubblicati pochi giorni fa da Il Sole 24 Ore, e denunciano le grandi difficoltà economiche per le mega strutture, mentre crescono i volumi di vendite delle piccole-medie strutture quali i discount Lidl ed Eurospin (ambedue a +43%) ed Esselunga, con un + 11,6%.
Nonostante ciò, la corsa a mega strutture e ad ampliamenti continua a proliferare, anche nel Parco Sud
erodendo prezioso suolo vergine. È il caso del centro commerciale Il Carosello della società Eurocommercial, a Carugate-Cernusco, che smania per l’ampliamento su 31mila mq, ovvero il raddoppio delle aree di vendita, calpestando di cemento un’area agricola e andando a deturpare il Parco degli Aironi, una delle poche oasi rimaste a Cernusco (vedi sotto).
Il prossimo giovedì 26 gennaio, a Carugate, nel Consiglio comunale verrà portato al voto un atto di indirizzo per riavviare la pratica di costruzione che, se passasse, dovrà poi arrivare in regione Lombardia per l’avvio dell’Accordo di programma. I due comuni interessati verranno “ripagati” con 15 milioni a testa! E pazienza per il consumo di aree agricole, per l’ambiente e per i polmoni dei cittadini che dovranno confrontarsi con l’incremento del traffico. Ma il fronte del NO continuerà a rimanere in prima linea.
Tra questi anche Claudio Gargantini, consigliere comunale Cernusco sul Naviglio, che nel suo blog ricorda:
C’è un parco a Cernusco da Vivere.
Abbiamo sul territorio di Cernusco un oasi di bellezza e pace, un bosco che contorna un laghetto, una cava naturalizzata che si chiama Parco degli Aironi. Si trova tra Cernusco e Carugate vicino al Carosello.
I proprietari del centro commerciale non sazi delle loro dimensioni e del loro business ne vogliono un pezzo grande come un campo di calcio fitto di alberi sul nostro territorio e insieme ad esso vogliono altri 26.000 mq sul territorio di Carugate per espandersi ulteriormente.
Dopodiché a noi rimarrebbe, a parte un centinaio di negozi in più del Carosello, l’aumento del traffico e dello smog, l’aumento delle malattie e il rischio di inquinamento della falda acquifera oltre a un accentuarsi della crisi del commercio locale.
Il progetto ha avuto uno stop, dovuto al cambio di amministrazione di Carugate ma anche la nuova Amministrazione e quella di Cernusco sono pronte a riportare la stessa proposta in Regione .
C’è un parco e all’interno di esso le sedi degli scout e del WWF. C’è spazio per creare un parco avventura per i nostri ragazzi e un luogo per programmi didattici per le nostre scuole. Un campo per le Protezioni Civili della Martesana per il proprio addestramento e per l’educazione ambientale dei nostri ragazzi.
C’è la possibilità di collegare il parco con una pista ciclabile cosi da essere ancor meglio frequentato dalle nostre famiglie. C’è un ricchezza che può essere sfruttata per il nostro benessere.
Ecco perché movimenti e partiti di tutte le aree politiche e culturali dei comuni di Cernusco e confinanti si battono da tempo per bloccare l’ampliamento del centro commerciale e fermare lo scempio della distruzione del parco.
Occorre solo volontà politica e capacità organizzativa peri creare le condizioni per la sua valorizzazione.
C’è un parco a Cernusco a cui voler bene, il Parco degli Aironi.
Andate a visitarlo e capirete perché non può essere svenduto.