Basiglio, dopo l’epidemia di anatre
ora tocca nuovamente ai pesci.
Oggi un primo intervento “tampone”
10 gennaio 2017. Per l’ennesima volta assistiamo a un’imponente moria di pesci nel lago ex cava di Basiglio. L’allerta è partita il 6 gennaio: un pescatore ha avvisato la sentinella Tony Bruson sullo stato di sofferenza di una moltitudine di pesci, causata probabilmente dalla mancanza di ossigeno. Antico problema che si riscontra periodicamente in prossimità del canale sotterraneo che scaricano le acque bianche da Milano 3 e Milano 3 City. E questa mattina, inviata su nostra sollecitazione dal comune di Basiglio, una ditta specializzata ha effettuato una prima raccolta dei pesci, separando quelli vivi da quelli già morti: di questi ultimi alcuni sono stati consegnati ai veterinari dell’Ats (ex Asl), al fine di capire se la causa sia effettivamente l’asfissia o vi siano altre problematiche. Sono anni che la nostra associazione denuncia il ripetersi del problema, sia con il dialogo sia con esposti. L’ultima occasione è stata nel settembre scorso, in un incontro con la Città Metropolitana, tenutosi in seguito alla strage di anatre causata da botulismo aviario, sempre a Basiglio.
In quel contesto abbiamo presentato precise richieste…
Basiglio, dopo l’epidemia di anatre
ora tocca nuovamente ai pesci.
Oggi un primo intervento “tampone”
10 gennaio 2017. Per l’ennesima volta assistiamo a un’imponente moria di pesci nel lago ex cava di Basiglio. L’allerta è partita il 6 gennaio: un pescatore ha avvisato la sentinella Tony Bruson sullo stato di sofferenza di una moltitudine di pesci, causata probabilmente dalla mancanza di ossigeno. Antico problema che si riscontra periodicamente in prossimità del canale sotterraneo che scaricano le acque bianche da Milano 3 e Milano 3 City. E questa mattina, inviata su nostra sollecitazione dal comune di Basiglio, una ditta specializzata ha effettuato una prima raccolta dei pesci, separando quelli vivi da quelli già morti: di questi ultimi alcuni sono stati consegnati ai veterinari dell’Ats (ex Asl), al fine di capire se la causa sia effettivamente l’asfissia o vi siano altre problematiche.
Il video mostra l’addensamento di pesci in difficoltà in uno dei pozzi d’ispezione di questo canale, forse perché attratti dalle più calde acque di scolo.
Il prossimo venerdì verrà effettuato un secondo intervento. Intanto il sindaco di Basiglio, Eugenio Patrone, su richiesta dei tecnici ha sollecitato il comprensorio di Milano 3 a far defluire maggiori quantità di acqua verso la cava, allo scopo di aumentarne l’ossigenazione.
Vecchi problemi irrisolti
Sono anni che la nostra associazione denuncia il ripetersi del problema, sia con il dialogo sia con esposti. L’ultima occasione è stata nel settembre scorso, in un incontro con la Città Metropolitana, tenutosi in seguito alla strage di anatre causata da botulismo aviario, sempre a Basiglio.
In quel contesto abbiamo presentato precise richieste, per risolvere strutturalmente il problema:
– avviare quanto prima i lavori di cambio agli ormai ultra trentennali filtri alle tubazioni di acque chiare che vi si immettono (di cui sono già stanziati i fondi),
– effettuare periodicamente la pulizia delle grate presenti (alcune ostruite e altre saldate),
– installare delle reti che impediscano ai pesci di risalire le tubazioni, in quanto attirati dalle acque più calde e di fatto imprigionati nei tubi e pozzetti fino alla morte e decomposizione.
Siamo ancora lontani, è evidente, dalla soluzione definitiva. Ringraziamo comunque il comune di Basiglio, che si è prontamente attivato. Abbiamo con piacere rilevato anche la presenza di una Guardia della Città Metropolitana. Specie ormai quasi estinta: rimangono solo 5 “esemplari” per coprire le emergenze di tutti i 133 comuni della ex provincia milanese. Un grazie di cuore a loro, ma non possiamo esimerci dal reiterare la richiesta di non lasciare senza presidio il territorio dell’hinterland: serve una forza di polizia dedicata e un numero verde per le segnalazioni di allerta.