Premio Ambientalista dell’Anno
al sindaco anti-cemento Matilde Casa
processata per voler difendere il territorio
A Lauriano, comune con meno di 2mila abitanti della provincia di Torino, Matilde Casa è stata processata e poi assolta, dall’accusa di abuso d’ufficio perché ha osato trasformare un terreno edificabile, già in precedenza agricolo, in nuovamente in agricolo. Ecco perché Matilde Casa è stata riconosciuta Ambientalista dell’anno 2016.
A incoronarla migliaia di cittadini che hanno scelto tra gli otto finalisti del premio promosso da Legambiente, dal mensile La Nuova Ecologia e dal Comitato organizzatore di cui fanno parte diverse associazioni di Casale Monferrato.
Il cambiamento della destinazione d’uso del terreno ha avuto tra le conseguenze una denuncia da parte di un privato per abuso d’ufficio per “avere provocato intenzionalmente un danno ingiusto”, avendo “trasformato un terreno edificabile in terreno agricolo”. Non un ricorso di tipo amministrativo quindi, ma un vero e proprio processo penale che ha portato dapprima ad un rinvio a giudizio e poi alla sentenza d’assoluzione piena da parte del Tribunale di Torino nei confronti del sindaco, del segretario e del tecnico comunale.
“La storia di questa sindaca e della sua giunta, composta da sole donne, è emblematica degli ostacoli che incontrano gli amministratori virtuosi …
Premio Ambientalista dell’Anno
al sindaco anti-cemento Matilde Casa
processata per voler difendere il territorio
A Lauriano, comune con meno di 2mila abitanti della provincia di Torino, Matilde Casa è stata processata e poi assolta, dall’accusa di abuso d’ufficio perché ha osato trasformare un terreno edificabile, già in precedenza agricolo, in nuovamente in agricolo: ecco perché Matilde Casa è stata riconosciuta Ambientalista dell’anno 2016.
A incoronarla migliaia di cittadini che hanno scelto tra gli otto finalisti del premio promosso da Legambiente, dal mensile La Nuova Ecologia e dal Comitato organizzatore di cui fanno parte diverse associazioni di Casale Monferrato.
Il cambiamento della destinazione d’uso del terreno ha avuto tra le conseguenze una denuncia da parte di un privato per abuso d’ufficio per “avere provocato intenzionalmente un danno ingiusto”, avendo “trasformato un terreno edificabile in terreno agricolo”. Non un ricorso di tipo amministrativo quindi, ma un vero e proprio processo penale che ha portato dapprima ad un rinvio a giudizio e poi alla sentenza d’assoluzione piena da parte del Tribunale di Torino nei confronti del sindaco, del segretario e del tecnico comunale.
“La storia di questa sindaca e della sua giunta, composta da sole donne, è emblematica degli ostacoli che incontrano gli amministratori virtuosi -dichiara Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente-. Per fortuna sul nostro territorio si stanno moltiplicando le esperienze di sindaci che si spendono per la tutela del suolo ma questi devono essere sostenuti con norme efficaci e incentivi per premiare comportamenti responsabili, come il riuso e la rigenerazione urbana, e sanzionare quelli speculativi. I Sindaci sono attori fondamentali della gestione del suolo volta alla salvaguardia del paesaggio e della biodiversità e alla mitigazione dei cambiamenti climatici, e non possono più essere lasciati soli”.
Un sindaco concretamente dalla parte dell’ambiente
Nel programma elettorale di Matilde Casa, un punto di forza è stato la tutela del territorio, in un comune che non avverte certo il bisogno di avere nuove edificazioni: la popolazione è in decremento e su 750 immobili esistenti ben circa 200 sono vuoti. “Tanto era convinta la giunta di tale decisione -come riporta Il Fatto Quotidiano- che essa ha rinunciato a un finanziamento regionale di 400.000 euro per la costruzione ex novo di una scuola, e ha invece preferito ristrutturare un immobile già esistente. Ma, soprattutto, ha deciso di convertire delle aree dichiarate edificabili dal vecchio piano regolatore in aree agricole. Una in particolare, subito fuori dal centro abitato: un’area di un po’ più di due ettari, dove “dovevano” essere realizzate qualcosa come quaranta villette. Meglio, l’architetto, già marito di una signora proprietaria di parte dei terreni, auspicava di realizzarci quaranta villette. Non è avvenuto, ed egli (anziché ricorrere al Tar contro il provvedimento) ha invece denunciato il sindaco, il tecnico comunale ed il segretario comunale, sostanzialmente con l’accusa di avere volontariamente arrecato un danno allo stesso ed alla sua ex moglie, ambedue costituitisi parte civile. Il reato di cui all’accusa è perciò l’abuso d’ufficio, previsto dall’art. 323 del codice penale. Pena da comminarsi: da uno a quattro anni di reclusione. Ecco che così il sindaco, per essere stato coerente con il proprio programma elettorale ed aver convertito un terreno da edificabile ad agricolo, si ritrova invischiato in un brutto ed oneroso procedimento penale”. Ma i giudici hanno assolto, lo scorso 7 giugno 2016, sindaco, tecnico comunale e segretario comunale perché “il fatto non sussiste”.
Ecco il commento di Sergio Rizzo, giornalista del Corriere della Sera: “È singolare che in un’Italia stuprata dagli orrori edilizi con un consumo del suolo doppio rispetto alla media europea, che in quarant’anni ha perso 5 milioni di ettari di terreni agricoli non si processino i politici responsabili di ciò, bensì chi vuole fare rispettare l’articolo 9 della Costituzione. Ce ne fossero, cari giudici, di Matilde Casa”. Come non essere d’accordo!
30 dicembre 2016