Per la discarica di Vizzolo Predabissi
dopo anni di inquinamento
ora si interviene: dalla Regione 3,3 milioni
Vizzolo Predabissi, comune nel sud-est del Parco Sud, rappresenta un caso emblematico di impianti problematici: pur con una superficie inferiore ai 6 km quadrati ospita già da decenni una discarica altamente inquinante, chiusa ormai dal 1999 (evidenziata in rosso nella foto satellitare).
Finalmente, il 18 novembre scorso, la Regione Lombardia ha deliberato lo stanziamento di 3,3 milioni per mettere in sicurezza la discarica che, con il suo milione di mc di rifiuti, da tempo sta creando gravi problemi, in quanto produce percolato (liquido di inquinanti organici e inorganici, derivanti dai processi biologici e fisico-chimici all’interno delle discariche), che arriva sia alle falde acquifere sia nelle acque del già malmesso fiume Lambro. Un fatto già noto da tempo e che ha visto anche l’intervento della Città metropolitana, con un’ordinanza dell’aprile 2015…
Per la discarica di Vizzolo Predabissi
dopo anni di inquinamento
ora si interviene: dalla Regione 3,3 milioni
Vizzolo Predabissi, comune nel sud-est del Parco Sud, rappresenta un caso emblematico di impianti problematici: pur con una superficie inferiore ai 6 km quadrati ospita già da decenni una discarica altamente inquinante, chiusa ormai dal 1999 (evidenziata in rosso nella foto satellitare).
Finalmente, il 18 novembre scorso, la Regione Lombardia ha deliberato lo stanziamento di 3,3 milioni per mettere in sicurezza la discarica che, con il suo milione di mc di rifiuti, da tempo sta creando gravi problemi, in quanto produce percolato (liquido di inquinanti organici e inorganici, derivanti dai processi biologici e fisico-chimici all’interno delle discariche), che arriva sia alle falde acquifere sia nelle acque del già malmesso fiume Lambro.
Un fatto già noto da tempo e che ha visto anche l’intervento della Città metropolitana, con un’ordinanza dell’aprile 2015, che faceva seguito alle rilevazioni dell’ARPA di marzo, in cui si rilevava “lo sversamento di liquido inquinante nel fiume Lambro a causa della discarica, con visibile ulteriore inquinamento delle acque reso evidente dalla presenza del liquido inquinante nelle vicinanze degli scoli del corso idrico superficiale. Le vasche di raccolta risultano ‘piene al colmo’, tant’è che dal fondo delle stesse, attraverso fessure, il percolato fuoriesce e si incanala nella rete delle acque piovane”. L’Agenzia segnalava inoltre che la tubazione di scarico delle acque meteoriche, che vanno a finire nel fiume Lambro, nonostante l’assenza di precipitazioni al momento del sopralluogo e per almeno le 24 ore precedenti, presentavano “un notevole reflusso di refluo liquido di colore marrone scuro e odore putrescente, verosimilmente costituito da percolato di discarica… Evidenze di superamento dei valori di concentrazione soglia di contaminazione (CSC) di alcuni parametri nell’acqua di falda sono stati riscontrati già a partire dal 2009 e, in aumento esponenziale, a causa della degradazione della gestione della ex-discarica, a partire soprattutto dal 2011…”.
Ma intanto alla Brebemi arrivano 20 milioni
A novembre dello scorso anno, la questione è arrivata anche in Parlamento grazie a un’interrogazione parlamentare presentata ai ministri dell’Interno, della Salute e dell’Ambiente dal deputato Danilo Toninelli (M5S), che ci conferma di non avere ancora ottenuto alcuna risposta.
E, un mese dopo, a fine dicembre 2015, anche il Comune si era mosso, dopo avere incassato la fideiussione pari a 1 milione di euro dai gestori della discarica e conferendo alla Cem Ambiente, società partecipata dalla Città Metropolitana e dalla provincia di Monza e Brianza, l’incarico di intervenire urgentemente: la soluzione del problema comunque richiederà parecchi anni, forse decenni.
Va sottolineato che la Regione deve provvedere alla bonifica di ben 800 siti, tutti in attesa di essere riqualificati. E, ammettiamolo, per pura polemica, non possiamo tralasciare di informarvi che nelle medesima seduta di giunta del 18 novembre scorso, la Regione ha stanziato 20 milioni a favore … della famigerata Brebemi!
29 novembre 2016