La manutenzione delle strade
deve essere prioritaria rispetto
alle grandi e spesso inutili nuove arterie
Il 28 ottobre una persona è morta e cinque sono rimaste ferite a causa del cedimento di un cavalcavia sovrastante la strada statale 36 del lago di Como e dello Spluga. “L’assurdo incidente stradale di ieri sulla SS 36 dimostra, ancora una volta, gravi limiti organizzativi e la carenza di risorse per la manutenzione di strade ponti e gallerie lombarde. I ponti non cadono solo in Sicilia. La regione Lombardia ha al centro della sua attività solo la progettazione e la spesa per nuove autostrade e strade che risultano di scarsa utilità, come la Brebemi e la TEEM, o lo risulteranno come la Pedemontana, già vuota ora, prima di essere completata. Quel che è grave è che proprio per aver capovolto le priorità, prima le nuove opere poi la manutenzione della rete esistente, si è impedito di affrontare la crisi strutturale già più volte manifestata dal ponte crollato e mai affrontata risolutivamente. La rete stradale ordinaria sta cadendo a pezzi e, se mal mantenuta, aumenta i rischi d’incidente e rende ancor più caotica e inquinante la circolazione stradale. Piccoli interventi manutentivi migliorano la viabilità. Senza buche e con una efficiente segnaletica orizzontale e verticale le strade sono più sicure, la qualità del territorio migliora, e si crea maggiore occupazione rispetto alle grandi opere” questo il commento di Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente Lombardia.
30 ottobre 2016