Cusago
Comune dell’area ovest di Milano, conta 3.904 abitanti (dato del febbraio 2015), distribuiti tra il nucleo urbano principale e la frazione Monzoro. La superficie territoriale è di circa 11 kmq, 9,45 dei quali sono parte integrante del Parco Agricolo Sud Milano.
L’amministrazione comunale è retta da una giunta di centrodestra, con Giovanni Triulzi
nel ruolo di sindaco.
protocollo@comune.cusago.mi.it
Da vedere
Castello Visconteo
Si tratta di un bene architettonico di altissimo valore storico e culturale. Venne realizzato nel 1350 da Bernabò Visconti come residenza di campagna, in un territorio fittamente boscoso e ottimo per le battute di caccia. Quando il Castello passò a Filippo Maria Visconti, vennero effettuati una serie di interventi strutturali che trasformarono l’edificio e, in parallelo, fu realizzato un sistema di canali che permetteva di raggiungere Cusago da Milano esclusivamente via acqua.
Con Ludovico il Moro e sua moglie Beatrice d’Este il palazzo fu ricostruito e ampliato nella forma attuale e ospitò anche ambasciatori e ospiti illustri.
Successivamente il Castello conobbe un periodo di declino legato alle dominazioni spagnola e francese.
L’importanza di questo bene non è solo urbanistica, ma si rispecchia anche nella storia di Cusago: dall’età ducale all’età moderna si può affermare che l’intero territorio comunale ha sempre costituito un’unica pertinenza del Castello: e il Castello rappresenta infatti il nucleo più antico del comune cusaghese.
Nel 2003 la proprietà del Castello, da sempre appartenuto privati, venne acquisito dalla società Il Castello di Cusago Srl, fondata da un gruppo di imprenditori locali. Nel 2016, nonostante un progetto è stato acquistato dalla società Finscott.
Il Castello di Cusago necessita da tempo di sostanziali interventi di recupero, in particolare sulle coperture, divenuti ormai urgenti per evitare un ulteriore degrado di questo splendido bene storico-architettonico.
Chiesa dei Santi Fermo e Rustico
Divenne sede della parrocchia di Cusago nel 1601. La chiesa conserva, a partire almeno dal 1685, le spoglie di San Vincenzo martire, pubblicamente esposte in occasione della festa patronale. Di particolare pregio alcuni affreschi e tele, un gruppo ligneo, diversi ex voto di alta epoca e soprattutto l’organo del 1854 della bottega del Carcano, restaurato e utilizzato per concerti, oltre che per le cerimonie religiose. L’altare maggiore della chiesa parrocchiale venne ufficialmente consacrato solo il 9 maggio 1978.
Chiesa di Santa Maria Rossa
Situata nella frazione Monzoro, l’antica chiesa romanica sconsacrata di Santa Maria Rossa, oggi proprietà privata e aperta solo in occasione di eventi programmati, è l’ultima parte rimasta dell’antica abbazia edificata nel XIV secolo appartenente all’ordine degli Eremitani di sant’Agostino. Il nome di Santa Maria Rossa deriva dal colore delle vesti con cui la Vergine è ritratta in un affresco interno, ancora visibile. Altri affreschi, di scuola giottesca, appartenuti alla chiesa, sono conservati nella pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano.
La chiesetta si presenta ad aula unica, con copertura a capanna e accoglie un piccolo presbiterio di forma quadrangolare dove campeggia un grande affresco con il Cristo circondato dai quattro evangelisti. L’interno presenta pregevoli affreschi di maestri lombardi della fine del XIV secolo.
Oratorio dei Santi Antonio e Teresa
Annesso alla cascina Robaione, la chiesa venne edificata, come risulta da una lapide murata in loco, nel 1656, per volontà della famiglia Ceva (di origini spagnole): si tratta di un ex voto per aver avuta salva la vita durante l’assedio di Pavia da parte dei francesi. In quello stesso anno, la famiglia Ceva ospitò in questo oratorio le prime statue mai realizzate raffiguranti il miracolo della Madonna di Caravaggio, risalenti al 1432. Vennero qui conservate sino al termine dei lavori di rifacimento che interessarono l’antico santuario di Caravaggio.
Nel XVIII secolo l’oratorio passò di proprietà, dapprima al conte Giuseppe Imbonati, poi, dal 1879, all’ingegnere Luigi Tarantola. Fu quest’ultimo, nel 1904, ad approntare l’aggiunta di un pronao a colonne, ancora oggi visibile davanti all’ingresso. La stessa famiglia Tarantola, inoltre, rinvenne le lapidi con la commemorazione del passaggio del simulacro della Madonna di Caravaggio. Vennero quindi fatte realizzare le copie delle antiche statue, a ricordo delle originali, esposte sotto teca sull’altare.
All’interno della cappella si trovano anche due dipinti secenteschi: Tobiolo e l’angelo e Matrimonio della Vergine, attribuiti al pittore comasco Francesco Carpano.
Cascina Fornace
Edificato tra il XVIII e il XIX secolo, si tratta di un complesso rurale organizzato intorno a una corte quadrilatera, che comprende la casa padronale, le case coloniche, le stalle, i fienili e alcuni edifici di servizio. A ridosso del nucleo principale sorgono quattro silos e le stalle di più recente costruzione. La struttura è caratterizzata da murature perimetrali in laterizio, solai prevalentemente in legno e putrelle in ferro. I tetti sono a capanna, con tegole di cotto su orditura lignea.
Cascina Robaione
Edificata nel XVII secolo, la cascina Robaione si trova nell’estremo sud del territorio di Cusago, in un contesto completamente agricolo caratterizzato da rogge e fontanili. È un complesso a corte organizzato intorno ad un’area rettangolare, su cui si attesta la maggior parte degli edifici. Alla corte principale si affianca quella dei coloni, costituita dall’edificio con gli alloggi e dai rustici; sul lato corto, vicino all’accesso principale, si trova il forno. Lungo il lato sud-ovest sorgono la casa padronale e l’oratorio secentesco dedicato a Sant’Antonio e Santa Teresa, oltre alla scuderia e al deposito del fieno. I due edifici sono posti in comunicazione da una piccola corte di servizio. Da qui, tramite un ingresso secondario, si può accedere alla minuscola sagrestia e all’oratorio. La villa padronale si affaccia, a sud-ovest, su un piccolo giardino aperto verso la campagna ed è costeggiata dall’acqua del fontanile Lampugnano. Il lato opposto della corte è occupato dalle abitazioni coloniche e, nell’angolo sud-est, dai portici con l’essiccatoio, la legnaia e all’officina per la manutenzione delle macchine agricole.
Feste
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La prima domenica di maggio si tiene la festa patronale di San Vincenzo. Per l’occasione, le vie e le piazze del paese sono animate dalla tradizionale fiera e da varie iniziative d’intrattenimento, oltre alla consueta processione religiosa in onore del santo patrono.
Il secondo fine settimana di aprile si tiene la manifestazione Cusago in Fiore, mostra-mercato di fiori, piante, bulbi, frutti e antiquariato a cura della pro loco.
Il secondo fine settimana di settembre si rinnova l’appuntamento con la festa di Santa Maria Bambina, patrona della frazione Monzoro.
Nel mese di ottobre si svolge la Festa dell’Agricoltura, un fine settimana all’insegna di iniziative legate alla tradizione rurale. In particolare, l’evento prevede l’allestimento di un mercatino di prodotti enogastronomici, spettacoli d’intrattenimento, laboratori a tema per bambini e il coinvolgimento di operatori di cibo da strada.