Gaggiano, il Bosco dei Cento Passi
sarà anche un originale frutteto
gestito dalla cooperativa Contina
Il miele del Bosco dei Cento Passi è stato il primo prodotto agroalimentare realizzato in un bene confiscato in Lombardia. Ora sarà anche un frutteto di fichi, cachi, giuggiole, nocciole e azeruoli, che verranno anche trasformati in confetture commercializzate nel circuito del biologico e del commercio equo e solidale. È il “valore aggiunto” della convenzione siglata lo scorso 30 maggio 2016 tra il Comune di Gaggiano e la Contina Cooperativa Sociale di Rosate, Libera Associazione, nomi e numeri contro le mafie, il Distretto di Economia Solidale Rurale (DESR) Parco Sud.
La convenzione, in particolare, affida la gestione di una parte del Bosco dei Cento Passi alla Comunità Cascina Contina, consentendo così di offrire un’ulteriore possibilità di riscatto agli ospiti, segnati da storie di marginalità…
Gaggiano, il Bosco dei Cento Passi
sarà anche un originale frutteto
gestito dalla cooperativa Contina
Il miele del Bosco dei Cento Passi è stato il primo prodotto agroalimentare realizzato in un bene confiscato in Lombardia. Ora sarà anche un frutteto di fichi, cachi, giuggiole, nocciole e azeruoli, che verranno anche trasformati in confetture commercializzate nel circuito del biologico e del commercio equo e solidale. È il “valore aggiunto” della convenzione siglata lo scorso 30 maggio 2016 tra il Comune di Gaggiano e la Contina Cooperativa Sociale di Rosate, Libera Associazione, nomi e numeri contro le mafie, il Distretto di Economia Solidale Rurale (DESR) Parco Sud.
La convenzione, in particolare, affida la gestione di una parte del Bosco dei Cento Passi alla Comunità Cascina Contina, consentendo così di offrire un’ulteriore possibilità di riscatto agli ospiti, segnati da storie di marginalità e di dipendenza da sostanze stupefacenti e, che saranno impegnati nella manutenzione del verde e nella realizzazione di questo particolare frutteto. L’impegno della Contina permetterà anche una maggiore e più puntuale fruizione dell’area, libera od organizzata, anche da parte di chi (singoli cittadini, scolaresche, associazioni, gruppi, …) è interessato a conoscere la storia del bene confiscato alla mafia e a godere della sua trasformazione.
I frutti del riscatto dalla mafia
Il Bosco dei Cento Passi nasce in seguito alla confisca definitiva, avvenuta nel 2002, in seguito alla sentenza della Corte di Cassazione nei confronti di Salvatore Di Marco, narcotrafficante internazionale di Cosa Nostra, di un terreno nella frazione San Vito del Comune di Gaggiano.
In seguito all’assegnazione di questo bene al Comune stesso, nel 2006, l’amministrazione comunale realizza, con il finanziamento della Provincia di Milano, in collaborazione con Ersaf (Ente regionale servizi agricoltura e foreste), la piantumazione boschiva di una parte significativa dell’area, denominato Bosco dei Cento Passi in memoria di tutte le vittime della criminalità organizzata, riprendendo il nome dalla nota vicenda di Peppino Impastato, barbaramente ucciso dalla mafia il 09 maggio 1978: in suo ricordo è stato posto a dimora un albero come poi avverrà per altre vittime innocenti delle mafie.
Il 3 settembre 2013 (anniversario dell’uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo), viene sottoscritta una prima convenzione tra Comune di Gaggiano, Libera, DESR e Presidio Slow Food del Corsichese per la promozione dell’area, che permette all’apicoltore Mauro Veca di istallare un Apiario dedicato alla memoria di Lea Garofalo ed iniziare la produzione e la commercializzazione de Il miele dei Cento Passi, primo prodotto agroalimentare realizzato in un bene confiscato in Lombardia.
Da luogo di possibile speculazione edilizia da parte di chi commerciava morte a luogo di riscatto per chi era caduto in una spirale di morte e per un intero territorio, quello del Sudovest Milanese, che vuole sempre più affermare il suo impegno per la difesa e la promozione della legalità di fronte alla sua pesante colonizzazione operata da anni dalla criminalità organizzata.