Teem e Brebemi con bilanci
in profondo rosso
ma non per i loro amministratori!
Meno 21,3 milioni per la Tangenziale Est Esterna e meno 68,9 milioni per la Brebemi, mentre gli amministratori si aumentano del 64% lo stipendi: i risultati economici del 2015 confermano il fallimento delle due tratte autostradali -unite nel percorso e nel controllo azionario del gruppo Gavio nella società ASTM- e non solo a causa dei numeri relativi al traffico ben al di sotto delle loro aspettative. Le dichiarazioni della società Teem, in periodo ante inaugurazione sparavano alto: “I flussi previsti sul tracciato di Teem parlano chiaro. Già dalla completa entrata in servizio dell’infrastruttura (2015), transiteranno 70.000 veicoli giornalieri, che raggiungeranno quota 85.000 nel medio periodo (2025) e 90.000 nel 2035”. Ma nella realtà non si arriva neanche alla metà del traffico prospettato, come conferma anche il Bilancio di Autostrade Lombarde (di cui Tem è partecipata) “In data 16 maggio 2015 è stata aperta al traffico l’intera tratta autostradale A58 Teem. I dati al 31 dicembre 2015 evidenziano una crescita dei ricavi quasi costante dall’apertura sino a fine anno, tuttavia, rispetto al traffico ipotetico atteso ed inserito nel Piano Economico e Finanziario posto a base del contratto di finanziamento si rileva uno scostamento di circa il 50%”.
Intanto le “tradizionali” tangenziali di Milano continuano a essere supertrafficate, con un incremento dei volumi sul 2014 del 3,6%.
Che dire di Brebemi, che pure puntava su almeno 70mila veicoli al giorno? Parlano …
Teem e Brebemi con bilanci
in profondo rosso
ma non per i loro amministratori!
Meno 21,3 milioni per la Tangenziale Est Esterna e meno 68,9 milioni per la Brebemi, mentre gli amministratori si aumentano del 64% lo stipendi: i risultati economici del 2015 confermano il fallimento delle due tratte autostradali -unite nel percorso e nel controllo azionario del gruppo Gavio nella società ASTM- e non solo a causa dei numeri relativi al traffico ben al di sotto delle loro aspettative. Le dichiarazioni della società Teem, in periodo ante inaugurazione sparavano alto: “I flussi previsti sul tracciato di Teem parlano chiaro. Già dalla completa entrata in servizio dell’infrastruttura (2015), transiteranno 70.000 veicoli giornalieri, che raggiungeranno quota 85.000 nel medio periodo (2025) e 90.000 nel 2035”. Ma nella realtà non si arriva neanche alla metà del traffico prospettato, come conferma anche il Bilancio di Autostrade Lombarde (di cui Tem è partecipata) “In data 16 maggio 2015 è stata aperta al traffico l’intera tratta autostradale A58 Teem. I dati al 31 dicembre 2015 evidenziano una crescita dei ricavi quasi costante dall’apertura sino a fine anno, tuttavia, rispetto al traffico ipotetico atteso ed inserito nel Piano Economico e Finanziario posto a base del contratto di finanziamento si rileva uno scostamento di circa il 50%”.
Intanto le “tradizionali” tangenziali di Milano continuano a essere supertrafficate, con un incremento dei volumi sul 2014 del 3,6%.
Che dire di Brebemi, che pure puntava su almeno 70mila veicoli al giorno? Parlano le immagini: che sia perennemente vuota, dopo il clamoroso filmato dei ragazzi che sull’autostrada deserta giocavano a pallone, è stato documentato anche dal Corriere della Sera, con un video del 6 aprile scorso (vedi nostra pagina facebook) che non lascia adito a dubbi, ovvero il vuoto.
Ma gli amministratori si aumentano del 64% lo stipendio
I risultati economici del 2015 confermano appieno il fallimento di queste due autostrade mangia agricoltura. La Tangenziale Esterna (TE Spa) non ha ancora pubblicato il proprio bilancio, ma attraverso quello della società ASTM, si rileva una perdita, al 31 dicembre 2015, di 21,3 milioni (erano 2,5 milioni nel 2014, quando non era ancora aperta), mentre per Brebemi è di 68,9 milioni (quest’ultima raddoppia le perdite rispetto al 2014).
Della Teem, al momento, non siamo in grado di raccontare altro per mancanza di dettagli (non essendo ancora stato pubblicato il bilancio del 2015), anche se ci piace ricordare che lo Stato è accorso ancora una volta in suo aiuto (dopo i 330 milioni elargiti a fondo perduto) deliberando, dal 1 gennaio 2016 -ad appena sei mesi dalla sua inaugurazione- un aumento del 2,1% delle già più che care tariffe. Un dato rilevante, pur se relativo al 2014, va comunque segnalato: gli emolumenti per il Consiglio di amministrazione, nonostante le forti perdite, sono passati dai 437mila euro del 2013 ai 719mila (+64,5%)!
Passando a Brebemi, il buco del 2015 è dovuto non solo a ricavi insufficienti, ma anche a costi in aumento spropositato: è il caso, anche qui, dei compensi degli amministratori, passati in tre anni (2013-2015) da 398mila euro a oltre 626mila, pari a un incremento di oltre il 57%. Ancora più strabilianti risultano i costi delle consulenze, passate da 255mila euro del 2013 a 1,4 milioni nel 2015 raggiungendo un incremento del 450%. Cosa ci sia da studiare così costosamente non lo sappiamo, certo che non saranno contenti gli agricoltori che ancora oggi, a distanza di 8 anni, attendono i rimborsi per gli espropri: con ben 2mila ettari di terreni occupati o asserviti da questa imponente opera autostradale sono state interessate 1.871 aziende, di cui non sappiamo quante abbiano effettivamente “incassato”.
Le società sono, come detto, in gran parte private, ma il pubblico ha un ruolo fondamentale, sia per aver elargito a fondo perduto 330 milioni a Teem e 340 milioni Brebemi sia attraverso le partecipazioni di regione Lombardia, province e comuni: sarebbe opportuna un’attenzione maggiore a queste voci di costo che rischiano di deprimere ulteriormente le risorse pubbliche. E anche noi…
29 aprile 1016