Nella Giornata mondiale della Terra
si ratifica l’accordo sul clima Cop21
Incredibili parole dal ministro Galletti
Il 22 aprile si celebra l’edizione numero 46 dell’Earth day: si tratta di un momento celebrativo, educativo e informativo durante il quale vengono valutate le problematiche ambientali e proposte soluzioni. Nata nel 1970, fu indetta dalle Nazioni Unite su richiesta di un movimento ecologista statunitense. È una giornata planetaria, che vede la partecipazione di 192 Paesi del mondo e coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone.
Quest’anno l’iniziativa assume un valore ancor più significativo: la data della Giornata mondiale della Terra è stata scelta dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, per la ratifica dell’accordo sul clima di Cop21 siglato lo scorso dicembre a Parigi, nonostante i drammatici avvenimenti degli attentati terroristici.
L’obiettivo che i Paesi si impegnano a raggiungere “il prima possibile” è quello di ridurre la temperatura “ben al di sotto dei 2 gradi” abbassando il picco delle emissioni gas che causano il riscaldamento globale attraverso l’effetto serra.
Nel testo vengono evidenziati anche alcuni princìpi chiave, come “lo sviluppo sostenibile”, “gli sforzi per sradicare la povertà” e quello secondo cui i Paesi in via di sviluppo…
Nella Giornata mondiale della Terra
si ratifica l’accordo sul clima Cop21
Incredibili parole dal ministro Galletti
Il 22 aprile si celebra l’edizione numero 46 dell’Earth day: si tratta di un momento celebrativo, educativo e informativo durante il quale vengono valutate le problematiche ambientali e proposte soluzioni. Nata nel 1970, fu indetta dalle Nazioni Unite su richiesta di un movimento ecologista statunitense. È una giornata planetaria, che vede la partecipazione di 192 Paesi del mondo e coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone.
Quest’anno l’iniziativa assume un valore ancor più significativo: la data della Giornata mondiale della Terra è stata scelta dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, per la ratifica dell’accordo sul clima di Cop21 siglato lo scorso dicembre a Parigi, nonostante i drammatici avvenimenti degli attentati terroristici.
L’obiettivo che i Paesi si impegnano a raggiungere “il prima possibile” è quello di ridurre la temperatura “ben al di sotto dei 2 gradi” abbassando il picco delle emissioni gas che causano il riscaldamento globale attraverso l’effetto serra.
Nel testo vengono evidenziati anche alcuni princìpi chiave, come “lo sviluppo sostenibile”, “gli sforzi per sradicare la povertà” e quello secondo cui i Paesi in via di sviluppo impiegheranno più tempo per tagliare le emissioni. Non vengono tuttavia fornite date, anche se il primo bilancio degli accordi sul clima avverrà nel 2023, con l’impegno di verifiche ogni 5 anni.
Per la 46esima Giornata della Terra il network internazionale di associazioni ha obiettivi molto ambiziosi: piantare 7,8 miliardi di alberi in tutto il pianeta. “Inoltre -si legge nel sito- cerchiamo di disinvestire dalle fonti fossili e di rendere le città sostenibili con l’utilizzo al 100% di fonti rinnovabili”.
L’incredibile ministro Galletti e Papa Francesco
Non abbiamo trovato dichiarazioni significative da parte dei politici italiani in merito alla Giornata. Riportiamo comunque quanto dichiarato dal ministro dell’ambiente Gianluca Galletti che, molto poco coerente con la sua scelta di votare No al referendum sulle trivelle, a Famiglia Cristiana dichiara: “La Giornata della Terra assume un significato ancor più importante dopo lo storico accordo raggiunto alla Cop21 di Parigi, che proprio in quei giorni firmeremo a New York. C’è una via straordinariamente innovativa allo sviluppo globale e l’intesa di Parigi ha saputo indicarla con chiarezza: un futuro con meno inquinamento, senza sprechi e sfruttamento inutile di risorse naturali, che valorizzi l’ambiente in ogni sua declinazione non è solo possibile, ma è l’unica garanzia di crescita in un mondo messo in sofferenza dai cambiamenti climatici e dagli stravolgimenti sociali. La difesa di Nostra Madre Terra, sull’ispirazione giunta dall’Enciclica di Papa Francesco, è allora il nostro primo impegno morale e insieme la nostra speranza per il domani”.
Per contro, oltre a quelle delle associazioni ambientaliste, ci sono sembrate più sincere e condivisibili, al di là del credo religioso, le parole che Papa Francesco ha dedicato a questo evento nel 2015: “Esorto tutti a vedere il mondo con gli occhi di Dio Creatore: la terra è l’ambiente da custodire e il giardino da coltivare. La relazione degli uomini con la natura non sia guidata dall’avidità, dal manipolare e dallo sfruttare, ma conservi l’armonia divina tra le creature e il creato nella logica del rispetto e della cura, per metterla a servizio dei fratelli, anche delle generazioni future”.