Donne, aderite all’appello
per fermare la Vigevano-Malpensa
e la Toem-Tangenziale ovest esterna
La presidente del Parco Agricolo Sud Milano è donna, come anche la consigliera alla mobilità e trasporti della Città metropolitana: due figure decisive per la scelta di come e perché realizzare la superstrada Vigevano-Malpensa. Un progetto che diventerebbe il cavallo di Troia per la Toem.
Il nostro -e speriamo anche vostro- obiettivo è quello di fermare e annullare in via definitiva l’inutile e dispendioso progetto ANAS di Superstrada Vigevano/Magenta (Malpensa), che attraverserebbe come la Toem, gli stessi territori di due Parchi: quello del Ticino e quello Agricolo, nonostante SEA abbia affermato che la priorità per la valorizzazione di Malpensa sono i collegamenti ferroviari. Nei fatti, la regione Lombardia prevede investimenti stradali pari a 15,4 milioni, mentre per le ferrovie solo 1,4 milioni.
Eppure, sappiamo bene come la pianura Padana sia ormai diventata una camera a gas, che si porta via ogni anno migliaia di persone morte per l’inquinamento.
Come donne, guardando anche al futuro dei nostri figli …
Donne, aderite all’appello
per fermare la Vigevano-Malpensa
e la Toem-Tangenziale ovest esterna
La presidente del Parco Agricolo Sud Milano è donna, come anche la consigliera alla mobilità e trasporti della Città metropolitana: due figure decisive per la scelta di come e perché realizzare la superstrada Vigevano-Malpensa. Un progetto che diventerebbe il cavallo di Troia per la Toem.
Il nostro -e speriamo anche vostro- obiettivo è quello di fermare e annullare in via definitiva l’inutile e dispendioso progetto ANAS di Superstrada Vigevano/Magenta (Malpensa), che attraverserebbe come la Toem, gli stessi territori di due Parchi: quello del Ticino e quello Agricolo, nonostante SEA abbia affermato che la priorità per la valorizzazione di Malpensa sono i collegamenti ferroviari. Nei fatti, la regione Lombardia prevede investimenti stradali pari a 15,4 milioni, mentre per le ferrovie solo 1,4 milioni.
Eppure, sappiamo bene come la pianura Padana sia ormai diventata una camera a gas, che si porta via ogni anno migliaia di persone morte per l’inquinamento.
Come donne, guardando anche al futuro dei nostri figli vogliamo mettere la parola fine all’asfalto sui campi agricoli, sulle bellezze della natura e del paesaggio.
Per questo scriviamo alla presidente del Parco Agricolo Sud Milano una lettera/appello firmata da donne: vi preghiamo di sottoscriverla semplicemente cliccando su “aggiungi commento” nel sito e inserendo quindi il vostro nome, oppure, in facebook commentando o mettendo un “mi piace” al testo riportato.
Grazie
Testo lettera/appello
Gent.ma Presidente Michela Palestra,
a conoscenza della convocazione dei Sindaci del Parco Agricolo Sud Milano in data 23 marzo vorremmo farle pervenire alcune note da sottoporre alla cortese attenzione dei Sindaci e dei Consiglieri del Parco.
Ci riferiamo ancora una volta ai problemi connessi ai progetti delle infrastrutture stradali del progetto ANAS Vigevano/Malpensa e della TOEM e vorremmo avanzare in forma sintetica ma propositiva alcune riflessioni.
Il nostro Territorio, compreso tra due parchi, è riuscito con il contributo qualificato di tantissime persone ad opporsi al progetto ANAS per ben 15 anni ma ora siamo forse giunti ad una fase cruciale: verrà riaperta la Conferenza dei Servizi.
Sembrerebbe a tale proposito che sia stato raggiunto un accordo di massima che prevede:
– realizzazione della tratta “C” Ozzero/Albairate sul tracciato del vecchio progetto ANAS
– sulla tratta “A” Magenta/Albairate riqualificazione delle strade esistenti e realizzazione di una circonvallazione a Robecco + realizzazione della “Variante di Pontenuovo” (Boffalora/Magenta)
– riqualificazione della SP 114 Albairate/Milano Baggio e eliminazione dei semafori sostituendoli con rotonde.
Le soluzioni meno devastanti per quanto riguarda la tratta “A” e la riqualificazione della SP 114 potrebbero essere considerate accettabili. Al contrario, in appoggio alla forte opposizione dei cittadini di Boffalora, siamo invece fermamente contrarie alla realizzazione della Variante di Pontenuovo.
Sulla tratta “C” Ozzero/Albairate sembrerebbe che i Sindaci dei Comuni attraversati da questo percorso abbiano trovato un’intesa. Noi invece siamo fortemente contrarie a questa soluzione poiché rimangono forti criticità per l’enorme consumo di suolo sia nel territorio di Albairate che nei comuni di Ozzero e Abbiategrasso. Sottolineiamo inoltre che i terreni agricoli attraversati sono di notevole pregio paesaggistico e ambientale. Infatti la strada scavalcherà il Naviglio di Bereguardo e Naviglio Grande con manufatti estremamente impattanti. Inoltre osservando le mappe degli espropri non possiamo non notare la presenza di almeno cinque società immobiliari e di conseguenza possiamo facilmente ipotizzare un futuro ampliamento urbano della città di Abbiategrasso su terreni ora agricoli.
Allo stato attuale, come sempre succede, i Sindaci contrari sono stati isolati (tra l’altro il comune di Cassinetta è attualmente senza amministrazione per le recenti dimissioni del Sindaco) e ai cittadini rimane il compito di difendere il Territorio, informare e proporre le alternative possibili.
L’alternativa più intelligente ed economica sarebbe quella di riqualificare le strade esistenti là dove ci sono delle criticità, risparmiare fondi e destinarli allo sviluppo della mobilità pubblica, al raddoppio ferroviario, alla riduzione del trasporto su gomma sostenendo la condivisione dell’auto e lavorando per la riduzione dell’uso dei combustibili fossili, priorità evidenziata dalla COP 21.
Ad esempio non si è mai presa seriamente in considerazione la possibilità di riqualificare la via Dante, nata come circonvallazione di Abbiategrasso ma resa di difficile percorrenza per una serie di criticità determinate da infelici scelte urbanistiche e che sarà sempre comunque trafficata per la presenza di numerose attività commerciali e percorsa da chi entra in città.
La Vigevano Malpensa diventa quindi la circonvallazione di Abbiategrasso o viene sdoganata a piccoli pezzi ?
Nel primo caso ci sembra davvero demenziale spendere centinaia di milioni di euro quando la Consigliera delegata a Mobilità e viabilità della Città Metropolitana di Milano, Arianna Censi, ha da poco dichiarato su Arcipelago Milano che bisogna definire un programma condiviso che raccolga le istanze di mobilità del territorio e che sia centrato sul potenziamento, sulla qualificazione e anche sull’equità dei servizi di trasporto pubblico. Queste sono le condizioni per sviluppare un trasporto pubblico che soddisfi le esigenze di tutti i cittadini dell’area metropolitana, incentivandoli a lasciare a casa l’auto per usufruire dei mezzi pubblici.
Oggi solo il 19% dei cittadini sale su un mezzo di trasporto, l’81% preferisce la macchina. Una tendenza che dobbiamo invertire, razionalizzando le tratte esistenti, collegando territori oggi lontani e potenziando un servizio insufficiente e inefficiente. Dobbiamo creare le connessioni orizzontali che mancano: i flussi delle corse sono generalmente verticali, dalla periferia al centro e viceversa; mancano le corse tra le direttrici est-ovest. L’offerta di mobilità deve essere anche più conveniente. Occorre rivedere il sistema di tariffazione attuale, in modo che sia più razionale ed equo per tutti i cittadini, istituendo il biglietto unico integrato. Dobbiamo insomma costruire un sistema così funzionale da provocare un cambiamento nelle abitudini dei cittadini e far sì che il 30% nel medio periodo decida di lasciare l’auto in box.
La città di Milano ha lavorato negli anni per ridurre l’uso dell’auto e l’hinterland procede in senso inverso?
Da due anni è stato istituito un premio in ricordo di Italo Agnelli, storico segretario della Associazione dei Commercianti di Abbiategrasso. Un premio che viene dato a persone o associazioni che si sono distinte con progetti, attività innovative e senso civico. Il nostro Territorio, per la sua vocazione e peculiarità, è legato da tempo ai settori dell’Agricoltura e del Turismo e non vogliamo che venga omologato a tante altre zone dove le infrastrutture stradali hanno ferito profondamente i loro paesaggi.
Quest’anno siamo particolarmente felici che i premi siano stati conferiti ad associazioni e persone che condividono queste filosofie. E’ stato premiato il Progetto “LIBRARSI” che studia il potenziamento delle connessioni ecologiche ed è il primo progetto creato dalla collaborazione tra il mondo ambientalista ,aziende agricole e Comuni (ha avuto anche il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa).
Sono stati premiati i Sindaci di Albairate e di Rosate per la loro politica di opposizione alla TOEM, alla Vigevano/Malpensa e per le buone pratiche ambientali.
Infine sono anche state premiate come “Cittadine Virtuose” Agnese Guerreschi e Renata Lovati per l’impegno nei Comitati No Tangenziale e a fianco del mondo agricolo che è da sempre schierato contro il progetto Anas per la difesa dell’agricoltura dei due parchi , terre di risorgive e di fontanili.
Come Donne, insieme a tantissime altre con cui abbiamo lavorato negli anni e siamo certe si uniranno a noi , lanciamo un appello per risolvere in modo intelligente e economico questa lunga vicenda.
Prime firmatarie
Lovati Renata – Agnese Guerreschi – Brunella Agnelli – Laura Andreoni – Luisa Liberali -Liliana Bellu – Tiziana Conserva – Anna Baroni – Teresa Masperi.
Carla Paolillo, Adriana Andò, Loretta Cremasco, Jocelyne Pernel, Rosalinda Falappi, Maria Luisa Fedeli, Paola Conte, Lucia Forenza