Referendum di Basiglio
tra possibili slittamenti
e bufale velenose
La data del referendum urbanistico a Basiglio, fissata per domenica 6 marzo, potrebbe slittare. L’Associazione per il Parco Sud ha fatto notare al comune che, accorpando la consultazione locale con il referendum nazionale sulle trivelle petrolifere in mare (attualmente previsto il 17 aprile, nonostante le richieste degli ambientalisti di accorpamento in un’unica data con le elezioni amministrative di primavera), si sarebbe potuto risparmiare, in toto o in parte, 15mila euro, cosa non da poco per un piccolo comune. E soprattutto si darebbe così la possibilità di informare meglio i cittadini, sensibilizzandoli sull’importanza di andare a rispondere alle complesse domande del questionario urbanistico, che da un lato chiede se e quanto ancora possano crescere le edificazioni a Basiglio, e dall’altro si interroga sulla necessità di servizi e su come finanziarli.
Intanto nel paese, sia pure con lentezza, la discussione del proprio futuro urbanistico si sta ravvivando e non mancano cadute di stile o peggio…
Referendum di Basiglio
tra possibili slittamenti
e bufale velenose
La data del referendum urbanistico a Basiglio, fissata per domenica 6 marzo, potrebbe slittare. L’Associazione per il Parco Sud ha fatto notare al comune che, accorpando la consultazione locale con il referendum nazionale sulle trivelle petrolifere in mare (attualmente previsto il 17 aprile, nonostante le richieste di accorpamento in un’unica data con le elezioni amministrative di primavera), si sarebbe potuto risparmiare, in toto a in parte, 15mila euro, cosa non da poco per un piccolo comune. E soprattutto si darebbe così la possibilità di informare meglio i cittadini, sensibilizzandoli sull’importanza di andare a rispondere alle complesse domande del questionario urbanistico, che da un lato chiede se e quanto ancora possano crescere le edificazioni a Basiglio, e dall’altro si interroga sulla necessità di servizi e su come finanziarli.
Discussioni e stracci che volano
Intanto nel paese, sia pure con lentezza, la discussione del proprio futuro urbanistico si sta ravvivando e non mancano cadute di stile o peggio.
I soci e gli amici locali dell’Associazione per il Parco Sud si sono riuniti e hanno messo in programma un volantino, da distribuire in tutte caselle, e un banchetto informativo il prossimo sabato 27 davanti al centro commerciale. Lo scopo è quello di concentrarsi sul primo quesito “Ritiene che l’attuale situazione urbanistica di Basiglio sia tale da permettere un’espansione?”, proponendo di barrare la crescita nulla.
La stessa posizione, per ora solo sui social network locali e tramite mailing list, è stata presa dalla lista civica Officina di Basiglio, che esprime la maggioranza in Consiglio comunale, e dalla sezione PD locale.
L’Amministrazione comunale da parte sua ha indetto una serie di sei incontri per spiegare i contenuti dei quesiti alla popolazione, nonché per fare il punto sulla complessa vicenda del Piano di Governo del Territorio (PGT), a partire dalla sua adozione da parte dell’ex Giunta guidata da Flavio Cirillo, sino all’avvio in questi giorni della sua variante, dopo i tentativi falliti in questi ultimi due anni e mezzo da parte dell’attuale Amministrazione, a causa anche dei ricorsi dei costruttori Monteverdi e Berlusconi, che con il PGT hanno “beneficiato” del passaggio i loro terreni da uso a verde e servizi a quello residenziale, con la possibilità di costruire una ventina di edifici.
Più scomposta e neanche troppo comprensibile è stata la reazione di Forza Italia di Basiglio, partito dell’ex sindaco Cirillo, che in un volantino prima sembra nascondere la mano: “Vedete, a NOI, che con molta responsabilità abbiamo approvato il PGT ma NON ABBIAMO AUTORIZZATO ALCUNA COSTRUZIONE, PUR AVENDONE TUTTO IL TEMPO, perché abbiamo lasciato a chi avesse vinto le elezioni la possibilità di REALIZZARE o AZZERARE le precisioni del PGT, poco importa di questo REFERENDUM”.
Cosa potessero approvare in meno di tre mesi, dalla pubblicazione del PGT nel febbraio 2013 alle elezioni comunali del maggio successivo, è francamente un mistero.
Lo stesso volantino prosegue ponendosi una serie di domande: “MA CHISSA’ come si sentiranno tutti coloro i quali nel 2012, sull’onda della MENZOGNA della CEMENTIFICAZIONE, hanno sottoscritto la richiesta di REFERENDUM con un altro quesito?”. E i 281mila metri cubi su di nuovo residenziale su 308mila mq di aree a verde del PGT cosa sarebbero, acqua fresca? Aggiungiamo anche che la giunta Cirillo si è è resa anche la briga di chiedere e ottenere dalla Provincia di Milano (ai tempi guidata da Podestà) il declassamento di alcune aree di rilevanza naturalistica e paesistica (art. 32 e art. 31 del Piano territoriale provinciale), perchè avrebbero potuto intralciare le nuove edificazioni previste nel PGTi.
Tra i tanti chissà, il volantino si preoccupa anche della nostra associazione: “come si sentirà l’ineffabile associazione Parco Sud di Basiglio, utili idioti nell’ascesa di questa amministrazione che è la PEGGIORE della storia di Basiglio?”.
Anche qui c’è qualcosa di peggio dell’inesattezza: vero è che per circa 2 anni abbiamo lavorato insieme al Comitato locale Basitos, costituendo con loro il Comitato per il referendum, raccogliendo firme per lo stesso e informando la popolazione sui temi urbanistici. Quando i Basitos, a ridosso delle elezioni hanno generato la lista civica Officina di Basiglio, non abbiamo più collaborato con questa nuova realtà. Infatti, soci della nostra associazione erano presenti in tutte e tre le liste elettorali che nel 2013 si opponevano allo sviluppo urbanistico di Basiglio, ed in ogni caso l’associazione nel suo complesso non ha mai invitato a votare nessuno. Certo, abbiamo dato credito al sindaco Patrone e all’Officina, considerato il loro programma elettorale. Ma nell’aprile del 2015, abbiamo esplicitato il nostro dissenso in merito alla mancanza di partecipazione e ai ritardi del referendum, come riportato nel nostro sito.
Vorremmo rimandare al mittente la definizione di “utili idioti”, ma francamente dobbiamo convenire che non proprio possibile: per quanto ci riguarda, meglio essere utili idioti che si spendono per la salvaguardia del territorio, piuttosto che “utili agli affari”.
(17 febbraio 2016)