Un altro mito sfatato
La “cara” Teem non toglie traffico
alle tangenziali interne di Milano
Mentre nella Pianura Padana, una delle zone più inquinate al mondo, si soffoca per lo smog e nessuno dei politici si attiva per effettivamente limitare il grave danno alla salute dei cittadini, sul fronte ovest del Parco Sud continua la battaglia per bloccare la Vigevano-Malpensa e la TOEM (tangenziale ovest esterna Milano). E sul fronte est del Parco c’è chi a suon di numeri, tutti da dimostrare, si scalmana per confermare il grande successo della TEEM, la Tangenziale est esterna tanto valuta dai politici di destra quanto da quelli di sinistra.
Le motivazioni addotte allora per la realizzazione di questa arteria? Eccole: “Lo sviluppo di molteplici poli industriali e di logistica nel territorio a est di Milano ha fatto sì che l’intera rete di viabilità primaria e secondaria presente nel territorio raggiungesse gli attuali livelli di saturazione con tratte congestionate dalle 7 alle 20 dei giorni feriali. In questo contesto, era diventato indispensabile progettare e realizzare un nuovo sistema tangenziale più esterno alla cerchia cittadina, in grado di alleggerire il traffico presente sull’attuale rete e di contribuire alla riduzione dei tempi di percorrenza diminuendo le emissioni inquinanti. TEEM-A58 risponde esattamente a queste esigenze: la nuova infrastruttura costituisce una risposta efficace alle necessità di spostamenti rapidi, sicuri e a basso impatto ambientale” (per l’intero testo clicca qui).
Ma, guardando i dati della Aiscat (Ass. Italiana società concessionarie autostrade e trafori) di settembre (ultimo disponibile) si evince che nel confronto dei dati gennaio-settembre 2014 e quelli del medesimo periodo del 2015, le “vecchie” tangenziali di Milano hanno, in realtà, incrementato il loro traffico del 3,4%, passando da 931,6 a 963,6 milioni di veicoli/km: alla faccia dell’alleggerimento.
Un altro mito sfatato
La “cara” Teem non toglie traffico
alle tangenziali interne di Milano
Mentre nella Pianura Padana, una delle zone più inquinate al mondo, si soffoca per lo smog e nessuno dei politici si attiva per effettivamente limitare il grave danno alla salute dei cittadini, sul fronte ovest del Parco Sud continua la battaglia per bloccare la Vigevano-Malpensa e la TOEM (tangenziale ovest esterna Milano). E sul fronte est del Parco c’è chi a suon di numeri, tutti da dimostrare, si scalmana per confermare il grande successo della TEEM, la Tangenziale est esterna tanto valuta dai politici di destra quanto da quelli di sinistra.
Le motivazioni addotte allora per la realizzazione di questa arteria? Eccole: “Lo sviluppo di molteplici poli industriali e di logistica nel territorio a est di Milano ha fatto sì che l’intera rete di viabilità primaria e secondaria presente nel territorio raggiungesse gli attuali livelli di saturazione con tratte congestionate dalle 7 alle 20 dei giorni feriali. In questo contesto, era diventato indispensabile progettare e realizzare un nuovo sistema tangenziale più esterno alla cerchia cittadina, in grado di alleggerire il traffico presente sull’attuale rete e di contribuire alla riduzione dei tempi di percorrenza diminuendo le emissioni inquinanti. TEEM-A58 risponde esattamente a queste esigenze: la nuova infrastruttura costituisce una risposta efficace alle necessità di spostamenti rapidi, sicuri e a basso impatto ambientale” (per l’intero testo clicca qui).
Ma, guardando i dati della Aiscat (Ass. Italiana società concessionarie autostrade e trafori) di settembre (ultimo disponibile) si evince che nel confronto dei dati gennaio-settembre 2014 e quelli del medesimo periodo del 2015, le “vecchie” tangenziali di Milano hanno, in realtà, incrementato il loro traffico del 3,4%, passando da 931,6 a 963,6 milioni di veicoli/km: alla faccia dell’alleggerimento.
La Teem è però stata inaugurata solo lo scorso maggio e, a settembre (sommando quindi i transiti di metà mese di maggio, giugno, luglio, agosto e settembre) contava 58,8 milioni di veicoli/km, mantenendo una media pressoché costante di 13 milioni veicoli/km al mese. Il che significa un traffico giornaliero di circa 13mila km/giorno sui 33 km di autostrada. E questo, nonostante gli sconti del 15% in vigore -sia su Teem sia su Brebemi- fino al 31 dicembre.
Come non stupirsi quindi, di fronte ai dati ufficiali sbandierati da Teem in questi giorni e pubblicati da Il Cittadino di Lodi: 63mila passaggi quotidiani, raggiunti il 4 di dicembre! Questo, stando a Teem, perché i dati di Aiscat si riferiscono alla percorrenza per intero dei 33 km della nuova tangenziale esterna: ovvero, se per ipotesi, due auto transitano per metà del tratto della tangenziale, queste vengono sommate e contate come un unico passaggio. I dati della società considerano invece il transito da un casello all’altro (anche limitrofo) come un passaggio: ecco che, magicamente, i “frequentatori” della Teem salgono a 63mila/giorno. Contati con ticket e Telepass, dichiarano dalla società autostradale.
“Teem? Mai passato: rimborsatemi”
Ma è evidente che qualche sbalzo dei numeri dipende anche da un perfido meccanismo, più volte segnalato da chi, attento alle tariffe, denuncia pedaggi salasso: l’ultimo è segnalato dall’Eco di Bergamo. “Un nostro lettore da una ventina di giorni sta tentando di farsi rimborsare il pedaggio della Tangenziale est esterna di Milano (Teem), che non ha mai percorso.

Marco si è rivolto all’ufficio reclami di Autostrade per l’Italia perché per andare a Borgo Val di Taro, entrando dal casello di Bergamo, ha percorso l’A4 fino a Brescia A4, quindi la E70 fino a Fiorenzuola, 40 Km sulla A1 fino a Parma e infine la Cisa A15 fino all’uscita Borgo Val di Taro. Il conto gli è rimasto particolarmente indigesto: così si è rivolto agli uffici della società per segnalare ‘l’esorbitante aumento della tariffa autostradale che in un anno aumentata ben del 27% passando dai 15,80 euro del 2014 a 20,00 euro nel 2015’. Così ha scoperto l’inghippo: in pratica gli era stato addebitato il costo della Teem. Sì, perché come ha confermato al nostro lettore l’ufficio reclami – gli addebiti dei pedaggi avvengono partendo dal presupposto che, in presenza di più alternative, il cliente scelga la via più breve per compiere il suo viaggio.” Anche se costa ben di più.
Secondo noi non è certo un caso unico: quanti, quando escono da un’autostrada, controllano se il pedaggio è quello dello scorso anno?