La desolante gestione
dell’Oasi del lago di Basiglio
immondizia e soldi gettati al vento
È il venerdì notte che accade: gruppi di extracomunitari di differenti etnie si radunano sulle rive del laghetto di Basiglio (un’oasi protetta del Parco Agricolo Sud Milano di proprietà della Città Metropolitana) e qui mangiano, bevono e si divertono, lasciando poi al sabato mattina montagne di rifiuti abbandonati.
Ed è solo grazie al senso civico di CarpFishing, locale associazione che in maniera del tutto volontaria poi si prodiga a ripulire, che l’oasi ritorna a essere vivibile.
Ed è quanto accaduto anche ieri, 1 agosto: Toni Bruson, anche nostro socio, ha raccolto il considerevole quantitativo di 10 sacchi di immondizia e -grazie al celere intervento di Amsa- i rifiuti sono “spariti”.
“Ho dedicato la giornata ecologica alla cava di Basiglio -ci racconta la nostra sentinella- e purtroppo l’ho trovata trascurata. Oltre al desolante spettacolo dell’immondizia abbandonata, ho notato che le piantine messe a dimora da oltre un anno sono praticamente sommerse da rovi e sterpaglie. È evidente che non vi è stata, fin qui…
La desolante gestione
dell’Oasi del lago di Basiglio
immondizia e soldi gettati al vento
È il venerdì notte che accade: gruppi di extracomunitari di differenti etnie si radunano sulle rive del laghetto di Basiglio (un’oasi protetta del Parco Agricolo Sud Milano di proprietà della Città Metropolitana) e qui mangiano, bevono e si divertono, lasciando poi al sabato mattina montagne di rifiuti abbandonati.
Ed è solo grazie al senso civico di CarpFishing, locale associazione che in maniera del tutto volontaria poi si prodiga a ripulire, che l’oasi ritorna a essere vivibile.
Ed è quanto accaduto anche ieri, 1 agosto: Toni Bruson, anche nostro socio, ha raccolto il considerevole quantitativo di 10 sacchi di immondizia e -grazie al celere intervento di Amsa- i rifiuti sono “spariti”.
“Ho dedicato la giornata ecologica alla cava di Basiglio -ci racconta la nostra sentinella- e purtroppo l’ho trovata trascurata. Oltre al desolante spettacolo dell’immondizia abbandonata, ho notato che le piantine messe a dimora da oltre un anno sono praticamente sommerse da rovi e sterpaglie. È evidente che non vi è stata, fin qui, alcuna manutenzione da parte di agronomi della Provincia, ora Città Metropolitana”.
La piantumazione -oltre mille alberelli fra cui querce, noccioli e salici- è stata resa possibile grazie ai fondi dell’Unione Europea (Fondo europeo di sviluppo regionale) cofinanziato dalla Regione Lombardia e gestito dalla Città Metropolitana, che dovrebbe tutelare l’oasi.
Controllo inesistente da parte degli Enti preposti
“È quantomeno deprimente -aggiunge Bruson- che gli Enti competenti non intervengano e lascino inquinare e degradare un luogo di così grande bellezza, che richiama, grazie anche alla presenza rassicurante di Carpfishing, davvero molte persone amanti della natura. Attualmente, il controllo è quasi inesistente: basterebbero alcuni sopralluoghi mirati, soprattutto il venerdì notte, per risolvere la devastazione provocata da pochi maleducati. Senza ovviamente trascurare la manutenzione del verde: altrimenti i 230mila euro per la riqualificazione dell’area saranno stati gettati al vento”.
L’Associazione per il Parco Sud Milano si fa carico di segnalare la situazione dell’Oasi del Lago di Basiglio all’Ente Parco… sperando che non cada nel vuoto, come già accaduto per un analogo appello relativo all’Oasi di Lacchiarella.
Nelle foto di Tony Bruson: a sinistra i rifiuti abbandonati, a destra, nel cerchio rosso, si intravvedono i tubi bianchi con le piantine soffocate dai rovi