Tutti pazzi per la Mapei,
nella guerra paesana Mediglia – Peschiera
perde la ragione. E anche il verde agricolo
L’ampliamento dell’industria Mapei nel Parco Sud avrebbe una semplicissima soluzione: utilizzare aree dismesse limitrofe nel territorio edificabile di Peschiera, come peraltro proposto a suo tempo dalla nostra e altre associazioni ambientaliste. Ma al sindaco Paolo Bianchi di Mediglia non va proprio giù e ci infila dentro una questione di partito (il sindaco di Peschiera Borromeo, Luca Zambon, è del PD, lui del centrodestra), tralasciando qualsivoglia considerazione sull’inutile consumo di suolo e puntando esclusivamente a far sì che i tanti benefici economici rimangano appannaggio del proprio campanile.
Così, mettendo nero su bianco, scrive al partito “avversario” chiedendo di fare chiarezza!
“Intorno a tutto il gran parlare che si fa circa il progetto di ampliamento Mapei che il Comune di Peschiera Borromeo, a guida PD, cerca di scippare al Comune di Mediglia a guida centrodestra, sarebbe interessante sapere qual è il punto di vista della direzione del PD metropolitano o provinciale che dir si voglia. E questo è un problema tutto interno alla sinistra che non si è ancora schierata se con Mediglia o contro Mediglia….o se preferite contro Peschiera o per Peschiera!”. Certo che, messa così, sembra proprio di assistere a una guerra paesana: Bianchi, più che a Zambon e al PD, ripropone un’antistorica contrapposizione tra Guelfi e Ghibellini o, arrivando ai giorni nostri, tra le opposte tifoserie dei derby cittadini.
Tutti pazzi per la Mapei,
nella guerra paesana Mediglia – Peschiera
perde la ragione. E anche il verde agricolo
L’ampliamento dell’industria Mapei nel Parco Sud avrebbe una semplicissima soluzione: utilizzare aree dismesse limitrofe nel territorio edificabile di Peschiera, come peraltro proposto a suo tempo dalla nostra e altre associazioni ambientaliste. Ma al sindaco Paolo Bianchi di Mediglia non va proprio giù e ci infila dentro una questione di partito (il sindaco di Peschiera Borromeo, Luca Zambon, è del PD, lui del centrodestra), tralasciando qualsivoglia considerazione sull’inutile consumo di suolo e puntando esclusivamente a far sì che i tanti benefici economici rimangano appannaggio del proprio campanile.
Così, mettendo nero su bianco, scrive al partito “avversario” chiedendo di fare chiarezza!
“Intorno a tutto il gran parlare che si fa circa il progetto di ampliamento Mapei che il Comune di Peschiera Borromeo, a guida PD, cerca di scippare al Comune di Mediglia a guida centrodestra, sarebbe interessante sapere qual è il punto di vista della direzione del PD metropolitano o provinciale che dir si voglia. E questo è un problema tutto interno alla sinistra che non si è ancora schierata se con Mediglia o contro Mediglia….o se preferite contro Peschiera o per Peschiera!”.
E prosegue così: “Quindi ogni tipo di considerazione lascia il tempo che trova, se non viene prima una chiara e netta posizione che chiarisca la questione interna alla sinistra. Questo è un progetto di capitale importanza per Mediglia e non solo. L’azienda Mapei è a Mediglia da quarant’anni e deve rimanerci. Ha un rapporto consolidato col territorio Medigliese. Questo è un progetto che doveva essere realizzato da più di vent’anni e per cause non riconducibili a questa Amministrazione non è mai partito. Che adesso si faccia di tutto per cercare di scipparlo a Mediglia non è assolutamente accettabile”. Certo che, messa così, sembra proprio di assistere a una guerra paesana: Bianchi, più che a Zambon e al PD, ripropone un’antistorica contrapposizione tra Guelfi e Ghibellini o, arrivando ai giorni nostri, tra le opposte tifoserie dei derby cittadini.
Bianchi continua attaccando direttamente Zambon e vuole “Che venga chiesto, dall’opposizione Medigliese, al sottoscritto Sindaco, di fare protesta formale, nei confronti del Sindaco di Peschiera, componente del direttivo del Parco Agricolo Sud Milano, affinché non possa esprimersi sull’ampliamento della Mapei, poiché risulta portatore di interessi territoriali diretti e indiretti. Semplicemente perché è il PD provinciale che doveva chiedersi prima del 2 marzo 2015, quando è stato eletto il nuovo consiglio direttivo (del Parco Agricolo Sud Milano n.d.r.), se fosse il caso che il sindaco di Peschiera fosse eletto nel direttivo, quando l’incompatibilità politica era già ampiamente evidente. Il solito atteggiamento di cercare di far risolvere i propri problemi, scaricandone la responsabilità su altri”. Facciamo notare che il Direttivo del Parco è composto da 11 membri, di cui 5 sindaci in rappresentanza dei 61 comuni che costituiscono l’area protetta: se si applicasse la logica di Bianchi dovrebbero essere presenti tutti i sindaci o, perché no, nessuno.
In definitiva, sarebbe meglio abbassare i toni e avere una visione un tantino più ampia, che vada al di là dei propri steccati. Gli oneri di urbanizzazione possono essere suddivisi tra i due comuni, come auspica anche Zambon, e i benefici indiretti non cambieranno se la localizzazione si sposta di qualche centinaio di metri. Ciò vale anche per i potenziali nuovi posti di lavoro, comunque improbabili in quanto Mapei intende semplicemente trasferire qui gli impiegati di Milano. Ma soprattutto non è accettabile l’insensibilità al consumo di ulteriori 132mila mq di pregiato terreno agricolo (ambito strategico secondo il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) del Parco Sud: magari un rimeritare sui temi dell’Expo (che non è solo divertimento mangereccio) può far bene al sindaco Bianchi.