Nessun politico della città metropolitana
ci ha messo la faccia. A spendersi
a favore di Teem è un dipendente-dirigente
È Emilio De Vita, direttore del settore programmazione territoriale e programmazione delle infrastrutture, con deleghe anche per il Parco agricolo Sud Milano e per i Parchi metropolitani che, nel portale della www.cittàmetropolitana.mi.it (pagina di apertura) appare in un breve video in cui dichiara “… Per noi è un’opera importante, ha un effetto rilevante di decongestionamento per la Città metropolitana … da sottolineare che Città metropolitana prenderà in carico le nuove connessioni, gli svincoli e anche le opere di compensazione ambientale realizzate da Tangenziale esterna…”.
Pur con tutta la stima che si può avere nei confronti di De Vita, lui è un “semplice” dipendente della pubblica amministrazione (per carità, un pezzo grosso, da 120mila euro annui -dato riferito al 2011- ma pur sempre un tecnico): quindi, non si è assunto il compito di decidere del come, dove e quando asfaltare il territorio, in quanto non è un politico. Eppure, tutto l’arco costituzionale dei partiti (piccole eccezione per piccoli partiti) ha votato -fin dal 2001- a favore di Teem.
Certo la Colli, Penati e Podestà -i precedenti politici alla guida della Provincia di Milano che hanno perorato la Teem- avrebbero fatto carte false pur di esserci, ma sono usciti di scena. E non pare che qualcuno li rimpianga.
E allora, come si spiega che, a partire da Pisapia fino all’ultimo consigliere, nessun politico della Città metropolitana abbia voluto mettersi in primo piano per commentare l’inaugurazione dell’imponente e costosissima infrastruttura? Che siano tutti impegnati in Expo? D’altronde, ormai non si parla che di questo favoloso evento!