Schattdecor di Rosate recede
e i 52mila mq “concessi” dal Parco
rimangono terreni agricoli
La crisi “morde” più degli ambientalisti. La Schattdecor a Rosate, che con delibera del gennaio 2012 dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ente Parco, riceveva 52mila mq di aree agricole (di cui 44.500 nel Parco Sud) per il suo ampliamento fa marcia indietro. La società, infatti, con lettera del 28 agosto al comune di Rosate dichiara che “successivamente all’avvio del procedimento, ha dovuto effettuare scelte vitali per la sopravvivenza dell’azienda -e quindi per la conservazione dei posti di lavoro- prefigurando altresì la valutazione di altre opzioni in relazione alle esigenze dell’azienda”.
Il sindaco Del Ben ha quindi …
Schattdecor di Rosate recede
e i 52mila mq “concessi” dal Parco
rimangono terreni agricoli
La crisi “morde” più degli ambientalisti. La Schattdecor a Rosate, che con delibera del gennaio 2012 dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ente Parco, riceveva 52mila mq di aree agricole (di cui 44.500 nel Parco Sud) per il suo ampliamento è ora carta straccia. La società, infatti, con lettera del 28 agosto al comune di Rosate dichiara che “successivamente all’avvio del procedimento, ha dovuto effettuare scelte vitali per la sopravvivenza dell’azienda -e quindi per la conservazione dei posti di lavoro- prefigurando altresì la valutazione di altre opzioni in relazione alle esigenze dell’azienda”.
Niente posti di lavoro
Nella bozza dell’accordo di programma ora decaduto si prevedeva che a fianco del nuovo stabilimento vi fosse un’area di mitigazione ambientale di 12.150 mq, mentre un’area di 20mila mq, che dal Parco Sud si incunea all’interno della cittadina, sarebbe valsa a compensazione ambientale. Compensazione solo parziale, dunque, tenuto conto che l’area “sottratta” al Parco sarebbe stata più del doppio.
L’invasione nel territorio agricolo del Parco Sud era stata giustificata dalla creazione di 15/20 posti di lavoro. Ma la crisi non ha consentito di rispettare l’accordo: già a dicembre 2012, l’Associazione Parco Sud, in seguito a un sopralluogo a Rosate, aveva evidenziato che nessun lavoro era in corso. E, facendo credere di essere interessati a un’eventuale assunzione, l’azienda ci aveva informato che non erano previsti ampliamenti di organico. A fornirci maggiori dettagli era stato, in seguito, il sindaco Del Ben che, nell’incontro con l’Associazione, ci aveva confermato come l’azienda fosse molto titubante sul proseguire o meno nel suo intento proprio a causa della crisi.
Ci spiace che sia stata la situazione economica a fermare questa erosione del suolo agricolo. Ma siamo altresì convinti che lo scambio territorio/nuovi posti di lavoro non sia la strada giusta, anche tenendo conto delle numerose aree dismesse che ormai costellano le periferie dei piccoli e grandi comuni.