Problemi per nuove edificazioni?
A Basiglio ci ha pensato la Provincia
a degradare le aree di pregio
Se un’associazione ambientalista vuole il mantenimento della protezione di un’area e, in parallelo, un sindaco chiede invece che da quest’area siano eliminati tutti i vincoli paesistici/naturalistici, chi credete che la spunti? Bravi, avete indovinato!
Ed è quanto è successo a Basiglio (ma presumiamo anche in altre aree della Provincia di Milano), in concomitanza con la stesura del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia (PTCP), approvato nel dicembre del 2013.
Brevissimamente: nei mesi precedenti all’approvazione definitiva del PTCP, associazioni, enti pubblici, imprese e cittadini potevano presentare osservazioni per suggerire migliorie (a seconda dei punti di vista). Il comune di Basiglio ha prontamente richiesto che in un’area -proprio dove il Piano di Governo del Territorio avrebbe voluto inserire una pesante lottizzazione- i vincoli paesaggistici/naturalistici venissero tolti: la motivazione proposta dall’allora sindaco Marco Flavio Cirillo …
Problemi per nuove edificazioni?
A Basiglio ci ha pensato la Provincia
a degradare le aree di pregio
Se un’associazione ambientalista vuole il mantenimento della protezione di un’area e, in parallelo, un sindaco chiede invece che da quest’area siano eliminati tutti i vincoli paesistici/naturalistici, chi credete che la spunti? Bravi, avete indovinato!
Ed è quanto è successo a Basiglio (ma presumiamo anche in altre aree della Provincia di Milano), in concomitanza con la stesura del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia (PTCP), approvato nel dicembre del 2013.
Brevissimamente: nei mesi precedenti all’approvazione definitiva del PTCP, associazioni, enti pubblici, imprese e cittadini potevano presentare osservazioni per suggerire migliorie (a seconda dei punti di vista). Il comune di Basiglio ha prontamente richiesto che in un’area -proprio dove il Piano di Governo del Territorio avrebbe voluto inserire una pesante lottizzazione- i vincoli paesaggistici/naturalistici venissero tolti: la motivazione proposta dall’allora sindaco Marco Flavio Cirillo era che, in realtà, in quel luogo ormai da una ventina d’anni era stata costruita la cittadella uffici di Milano 3-Basiglio. Fin qui sembrerebbe quindi ovvio il consenso della Provincia a declassificare le aree. Senonché la zona di stralcio è ben più vasta del quartiere Milano 3city e va a ricadere proprio nelle nuove aree lottizzabili (vedi immagini a fondo pagina: i puntini verdi rappresentano le aree tutelate, prima e dopo), dove sorgeranno palazzi fino a 8 piani (vedi progetto e rendering).
Aree degradate? Sì dalla Provincia
Ed ecco come l’ex sindaco raccontava queste aree al quotidiano Il Giornale il 19 maggio 2013: “Intanto – spiega Cirillo – i terreni in questione sono aree degradate, urbanizzate, già edificabili e non vincolate in alcun modo. Non appartenevano al Parco Sud, non erano destinate a verde pubblico e nemmeno ad uso agricolo”. In realtà, i terreni sono attualmente non urbanizzati, verdi e di pregio (vedi foto): non a caso la Provincia li considerava come aree di rilevanza naturalistica (art. 32) e di rilevanza paesistica (art. 31).
Inoltre, il vecchio piano regolatore le classificava come Zona omogenea F2, ovvero “a verde, a giardino, a parco. Non sono consentite altre destinazioni se non l’eventuale residenza del personale di custodia e le attrezzature necessarie al funzionamento dei servizi”. L’unica affermazione di Cirillo corrispondente al vero è che il territorio non è nel Parco Sud, che però lo circonda.
Non aggiungiamo altro. Tranne che a prendere la decisione di “svilire” questi terreni, tutt’oggi verdi e di grande bellezza naturalistica, è stato il solito Guido Podestà.