I comitati di Trezzano s/N
chiedono di vivere in una “Città normale”
No ad ‘ndrangheta, sì a legalità
Qualche giorno fa abbiamo segnalato l’appello Fabio Bottero, sindaco di Trezzano che denunciava una serie di intimidazioni, minacce, atti vandalici di stampo mafioso e chiedeva aiuto a Milano e al Governo Renzi (vedi). L’Unione dei Comitati trezzanesi, stanca di vergognarsi di vivere in questo comune, con un comunicato esprime la sua posizione. Eccola:
Al grido d’allarme che lanciammo in passato, in questi giorni si è unita un’altra autorevole voce: quella del primo Cittadino di Trezzano s/N.
Fabio Bottero ha affermato: “Siamo in guerra e chiedo aiuto a Matteo Renzi”. Sin dal 2013, oltre a rivolgerci al Prefetto e a dar vita ad una assemblea, facemmo manifesti, comunicati stampa e locandine per denunciare il malaffare, la cattiva gestione della cosa pubblica e la corruzione.
Aggiungemmo inoltre: “i politici che hanno governato la città in passato devono essere sostituiti se si vuole che il comune torni ad essere normale”. A queste affermazioni che facemmo dopo molte crisi di Giunta e diverse sequenze di arresti di politici e funzionari del comune, seguirono reazioni stizzite e qualcuno ci tacciò di…
I comitati di Trezzano s/N
chiedono di vivere in una “Città normale”
No ad ‘ndrangheta, sì a legalità
Qualche giorno fa abbiamo segnalato l’appello Fabio Bottero, sindaco di Trezzano che denunciava una serie di intimidazioni, minacce, atti vandalici di stampo mafioso e chiedeva aiuto a Milano e al Governo Renzi (vedi). L’Unione dei Comitati trezzanesi, stanca di vergognarsi di vivere in questo comune, con un comunicato esprime la sua posizione. Eccola:
Al grido d’allarme che lanciammo in passato, in questi giorni si è unita un’altra autorevole voce: quella del primo Cittadino di Trezzano s/N.
Fabio Bottero ha affermato: “Siamo in guerra e chiedo aiuto a Matteo Renzi”. Sin dal 2013, oltre a rivolgerci al Prefetto e a dar vita ad una assemblea, facemmo manifesti, comunicati stampa e locandine per denunciare il malaffare, la cattiva gestione della cosa pubblica e la corruzione.
Aggiungemmo inoltre: “i politici che hanno governato la città in passato devono essere sostituiti se si vuole che il comune torni ad essere normale”.
A queste affermazioni che facemmo dopo molte crisi di Giunta e diverse sequenze di arresti di politici e funzionari del comune, seguirono reazioni stizzite e qualcuno ci tacciò di “sproloquio farneticante e violenza verbale inaudita” aggiungendo “Adesso basta”.
“Adesso basta”, rispondemmo. Hanno il sacrosanto diritto di affermarlo i cittadini poiché sono stufi di vergognarsi di vivere in questo comune. Ora dopo intimidazioni, minacce, atti vandalici e pressioni delinquenziali è il sindaco a denunciare pubblicamente “IL SISTEMA TREZZANO”.
Un primo cittadino che ha due sole colpe: essere “NUOVO” e non avere avuto rapporti con il passato gestionale della pubblica amministrazione. La LEGALITA’ in comuni martoriati dal malaffare non la si conquista organizzando feste, ma impegnandosi a denunciare, giorno dopo giorno, la corruzione e la cattiva gestione della cosa pubblica.
Solo così è possibile salvaguardare le istituzioni, il territorio e i cittadini da possibili e gravi inquinamenti.
Detto questo noi non possiamo che essere vicini al sindaco Fabio Bottero e alla giunta rendendoci inoltre disponibili a qualsiasi tipo di contributo per evitare il ritorno al passato. Facciamo iniziative specifiche sul tema.
Trezzano, con molta fatica, si sta togliendo le scorie del malaffare e della “prima pagina” per fatti delinquenziali avvenuti dentro e fuori dalle sue istituzioni e proprio per questo non deve tornare indietro, ma guardare al futuro per diventare quella che tutti i cittadini onesti auspicano: una CITTA’ NORMALE.
Ed infine una precisazione: “Sistema Trezzano” non rappresenta soltanto l’equazione “‘ndrangheta, Comune, Mafia” ma, come hanno chiarito i giudici che hanno emesso le condanne nel 2010 e nel 2013, queste parole allargano principio e concetto: a Trezzano è stato riscontrato un radicato sistema corruttivo che operava anche nelle istituzioni. Una spiegazione che impone molta attenzione su ogni atto Amministrativo presente e passato.
Trascurare il vitale principio anche solo per un attimo sarebbe deleterio.
I comitati
Marchesina, Centro Storico, Marconi, La Rocchetta, Cavour, il Borgo, Trezzano Nord