Elettrodotto Terna, silenzio ministero
allarma la società civile
che si appella all’Unione europea
Con grande fatica e frenesia, considerati i tempi a disposizione, le amministrazioni, le associazioni agricole, ambientaliste e i comitati locali, in una ventina di giorni hanno presentato al ministero dell’Ambiente -lo scorso 3 agosto, data ultima- le osservazioni al mastodontico progetto Terna “Razionalizzazione rete Alta Tensione nella Val Formazza e Interconnector Italia-Svizzera”, che coinvolge anche il Parco Sud. A distanza di oltre cinque mesi, nessuno dei soggetti ha ricevuto alcun riscontro. Ma, nel frattempo, i tecnici di Terna e la Regione Lombardia proseguono come se tutto fosse già stato accettato a livello istituzione, e già si muovono con sopralluoghi a Settimo Milanese, dove l’azienda ha previsto la distruzione di 115mila di aree agricole di pregio per costruirvi una mega stazione terminale. Intanto, un’nterrogazione in Parlamento e all’UE sulla correttezza della procedura di Terna…
Elettrodotto Terna, silenzio ministero
allarma la società civile
che si appella all’Unione europea
Con grande fatica e frenesia, considerati i tempi a disposizione, le amministrazioni, le associazioni agricole, ambientaliste e i comitati locali, in una ventina di giorni hanno presentato al ministero dell’Ambiente -lo scorso 3 agosto, data ultima- le osservazioni al mastodontico progetto Terna “Razionalizzazione rete Alta Tensione nella Val Formazza e Interconnector Italia-Svizzera”, che coinvolge anche il Parco Sud. A distanza di oltre cinque mesi, nessuno dei soggetti ha ricevuto alcun riscontro. Ma, nel frattempo, i tecnici di Terna e la Regione Lombardia proseguono come se tutto fosse già stato accettato a livello istituzione, e già si muovono con sopralluoghi a Settimo Milanese, dove l’azienda ha previsto la distruzione di 115mila mq di aree agricole di pregio per costruirvi una mega stazione terminale. Per approfondimenti leggi qui e qui https://www.assparcosud.org/component/content/article/14-istituzioni/1044-e-luce-sia-ma-la-centrale-elettrica-terna-deve-andare-in-aree-industriali-dismesse.html
“Rovistando” nel sito del miniAmbiente, l’unica nuova sul tema è quella datata 29 settembre 1014, che ci informa della notifica all’ambasciata della Confederazione Svizzera della procedura di VIA (procedura convenzione ESPOO), invitando “le autorità svizzere competenti in materia ambientale a comunicare il proprio interesse a partecipare al procedimento VIA (Valutazione impatto ambientale) entro 30 giorni”. Non è stato possibile appurare se e come le autorità svizzere abbiano risposto.
Interrogazione in Parlamento e all’UE su correttezza procedura
Comunque, dietro pressione delle realtà che si oppongono al progetto e al modo di procedere delle di Terna, qualcosa si sta muovendo a livello politico. Riportiamo il comunicato del deputato Massimo De Rosa.
“I deputati della Commissione Ambiente del M5S appoggiano l’opposizione al progetto “Interconnector Italia-Svizzera – All’Acqua-Pallanzeno-Baggio”, ad opera dei cittadini lombardi e piemontesi che chiedono alla Commissione UE l’apertura di una procedura di infrazione comunitaria per mancato rispetto della procedura autorizzatoria da parte di TERNA Spa.
Agiremo per via parlamentare attraverso un’interrogazione per chiedere chiarimenti ai ministeri competenti sulla regolarità delle procedure e sull’opportunità di valutare soluzioni alternative che scongiurino ulteriore consumo di suolo agricolo in un territorio già intensamente cementificato.
Terna Rete Italia SpA intende costruire la linea elettrica ad altissima tensione “Interconnector Italia Svizzera” nonché due centrali di trasformazione denominate “Pallanzeno – Baggio” nei comuni di Pallanzeno (VB) e Settimo Milanese (MI), nella zona del Parco Agricolo Sud.
Le centrali di trasformazione sono veri e propri “eco-mostri” – dicono i deputati – che occuperebbero una superficie di 115.000 metri quadrati, pari a 10 campi da calcio. Inoltre andrebbero ad occupare suolo agricolo nel territorio destinato a parco, contribuendo all’aumento dell’elevatissimo tasso di consumo di suolo presente nella zona.
In seguito alla pubblicazione del procedimento, le amministrazioni locali interessate, gruppi di cittadini e comitati hanno proposto e trasmesso al ministero competente oltre 70 documenti di opposizione al progetto senza ottenere alcuna risposta. Ancora una volta le istanze del territorio vengono ignorate da decisori politici che hanno a cuore gli interessi delle aziende amiche e non dei cittadini”.
Seguono le firme
MoVimento 5 Stelle Milano moVimento 5 stelle Asti MoVimento Cinque Stelle Rho MoVimento 5stelle Cornaredo – Cardillo Marco Sindaco Alberto Airola – Movimento 5 Stelle Movimento 5 Stelle Settimo Milanese Associazione per il Parco Sud Milano ReteParcoSud Parco Agricolo Sud di Milano DESR Parco Agricolo Sud Milano Parco Agricolo Sud Milano Bene Comune Legambiente Lombardia Cornaredo 5 Stelle Movimento 5 Stelle Pero Simone Ligorio Consigliere Comunale M5S Bareggio Movimento 5 Stelle Piemonte gruppo di Vercelli Salviamo Il Paesaggio, Milano SALVIAMO IL PAESAGGIO, TORINO Salviamo il Paesaggio – Comitato della Martesana SALVIAMO IL PAESAGGIO, DIFENDIAMO I TERRITORI Salviamo il Paesaggio – Alta Lombardia
Attendiamo risposte concrete. Continuando a fare pressioni per scongiurare l’attuazione del progetto tal quale. Pur se lo “Sbocca Italia” non consente di essere ottimisti.