Sound Oil si sente già
“padrone di casa” a Zibido
e compra terreni e trivelle
Secondo l’operatore finanziario Proactive investors, Sound Oil, la società che attraverso la controllata Apennine Energy possiede la concessione governativa Badile per ricerche di idrocarburi nell’area di Zibido S. Giacomo (ma la concessione è estesa su 154,5 kmq), avrebbe già acquistato il terreno interessato alla costruzione del pozzo, pagandolo 1,8 milioni (59.140 metri quadrati, pari a 30,44 euro/mq) e addirittura avrebbe ordinato il materiale per l’allestimento del pozzo dalla Tenaris Dalmine, per un valore di 380mila euro: la consegna sarebbe prevista per gennaio 2015. Insomma, una “presa di posizione” che lascia intendere come la società sia praticamente sicura di ottenere l’ok dalla Regione Lombardia, tanto che l’amministratore delegato James Parsons ha dichiarato: “L’azienda è a buon punto con la fase di acquisti per Badile, e a breve ci posizioneremo strategicamente, come padroni di casa di questo sito: ci aspettiamo di iniziare la perforazione entro i prossimi sei mesi.” E, secondo Luca Madeddu, amministratore delegato di Apennine “Probabilmente quello di Zibido è tra i più vasti giacimenti a livello di Europa continentale”, come racconta al Corriere della Sera del 19 novembre scorso. “Chi venisse in questo paesino di 6.500 anime a sud di Milano, ora -commenta la giornalista- troverebbe soltanto cascine, marcite e risaie”: all’articolista, evidentemente pro-trivelle, non piace la campagna! Inoltre, le sfugge il particolare che quest’area è in un comune del Parco Agricolo Sud Milano, nato per salvare le terre da cemento e affini.
La delibera dell’Ente Parco, però…
Sound Oil si sente già
“padrone di casa” a Zibido
e compra terreni e trivelle
Secondo l’operatore finanziario Proactive investors, Sound Oil, la società che attraverso la controllata Apennine Energy possiede la concessione governativa Badile per ricerche di idrocarburi nell’area di Zibido S. Giacomo (ma la concessione è estesa su 154,5 kmq), avrebbe già acquistato il terreno interessato alla costruzione del pozzo, pagandolo 1,8 milioni (59.140 metri quadrati, pari a 30,44 euro/mq) e addirittura avrebbe ordinato il materiale per l’allestimento del pozzo dalla Tenaris Dalmine, per un valore di 380mila euro: la consegna sarebbe prevista per gennaio 2015. Insomma, una “presa di posizione” che lascia intendere come la società sia praticamente sicura di ottenere l’ok dalla Regione Lombardia, tanto che l’amministratore delegato James Parsons ha dichiarato: “L’azienda è a buon punto con la fase di acquisti per Badile, e a breve ci posizioneremo strategicamente, come padroni di casa di questo sito: ci aspettiamo di iniziare la perforazione entro i prossimi sei mesi.” E, secondo Luca Madeddu, amministratore delegato di Apennine “Probabilmente quello di Zibido è tra i più vasti giacimenti a livello di Europa continentale”, come racconta al Corriere della Sera del 19 novembre scorso. “Chi venisse in questo paesino di 6.500 anime a sud di Milano, ora -commenta la giornalista- troverebbe soltanto cascine, marcite e risaie”: all’articolista, evidentemente pro-trivelle, non piace la campagna! Inoltre, le sfugge il particolare che quest’area è in un comune del Parco Agricolo Sud Milano, nato per salvare le terre da cemento e affini.
Ente Parco, una delibera tutta “politica”
E, in attesa del verdetto della Regione Lombardia, purtroppo prevedibilmente favorevole, accontentiamoci di leggere il NO “politico” dell’Ente Parco Agricolo Sud Milano. Che ci racconta come il pozzo sarà caratterizzato da una torre di 61,5 metri di altezza, misurata dal piano campagna. Il volume del traffico è calcolato in 2.375 accessi che, distribuiti nei 325 giorni previsti, comporterà una media di 7 veicoli pesanti al giorno. Ed elenca le peculiarità di alcuni siti naturalistici poste nelle vicinanze, le ripercussioni negative sulle cascine limitrofe, come anche sul sistema delle acque irrigue: la roggia immediatamente adiacente è denominata Fontanile di Basiglio e termina proprio in questo Comune. C’è rischio di inquinamento?
Per chi voglia leggere la delibera dell’Ente Parco, deve arrivare a pagina 10 per trovare il parere negativo al progetto: pur avendo accertato che la relazione tecnica è corretta e che il sito interessato non rientra nel Parco, ma è solo adiacente a esso, i 6 consiglieri (il presidente si è astenuto) hanno espresso parere contrario al progetto, in quanto quest’opera va a incidere negativamente sull’ecosistema, sull’agricoltura e sulla qualità del Parco Agricolo Sud Milano.