Il cibo del Parco Sud
è sempre più vicino,
anche con Ciboprossimo
Il 20 giugno 2013 -giusto ieri si è festeggiato il primo anniversario della sua costituzione- è nato il Comitato Ciboprossimo: la sua finalità è “promuovere una comunità in cui sarà semplice e immediato avere una alternativa al modello distributivo dominante, consentendo a chiunque lo desideri di scegliere il cibo che vuole mangiare, sapere chi l’ha prodotto, proporre altri produttori, acquistare a un prezzo equo che remuneri correttamente il lavoro del produttore, in un contesto di sostenibilità ambientale, salvaguardia del territorio rurale, sviluppo culturale, promozione delle produzioni agricole e artigianali e innovazione tecnologica”. E si trovano anche i prodotti del Parco Sud.
Il cibo del Parco Sud
è sempre più vicino,
anche con Ciboprossimo
Cibo buono, giusto, pulito e accessibile: è un’utopia? Per averlo occorrerebbe una diversa organizzazione distributiva, una diversa organizzazione di vendita, una diversa capacità di mettere in contatto la domanda e l’offerta, una diversa capacità di fare economia… Però a pensarci bene le riposte a questi problemi ci sono. Basti pensare al Kilometro Zero, i social network, i Gas e i Farmer’s Market. Ma allora forse quello che manca è qualcosa che leghi queste soluzioni per soddisfare l’esigenza sempre più sentita di un cibo buono, che sia prodotto con pratiche rispettose dell’ambiente, che ridia dignità e centralità all’atto di produzione e che tolga dall’equazione i mille intermediari inutili. È stato per offrire soluzioni a queste tematiche che, il 20 giugno 2013 -giusto ieri si è festeggiato il primo anniversario della sua costituzione- è nato il Comitato Ciboprossimo. Senza fini di lucro e, come si legge nel suo statuto, ha la sua prima finalità nel “promuovere una comunità in cui sarà semplice e immediato avere una alternativa al modello distributivo dominante, consentendo a chiunque lo desideri di scegliere il cibo che vuole mangiare, sapere chi l’ha prodotto, proporre altri produttori, acquistare a un prezzo equo che remuneri correttamente il lavoro del produttore, in un contesto di sostenibilità ambientale, salvaguardia del territorio rurale, sviluppo culturale, promozione delle produzioni agricole e artigianali e innovazione tecnologica”.
La rete di Ciboprossimo poggia anche sulla capacità di ciascuno di individuare e segnalare prodotti, acquistarli, apprezzarli e condividere le informazioni con la comunità allo scopo di sviluppare una filiera alimentare orientata ai bisogni realmente espressi: vive sul web perché è la tecnologia che permette più facilmente di far interagire positivamente le tre parti dell’equazione: produttori, distributori e consumatori. Come informarsi, partecipare, segnalare, farlo conoscere? Le risposte si trovano nel sito www.ciboprossimo.net, dove si possono anche scoprire quali sono i produttori agricoli che hanno già aderito al progetto e quali sono gli eventi di vendita a cui prendono parte.
Miele urbano e nomade
Tra i tanti produttori nella “rete” di Ciboprossimo c’è anche “un apicultore urbano e nomade, all’inseguimento delle fioriture, produttore di miele e polline fresco”, come si autodefinisce Mauro Veca (nella foto), che aderisce al Desr, il Distretto economia sociale rurale del Parco Agricolo Sud Milano). Ci piace raccontarlo anche perché, tra i tanti luoghi in cui alleva le sue api, vi è la Valle dei Monaci (le arnie -utilizzate anche a scopo didattico- sono a Nocetum, nei pressi di Chiaravalle) e in altri posti del Parco Agricolo Sud Milano. Aggiungiamo che, lo scorso maggio, nella “Corte Proverbio” di Cascina Linterno (nel Parco delle Cave, incluso nel Parco Sud), è stato inaugurato il Laboratorio EVA (Energia per la vita e per l’ambiente): una nuova “casa delle api”, ricavata negli spazi dell’ex azienda agricola Proverbio. In seguito ad un accurato lavoro di restauro, questo spazio si sta trasformando in un moderno laboratorio di smielatura, conservazione e vendita non solo del Miele Milano (prodotto negli alveari delle cascine milanesi), ma anche di riso, farine e conserve prodotti nel Parco Sud dagli agricoltori aderenti al Desr e al Dam (Distretto agricolo di Milano). Mauro Veca è anche l’apicoltore “ufficiale” del Bosco dei Cento Passi, area confiscata a una famiglia legata al clan camorristico dei Ciulla, e affidata al comune di Gaggiano, nel Parco Sud: ora è un parco che unisce la riqualificazione ambientale alla testimonianza della lotta contro la criminalità organizzata. Dal 2013 ospita anche le api che, con la cura di Veca, producono il miele di melata e millefiori, distribuito dall’Associazione Libera in collaborazione con il Desr e Slow Food-Condotta corsichese. Le arnie che ospitano queste api sono state in particolare dedicate a Lea Garofalo, testimone di giustizia rapita ed uccisa nel 2009 a 35 anni.
Insomma, il miele, ma non solo, diventa una risorsa dalle diverse sfaccettature del Parco Sud. E si ritrovano anche in Ciboprossimo.