Il prefetto sfratta l’ex sindaco di Rozzano
dall’ufficio del Comune: pur se decaduto,
la sua presenza era persistente
Il 25 febbraio del 2013 è stato eletto al Consiglio Regionale della Lombardia. Eppure, Rocco Massimo D’Avolio ha continuato, fino allo scorso 21maggio, giorno dello “sfratto” intimato dal Prefetto, a fare atto di presenza nel Comune di Rozzano.
In compenso, nelle commissioni regionali in cui è stato inserito brilla per le sue assenze: 5 su 12 riunioni della VI commissione Ambiente e Protezione civile, e 3 su 5 incontri nella commissione Antimafia nel solo 2014.
Di un’assidua presenza, l’ex sindaco rozzanese, si era invece fatto carico anche nel ruolo di presidente dell’Assemblea dei 61 Sindaci del Parco Sud Milano: uomo dai poteri forti, ha fatto il bello e il cattivo tempo, facendo convergere quasi all’unanimità i voti dei sindaci del PD (la maggioranza dei Comuni del Parco è guidata da esponenti di questo partito) nelle scelte di “sfalciare” l’agricoltura per coprirla di cemento…
Il prefetto sfratta l’ex sindaco di Rozzano
dall’ufficio del Comune: pur se decaduto,
la sua presenza era persistente
Il 25 febbraio del 2013 è stato eletto al Consiglio Regionale della Lombardia. Eppure, Rocco Massimo D’Avolio ha continuato, fino allo scorso 21maggio, giorno dello “sfratto” intimato dal Prefetto, a fare atto di presenza nel Comune di Rozzano.
In compenso, nelle commissioni regionali in cui è stato inserito brilla per le sue assenze: 5 su 12 riunioni della VI commissione Ambiente e Protezione civile, e 3 su 5 incontri nella commissione Antimafia nel solo 2014.
Di un’assidua presenza, l’ex sindaco rozzanese, si era invece fatto carico anche nel ruolo di presidente dell’Assemblea dei 61 Sindaci del Parco Sud Milano: uomo dai poteri forti, ha fatto il bello e il cattivo tempo, facendo convergere quasi all’unanimità i voti dei sindaci del PD (la maggioranza dei Comuni del Parco è guidata da esponenti di questo partito) nelle scelte di “sfalciare” l’agricoltura per coprirla di cemento: a Rosate, 50mila mq, a Vignate 100mila mq, nonché per la realizzazione del megaoutlet di “campagna” a Locate. E pensare che quando è stato eletto a questo incarico, nel febbraio 2008, ha dichiarato “Desidero ringraziare tutti i Sindaci, sia di centro sinistra che di centro destra, per la fiducia che mi hanno dimostrato affidandomi questo incarico: per me rappresenta un grande impegno che intendo portare avanti con l’obiettivo di continuare, in accordo con i Sindaci che ne sono la sua massima espressione, a tutelare e valorizzare ulteriormente il patrimonio ambientale e storico del Parco”.
Il Prefetto sfratta il Decaduto. “L’ufficio del sindaco non è più nella sua disponibilità
A raccontare la questione dello sfratto è Marco Masini che, in veste di consigliere del comune di Rozzano, lo scorso 30 marzo ha presentato al Segretario comunale ed al comandante della Polizia Municipale Antonino Borzumati una richiesta di spiegare e di non far succedere che il consigliere regionale rozzanese sieda (come riportato da fonti interne al Comune) impropriamente nell’ufficio del Sindaco, e che gli spazi comunali siano dati alla democrazia partecipata.
“Con la comunicazione del 21 maggio 2014, un pò tardi, ahimé! la Prefettura sentenzia nel merito e non per gli aspetti di rilevanza penale, che non gli competono, ma che avrebbero dovuto trovare l’attenzione del comandante della polizia municipale, che invece non ha battuto ciglio. Ecco perché, prendendone debitamente atto, il consigliere regionale in questione ha comunicato informalmente che provvederà a dotarsi di un ufficio autonomo, in piazza Alboreto, per le sue questioni. Ci sfugge la ragione per la quale un consigliere regionale, che siede in un consesso legiferativo, necessiti di tale locazione, stante la sua partecipazione in commissioni (la VI, Ambiente, e la commissione Antimafia) che richiedono il supporto degli uffici e della dirigenza regionale e della collaborazione di tutti i possibili attori. La richiesta di un ufficio nel palazzo Pirelli sarebbe sicuramente stata accettata, e per la funzione di un consigliere regionale, sarebbe stata sicuramente più consona”. Il testo completo nel blog Rozzanofutura