Parco Agricolo del Ticinello
fuori dall’incubo di Ligresti
si realizza il sogno di campagna in città
Finalmente ci siamo. Sta concretizzandosi il progetto “Milano città di campagna. La Valle del Ticinello”, esteso su circa 90 ettari, nella periferia sud della metropoli. Arrivare fin qui è stato duro. Per un trentennio si è continuato a respingere il susseguirsi delle intimidazioni di sfratti da parte del magnate del mattone Ligresti, che voleva riavere terreni ed edifici, acquistati a fine anni ’70 e non certo per continuare la gestione delle attività agricole e dell’annesso Parco del Ticinello, nonostante sia un’area protetta del Parco Sud. Di presidio in presidio, di battaglia in battaglia, Andrea Falappi, divenuto nel frattempo anche presidente del Distretto agricolo di Milano (Dam) ha vinto. Insieme all’Associazione per il Ticinello, coadiuvata dalla nostra associazione e dalle altre realtà ambientaliste, agricole e locali, che ha saputo tenere testa, riuscendo così a salvaguardare una realtà unica per Milano e per il Parco agricolo Sud.
L’epilogo, con il crollo dell’impero Ligresti, è il rilancio della Cascina. Ma non solo: il Comune di Milano, che nell’ambito della procedura fallimentare dell’immobiliarista ha chiesto di avere come contropartita la proprietà di Campazzo, ha avviato anche la realizzazione di un grande parco agricolo e di fruizione, rimasto a lungo sulla carta.
Parco Agricolo del Ticinello
fuori dall’incubo di Ligresti
si realizza il sogno di campagna in città
Finalmente ci siamo. Sta concretizzandosi il progetto “Milano città di campagna. La Valle del Ticinello”, esteso su circa 90 ettari, nella periferia sud della metropoli. Arrivare fin qui è stato duro. Per un trentennio si è continuato a respingere il susseguirsi delle intimidazioni di sfratti da parte del magnate del mattone Ligresti, che voleva riavere terreni ed edifici, acquistati a fine anni ’70 e non certo per continuare la gestione delle attività agricole e dell’annesso Parco del Ticinello, nonostante sia un’area protetta del Parco Sud. Di presidio in presidio, di battaglia in battaglia, Andrea Falappi, divenuto nel frattempo anche presidente del Distretto agricolo milanese (Dam) ha vinto. Insieme all’Associazione per il Ticinello, coadiuvata dalla nostra associazione e dalle altre realtà ambientaliste, agricole e locali, che ha saputo tenere testa, riuscendo così a salvaguardare una realtà unica per Milano e per il Parco agricolo Sud.
L’epilogo, con il crollo dell’impero Ligresti, è il rilancio della Cascina. Ma non solo: il Comune di Milano, che nell’ambito della procedura fallimentare dell’immobiliarista ha chiesto di avere come contropartita la proprietà di Campazzo, ha avviato anche la realizzazione di un grande parco agricolo e di fruizione, rimasto a lungo sulla carta.
Milano città di campagna. La Valle del Ticinello
Già dalla fine degli anni ’90, a Cascina Campazzo, l’Associazione per il Ticinello, guidata da Giuseppe Mazza, ha “aperto la cascina” al pubblico realizzando feste campestri e, riallacciando i contatti con la tradizione rurale, rispolverato i falò di Sant’Antonio, ripreso storie contadine come il “trasloco di San Martino”, condotto i cittadini a riscoprire le lucciole. Insomma, nel quartiere – siamo nella periferia sud di Milano, tra piazzale Abbiategrasso e Gratosoglio – e fin in tutta Milano e Provincia, il Parco, con il cuore nella Cascina Campazzo, è divenuto un luogo di incontro, di interconnessione tra la città e la campagna.
E, il progetto che qui si sta realizzando grazie anche al lavoro dal basso dell’Associazione, iniziato già sul finire degli anni ’80, non poteva che chiamarsi “Milano città di campagna. La Valle del Ticinello”. Un progetto che -promosso da Comune (capofila), Regione, Provincia e Associazione Parco Ticinello- ha vinto un bando della Fondazione Cariplo, che quindi ne cofinanzia la realizzazione.
L’obiettivo generale del progetto è quello di realizzare un parco con valore paesaggistico, naturalistico e culturale legato alle attività agricole, favorendo una fruizione compatibile con il contesto attraverso la valorizzazione e l’integrazione degli elementi caratteristici oggi presenti nel Parco, che racchiude una superficie complessiva di 88 ettari, di cui 35 di proprietà del Comune.
In sintesi il progetto si compone dei seguenti interventi di (qui il documento completo):
1) valorizzazione area di ingresso via Dudovich
2) valorizzazione ambito Marcite
3) valorizzazione aree adiacenti la Cascina Campazzino
4) rinaturalizzazione del sistema Ambientale del Ticinello
5) realizzazione di Bosco didattico
6) valorizzazione margine sud – via Selvanesco
7) valorizzazione dei percorsi e realizzazione aree di sosta
8) valorizzazione del sistema irriguo e dei manufatti idraulici.
I lavori fervono
Nei mesi scorsi, oltre alla messa in sicurezza della cascina Campazzo, è iniziata la piantumazione dell’area. Lo scorso 25 maggio, nel corso della Festa del Ticinello, il comune di Milano ha presentato il progetto ai cittadini. “L’intervento in questa superficie verde di circa sei ettari, prevede la realizzazione di nuovi boschi con una densità media di 1.660 piante per ettaro -ha spiegato la vicesindaco De Cesaris-. Complessivamente, verranno collocate a dimora 10.500 piante e arbusti forestali appartenenti a specie autoctone e tipiche della pianura lombarda. La densità della vegetazione e il tipo di specie vegetali scelte permetteranno la creazione di corridoi ‘verdi’ e di macchie ideali per la nidificazione e l’alimentazione dell’avifauna locale. Un vero e proprio ‘bosco didattico’ aperto a tutte le scolaresche. Rispettiamo, così, l’impegno con i cittadini e le associazioni della zona, riqualificando e tutelando il nostro territorio e rafforzando il patrimonio agricolo di Milano, due obiettivi prioritari di questa Amministrazione.”
Oltre a diventare un rifugio per l’avifauna locale, il parco favorirà in particolare lo sviluppo delle popolazioni animali anfibie: per questo sarà realizzata entro l’autunno un’area umida, utilizzando la rete di rogge e canali già esistenti.
L’area boschiva che verrà realizzata in corrispondenza dell’ingresso da via Dudovich comprenderà anche la messa a dimora di una sessantina di alberi da frutto e verrà affiancata da siepi costituite da essenze scelte per la formazione di percorsi sensoriali.
“Speriamo presto di poter finanziare anche la seconda parte del parco Ticinello e avviare il recupero della limitrofa cascina Campazzino”, ha concluso la vicesindaco di Milano.