Ecco l’ennesima, inutile
autostrada nel Parco Sud:
la quarta corsia dell’A1

Il progetto è compatibile! Lo affermano il Ministero dell’ambiente, la Soprindendenza ai Beni Culturali, la Regione Lombardia. Unico voto contro è stato quello dell’ente Parco agricolo sud Milano, che evidentemente non è servito a nulla. Tutti gli altri dichiarano che l’ennesima autostrada ammazza parchi è fattibile e non implica problematiche per il territorio. Pardon, un po’ di mitigazione la chiedono, perbacco! Qualche alberello qua e là, qualche siepe e muri antirumore, qualche ponte con colori più in armonia con il contesto paesaggistico, questo lo vogliono assolutamente! Così, anche l’ultimo documento del Ministero dell’Ambiente (decreto compatibilità ambientale del 31.12.13) sulla VIA (valutazione impatto ambientale) e sulla VAS (valutazione ambientale strategica) si all’allinea alla volontà di costruire l’ennesima, inutile, devastante opera autostradale: la quarta corsia dell’autostrada A1, la cosiddetta autostrada del Sole: circa 17 chilometri di asfalto, che passeranno fra il casello di Lodi, la barriera di Milano Sud fino allo svincolo con la tangenziale ovest, nei comuni di Borgo San Giovanni, Cerro al Lambro, Lodi Vecchio, Melegnano, San Giuliano Milanese, San Zenone al Lambro, Tavazzano con Villavesco (ben tre i comuni del Parco Sud interessati).

Ecco l’ennesima, inutile
autostrada nel Parco Sud:
la quarta corsia dell’A1

Il progetto è compatibile! Lo affermano il Ministero dell’ambiente, la Soprindendenza ai BeniCulturali, la Regione Lombardia. Unico voto contro è stato quello dell’ente Parco agricolo sud Milano, che evidentemente non è servito a nulla. Tutti gli altri dichiarano che l’ennesima autostrada ammazza parchi è fattibile e non implica problematiche per il territorio. Pardon, un po’ di mitigazione la chiedono, perbacco! Qualche alberello qua e là, qualche siepe e muri antirumore, qualche ponte con colori più in armonia con il contesto paesaggistico, questo lo vogliono assolutamente! Così, anche l’ultimo documento sulla VIA (valutazione impatto ambientale) e sulla VAS (valutazione ambientale strategica) si all’allinea alla volontà di costruire l’ennesima, inutile, devastante opera autostradale: la quarta corsia dell’autostrada A1, la cosiddetta autostrada del Sole: circa 17 chilometri di asfalto, che passeranno fra il casello di Lodi, la barriera di Milano Sud fino allo svincolo con la tangenziale ovest, nei comuni di Borgo San Giovanni, Cerro al Lambro, Lodi Vecchio, Melegnano, San Giuliano Milanese, San Zenone al Lambro, Tavazzano con Villavesco (ben tre i comuni del Parco Sud interessati).

Le mitigazioni impossibili

La strada, con questo intervento, raggiungerà una larghezza pari a 40 metri; le due carreggiate saranno organizzate in quattro corsie di marcia da 3,75 metri, con una corsia di emergenza da 3 metri e una banchina da 0,70 metri. In totale, il nuovo consumo di suolo verde agricolo sarà di 18 ettari (pari a 1.800.000 mq). Contro le tesi dell’utilità di quest’opera -progetto osannato dai quotidiani come “miraggio”, “sogno” e via dicendo”- si schiera la maggior parte dei lettori della stampa locale, i quali evidenziano invece che “chi percorre tutti i giorni quella strada sa benissimo che il problema è dal casello di Melegnano fino alle tangenziali: una corsia aggiuntiva posta prima è assolutamente inutile”.
Il tutto per la modica cifra di 150milioni di euro.
Tornando alle mitigazioni ambientali, potranno queste compensare, soprattutto se valutate in aggiunta alle costruende Teem e Brebemi, il depauperamento della qualità dell’aria? Oltre alla perdita di fertile terreno agricolo e all’imbruttimento del paesaggio, le aree verdi sono fondamentali per garantire un’aria pulita ai nostri figli. Non è un caso che molti bambini, e non solo, oggi soffrono di disturbi ai polmoni causati dall’inquinamento dell’aria. Salvaguardare l’agricoltura potrebbe inoltre contribuire a diminuire le importazioni di prodotti con conservati: le derrate che arrivano dall’estero sono per forza “infarcite” di conservanti che hanno sul nostro organismo effetti dannosi, senza contare l’inquinamento ulteriore da carburante per importare prodotti dall’estero.

Le falsità degli enti che continuano a prendere in giro la cittadinanza

Eppure, sulla carta, gli enti che hanno deciso l’ennesima colata di asfalto difendono a spada tratta l’ambiente, il paesaggio e il territorio. Purtroppo, come detto, solo sulla carta: nella realtà in Lombardia tutto è permesso e ben accolto.

Riportiamo qui sotto uno stralcio delle buone parole contenute nelle leggi degli enti coinvolti nella costruzione di questa e di tutte le infrastrutture lombarde.

Ministero Ambiente nelle aree protette (la strada entra per oltre 1/3 nel Parco Sud, n.d.r.), accanto agli obiettivi di conservazione e valorizzazione delle risorse naturali, sempre di più vengono perseguite le finalità di promozione dello sviluppo sostenibile. Armonioso rapporto dell’uomo con l’ambiente naturale, uso responsabile delle risorse finite (acqua, energia, suolo, produzione di rifiuti), promozione di attività economiche compatibili (agricoltura, turismo), valorizzazione della cultura, delle tradizioni e delle tipicità locali sono alcune delle tematiche sulle quali le aree naturali protette – e i parchi nazionali in particolare – stanno indirizzando attenzioni, risorse, attività.

Regione Lombardia La tutela e valorizzazione paesaggistica dell’intero territorio regionale è la scelta di fondo operata, coinvolgendo e responsabilizzando l’azione di tutti gli enti con competenze territoriali in termini pianificatori, programmatori e progettuali nel perseguimento delle finalità di tutela; la conservazione dei caratteri che definiscono l’identità e la leggibilità dei paesaggi della Lombardia, attraverso il controllo dei processi di trasformazione, finalizzato alla tutela delle preesistenze e dei relativi contesti; il miglioramento della qualità paesaggistica e architettonica degli interventi di trasformazione del territorio; la diffusione della consapevolezza dei valori del paesaggio e la loro fruizione da parte dei cittadini.

La Soprintendenza ai beni culturali e ambientali dovrebbe avere come criterio guida l’art. 9 della nostra Costituzione: “la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Per la Tutela paesaggistica il Codice dei Beni Culturali, nella parte terza, definisce il paesaggio come “parte omogenea del territorio i cui caratteri derivano dalla natura, dalla storia umana e dalle reciproche interrelazioni” e sottolinea il ruolo imprescindibile della cooperazione tra le amministrazioni pubbliche al fine di pervenire ad “una definizione congiunta degli indirizzi e criteri riguardanti le attività di tutela, pianificazione, recupero, riqualificazione e valorizzazione del paesaggio e di gestione dei relativi interventi” . Con il D. Lgs 42/2004 “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” vengono ampliati alcuni concetti di tutela sia sui Beni Culturali sia sul Paesaggio e viene pienamente recepito il nuovo concetto di Paesaggio della Convenzione Europea come patrimonio culturale dei popoli.

Parco agricolo sud Milano ha come, finalità, descritte nella legge istitutiva: la tutela ed il recupero paesistico e ambientale delle fasce di collegamento tra città e campagna, nonché la connessione delle aree esterne con i sistemi verdi urbani; l’equilibrio ecologico dell’area metropolitana; la salvaguardia, la qualificazione ed il potenziamento delle attività agro-silvo-colturali, in coerenza con la destinazione dell’area; la fruizione culturale e ricreativa dell’ambiente da parte dei cittadini.

 

Ecco l’ennesima, inutile autostrada nel Parco Sud: la quarta corsia dell’A1

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